Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
Dal 2008 il Magazine della Nona Arte e dintorni - Vers. 3.0 - Direttore: Alessandro Bottero
A+ A A-

L'Editoriale. Wonder Woman, ambasciatrice dell’ONU. No, anzi ci siamo sbagliati.

wonderwomanDi Alessandro Bottero. Il 21 ottobre l’ONU dirama un comunicato: “Con il supporto della Warner Bros e della DC Entertainment", ha fatto sapere il Palazzo di Vetro, "scegliamo la Super Donna perché ci aiuti nella nostra campagna per la parità di genere, perché lotti con noi contro le discriminazioni”. E uno pensa Cavolo, che fico! Quella bomba sexy che si vede in Superman vs Batman all’ONU? Allora Dio c’è!!!!!. Nemmeno due mesi dopo però l’ONU fa sapere che forse si sono sbagliati. Quarantacinquemila persone hanno firmato una petizione online per dire “Macheccazz’?” Le dipendenti dello staff dell’ONU hanno detto “MA siete scemi?”, e quindi la brillante idea di un’organizzazione che dovrebbe avere autorevolezza su ogni paese al mondo di dichiarare ambasciatrice ufficiale per combattere la discriminazione un personaggio INESISTENTE è stata fatta cadere con discrezione.

Sapete quando uno osserva la realtà e si dice “Ma che sta succedendo? Viviamo tutti immersi in una nube impalpabile di cocaina per cui si dicono e si fanno cose del tutto prive di senso?”. Ecco questa notizia mi da la stessa sensazione.

Prima cosa: ma a CHI è venuta l’idea di nominare ambasciatrice ufficiale dell’ONU per una cosa così importante come la parità di genere e la lotta alle discriminazioni a un personaggio dei fumetti? Oltretutto un personaggio che ha un costume che è smaccatamente americano. George Pérez all’inizio degli anni ’90, quando scriveva e disegnava Wonder Woman e puntava molto sul ruolo di Diana come ambasciatrice di Pace nel mondo degli uomini in una storia cercò di arrampicarsi sugli specchi dicendo che in realtà il costume di Wonder Woman non era modellato sulla bandiera americana, ma che il rosso e il blu e le stelle erano elementi simbolici universali. Sì, assomigliavano alla bandiera USA ma non era così. Apprezzammo lo sforzo ma nessuno diede retta al buon Pérez Anche perché ai lettori di fumetti interessa pochissimo che il costume di Wonder Woman sia rosso e blu. Interessa quello che c’è dentro il costume.

Comunque prima considerazione: chi tra gli strapagati funzionari dell’ONU ha avuto questa idea geniale? Invece di una persona VERA che poteva parlare, testimoniare, intervenire a eventi, insomma che poteva INTERAGIRE con il mondo si sceglie come testimonial un personaggio dei fumetti, e non solo, un personaggio dei fumetti che la DC Comics sfrutta a livello di marketing in modo commerciale per promuovere prodotti. Converrete con me che la confusione tra politica/economia è totale. Provate a pensare: Wonder Woman dice no alla discriminazione – Wonder Woman dice che la merendina X è buona – quindi la merendina X è contro la discriminazione – le brave mamme comprano la merendina X. O Wonder Woman è contro la discriminazione – Wonder Woman appare nel film X – se vai a vedere il film X sei contro la discriminazione.

Non sto dicendo che questi ragionamenti si facciano ESPLICITAMENTE ma se usi come testimonial per campagne di sensibilizzazione sociale brand commerciali la confusione tra il piano del commercio e quello dell’impegno è massima.

Già il pericolo è latente se ad essere testimonial è un attore. Ma se a diventarle è un personaggio inventato e quindi manipolabile al 100% dai suoi realizzatori allora non è più latente. Direi che è una certezza.

Seconda cosa da far cadere le braccia poi è il fatto che l’ONU, ossia la stessa organizzazione che proclama di impegnarsi per la parità di genere e contro le discriminazioni, sia una struttura maschilista e sessista. Gli scandali sulle violenze sessuali ad opera di truppe e incaricati ONU nelle zone di intervento sono cosa nota. A questo aggiungiamo che il 90% dei dirigenti è uomo, e che le aspettative di una donna di fare carriera all’interno dell’ONU sono pari alle mie di diventare direttore editoriale della Sergio Bonelli ossia nulle.

