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Masters of the Universe: storia di un cult - Parte #01

motu defabritiis simo col

di Davide Mosciaro

(QUI trovate le altre puntate)

Se esiste un’icona mondiale, per quanto riguarda la sezione giocattoli e cartoni, che hanno trasformato una semplice moda in un vero a proprio ‘dogma’, He-man and The Masters of the Universe rappresenta, almeno al pari dei Transformers, uno dei pilastri di maggior successo degli anni '80. Nati come giocattoli nel 1981 (ma troveranno l’ufficialità di uscita nel 1982, sia nei negozi di giocattoli, sia pe quanto riguarda i cartoni), rappresentano il vero e proprio compromesso fra due generi narrativi che è molto difficile coniugare fra loro: il genere Fantasy e il genere Science-Fiction. Per i profani che non conoscono la differenza fra i due generi, ecco sintetizzata all’estremo l’essenza di entrambi: il genere fantasy è rappresentato da cavalieri, barbari, magia, orchi, incantesimi e tutto ciò che collega la spada e la magia in un mondo medievale che non può essere collocata in un ambito storico possibile (ecco perché fantasy, ovvero fantasia). Più specificatamente il genere è iniziato nei primi anni 20 con uno scrittore texano di nome Robert E. Howard, ovvero il papà di Conan il Barbaro (ma di questo se ne potrà parlare un’altra volta), il quale, molto prima di J.R.R. Tolkien (il noto scrittore del Signore degli Anelli) istituì tale genere.
Il genere Science-Fiction (ovvero fantascienza) è un mondo futuristico possibile (ma al tempo stesso utopistico) che trova risvolti in ambiti quali cavalieri stellari, forze cosmiche, pianeti, superpoteri (come Superman, Flash Gordon e Guerre Stellari), dove vi sono conflitti stellari, pistole laser, alieni (come Aliens e Predator). In sintesi si tratta di un futuro fantastico che si sa che non avrà mai luogo.

motu defabritiis bn

I disegni originali di Fabrizio De Fabritiis, colori di Simone Daraghiati.

Tornando ai Masters of The Universe (la cui sigla, per facilitazione, la chiameremo MOTU), è il baluardo estremo che concilia fantasty e fantascienza. La Filmation (casa cartonistica californiana) che produceva dal 1965 cartoni del calibro di Superman, Batman, Flash, Zorro, Tarzan, Flash Gordon, solo per citare i più famosi, divenne lo sponsor televisivo della serie di giocattoli che, dal 1982 al 1988, sfonderà nelle vendite (e nell’audience) di tutto il mondo. I giocattoli, alti 14 cm e raffiguranti personaggi ipermuscolosi (alcuni erano addirittura riciclati nei modelli, poiché la mattel, come altre case ludiche, mirava al risparmio), erano caratterizzati da due blocchi corporei: il busto, con all’interno una molla che aveva il ritorno (la action, e tale action si chiama gymmick), e il bacino che era legato dalla molla collocata dentro il busto del personaggio. Le gambe erano legate da una corda di gomma, che col tempo si ingottiva e si strappava, e questo rappresenta il punto debole dei giocattoli. La testa del personaggio era girevole e alle estremità del busto vi sono due perni che reggono le braccia, e tali perni costituiscono, di fatto, le uniche due articolazioni del giocattolo stesso (gambe a parte). La confezione della serie a giocattoli andava incontro a tutte le esigenze dei ragazzini, avendo una bolla di plastica di 15 cm (detta blister) a mò di vertrinetta, e una cardback alta e sottile, dove in alto c’era il logo grande MASTERS OF THE UNIVERSE nelle edizioni made in USA, e due loghi piccoli Masters of the Universe e quello francese, MAITREZ DE L’UNIVERSE, nelle edizioni europee. Dietro alla card, vi erano raffigurati un disegno a colori in alto (salvo che nelle primissime edizioni dei primissimi personaggi, i cosidetti eight-back), che riguarda il personaggio in questione, e gli altri personaggi della serie (ce ne potevano essere 8 oppure 12), a mò di elenco, così da stimolare il bambino a voler collezionare gli altri personaggi. Inoltre, dulcis in fundo, vi era un minifumetto (detto minicomics), dentro il blister, inerente al personaggio che si acquistava.

motu giocattoli01

Partiti come progetto low-cost, dalla prima wave, partita ufficialmente nel 1982, raggiungette la top ten delle vendite di tutto il mondo. Tale fu il successo di questa serie di giocattoli che idearono anche veicoli, creature e castelli inerenti agli stessi personaggi, nonché, nel 1984, ci fu un nuovo cartone, e una nuova serie di giocattoli per bambine intitolata SHE-RA la principessa del potere (che,da un punto di vista ludico, era trasposta come serie di bambole di marca mattel, indirizzate ad un pubblico femminile),  una serie collegata al mondo dei Masters of The Universe. A cavallo tra il 1989 e il 1990, quando i diritti della trasposizione a giocattoli passarano dalla filmation alla Jetlag Production, arrivò un altro cartone, a tutti gli effetti, sequel del vecchio: Le Nuove Avventure di He-man, che però, ahimè, non riscosse lo stesso successo.
Ma questa è un'altra storia.

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