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L'Editoriale » Come costruire un fumetto di successo
Di Alessandro Bottero
Dopo Lucca possiamo trarre alcune conclusioni, sugli ingredienti necessari per confezionare un volume/fumetto di successo
1- La storia deve essere esplicitamente anti-cattolica. Questo è un must assoluto. Infatti nelle storie di successo si deve in qualsiasi caso dire che il papa Benedetto XVI è o nazista, o frocio represso. Si deve dire sempre che i preti sono tutti pedofili, e che tra i cardinali nessuno crede alla religione.
Meglio ancora se si riesce a insultare in modo esplicito religione, religiosità, fede cattolica, preti e suore. Il pubblico gradisce sempre.
2 – La storia deve essere esplicitamente anti-berlusconiona. Non semplicemente critica verso il Pdl, ma assolutamente anti Berlusconi. Travaglio al vostro confronto deve sembrare Sandro Bondi. Una variante è realizzare storie che prendano per il culo i ministri del governo Berlusconi, possibilmente le ministre, chiamandole esplicitamente puttane. Il pubblico gradisce sempre.
3- La storia deve essere fatta da giovani autori, esordienti e non, che hanno un “messaggio”. Il “messaggio” è basilare. Senza messaggio non sei figo, e chi ti compra, anche se non capisce niente di cosa scrivi, non si sente figo. Il pubblico gradisce sempre.
4- La storia deve essere depressiva. La famiglia deve essere sempre un covo di rancori, il lavoro sempre alienante, la società deve essere una merda, e la polizia deve essere sempre un branco di picchiatori fascisti. Non sono ammesse eccezioni. Il pubblico gradisce sempre.
5- l’autore della storia/volume deve essere uno che passa dalle 4 alle 6 ore al giorno su facebook/twitter/internet, e convoglia tutti amici, conoscenti, parenti, creditori, allo stand a comprare il volume. Stare sul Web 2.0 fa sentire ai lettori che gli autori sono amici loro, anche se in realtà gli autori considerano i lettori come dei decerebrati. Il pubblico gradisce sempre.
6- Autore ed editore devono fare parte del giro giusto, altrimenti nessuno se li fila, e l’indifferenza ammazza i prodotti. Il giro giusto è quello che si saluta, che dice “seeeenti, dobbiamo proprio fare una cosa”, è quello che beve un drink in piazza alle 23:00. Tutto molto yuppie, tutto molto figo, tutto molto “dai, guardatemi, mentre IO parlo con l’autore XXXX, e tu puoi vedere quanto sono fico”. Il pubblico gradisce sempre.
È chiaro come ci siano anche alcuni modi di confezionare una storia/volume che non avrà MAI successo
1- Una storia che presenti il ritorno alla vita di fede, o un rapporto sereno con Dio, la Chiesa, la Fede cattolica non potrà mai avere successo. Il pubblico non gradisce (o meglio, gli si dice che non sta bene se lo gradisce)
2- una storia che non sia visceralmente anti-berlusconiana, e non dica mai che le ministre del governo berlusconi sono puttane, non potrà mai avere successo. Il pubblico non gradisce (o meglio, gli si dice che non sta bene se lo gradisce)
3- Una storia dove ci sia una famiglia serena, o dove la polizia non sia fatta solo da picchiatori fascisti, non potrà mai avere successo. Il pubblico non gradisce (o meglio, gli si dice che non sta bene se lo gradisce).
4- Un editore o un autore fuori dal giro non potrà mai pubblicare un volume che avrà successo. Sarà ignorato. Il pubblico non gradisce (o meglio, gli si dice che non sta bene se lo gradisce).
Ecco. Piccole regole da rispettare, se vuoi avere successo.