Terza cosa: L’ONU si cala le braghe. Ora dico. Hai preso una decisione che ti ha fatto fare una figura da idiota? Bene, allora trova un modo più intelligente di uscirne. Non dire “CI siamo sbagliati”. Ribalta il tavolo. Individua una figura VIVENTE e nomina LEI ambasciatrice contro le discriminazioni. E Per favore evitate questo linguaggio da nerd. Le Super Donne nella vita reale sono le donne che lavorano, si sposano, hanno figli, badano ai genitori anziani e oltretutto devono anche stare a sentire i mariti quando si lamentano che al lavoro sono stanchi perché “lavoro troppo”. Le donne o i discriminati non hanno bisogno di Papà ONU che dica “Tranquilli, ora arriva la Super Donna e ci pensa lei a voi”.

Sono donne, non sono sceme.

Sono discriminati, non sono imbecilli.

Se si sentono prese e presi per il culo hanno perfettamente ragione.

Comunque in tutto questo una cosa mi conforta sempre: Più un’organizzazione è grande e con un budget multimiliardario, più è governata da imbecilli. E le occasioni per sorridere (con un po’ di tristezza) non mancano mai.

 

Magazine

Intervista a SILVIA ZICHE su "QUEI DUE"

01-01-2021 Hits:3099 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto e Dafne Riccietti

      Bentrovati, appassionati delle nuvole parlanti. Sono lieto ed orgoglioso di presentarvi la versione integrale dell'intervista, comparsa sull'importante numero 300 di “Fumo di China”, realizzata con la mitica Silvia Ziche, che ringrazio nuovamente.   Ritratto di Silvia Ziche, visionato anche dall'artista prima della pubblicazione, ad opera di Lorenzo Barruscotto.   Le tre vignette che troverete ad...

Leggi tutto

INTERVISTA ESCLUSIVA CON MORENO BURATTINI su "Zagor - Darkwood Novels"

26-07-2020 Hits:4909 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

   Ritratto ad opera di Lorenzo Barruscotto, autografato dallo stesso Burattini.     Buongiorno e grazie per il suo tempo. Facciamo quattro chiacchiere sulla nuova miniserie di Zagor “Darkwood Novels”.   - Nel primo volume viene presentata ai lettori questa nuova iniziativa editoriale targata Spirito con la Scure anche con dotte citazioni e riferimenti ai Dime Novels...

Leggi tutto

L'Intervista - Kirby Academy, a Cassino un punto di riferimento unico per chi vuole fare fumetti

17-01-2020 Hits:3813 Autori e Anteprime Super User

A cura della redazione L'Associazione Culturale Cagliostro E-Press, ha 15 anni alle spalle di meritoria attività di scountng di nuovi talenti e diffusione del media fumetto sul territorio nazionale: la storia dell'Associazione, sempre presente alle principali fiere di settore, racconta di più di 150 volumi pubblicati in questi tre lustri e...

Leggi tutto

Saggio e analisi di "TESLA AND THE SECRET LODGE"

17-12-2019 Hits:6396 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

 La cover variant (a sinistra) e quella ufficiale (a destra)   Ucronia. Cosa significa questa parola? Con tale termine viene indicato un genere di narrativa fantastica basato sulla premessa che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo a quello reale. Deriva dal greco e significa letteralmente “nessun tempo”, analogamente a come...

Leggi tutto

Intervista con OSKAR su ZAGOR

17-12-2019 Hits:6279 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    Facciamo quattro chiacchiere in merito al volume “L'eroe di Darkwood”, il sesto e conclusivo della mini serie “Zagor – Le Origini” che ha visto Oskar, nome d'arte di Oscar Scalco, classe 1971, disegnatore con all'attivo numerosi traguardi prestigiosi, impegnato ai disegni sui testi di Moreno Burattini. Le sue due opere che vedrete di seguito sono presenti...

Leggi tutto

Moleskine 125 » Quella falsa differenza tra Fumetto e Graphic Novel

30-08-2019 Hits:5712 Moleskine Conte di Cagliostro

Sottotitolo: Artibani e Recchioni avanti, dietro tutti quanti (Plazzi compreso) per piacere di Topolino. di Conte di Cagliostro Houston il fumettomondo ha un problema. Ci sono dei pazzi che vanno in giro spacciandosi per Francesco Artibani, Andrea Plazzi e Roberto Recchioni? O Artibani, Plazzi e Recchioni sono pazzi? Ricapitoliamo. Qualche giorno fa, il...

Leggi tutto

RECENSIONE CARTONATO DEADWOOD DICK "TRA IL TEXAS E L'INFERNO"

29-07-2019 Hits:6425 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    "Avete mai fatto caso che nella vita ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto in…alberare?” Ecco, quel qualcuno è Deadwood Dick. Mutuandola ed adattandola per i nostri scopi, la celeberrima frase pronunciata da un granitico Clint Eastwood in “Gran Torino” serve perfettamente a delineare il carattere del personaggio...

Leggi tutto