di Giuseppe Pollicelli*

Una corte d’appello federale americana ha stabilito che gli eredi di Jack Kirby non possono pretendere che la Marvel e i suoi licenziatari - tra cui Sony, Fox e Universal - sospendano lo sfruttamento commerciale dei personaggi alla cui invenzione Kirby diede il proprio apporto. La causa tra i figli di Kirby e la Marvel era iniziata nel 2010, quando i primi, richiamandosi tramite i propri legali alla legge americana sul copyright e sul diritto d’autore, avevano chiesto la cessazione del’utilizzo, da parte della casa editrice, dei personaggi che Kirby aveva contribuito a creare. La Marvel aveva subito replicato che, ai tempi del loro rapporto professionale, Kirby era un freelance e, pertanto, ogni sua opera diveniva automaticamente di proprietà dell’editore. A New York il giudice federale ha ritenuto fondata la tesi della Marvel, la quale è stata quindi considerata come «l’autrice di fatto» delle opere all’origine della controversia. Il colosso, insomma, ha sconfitto il suo ben più piccolo contendente, e ora i maligni diranno che i super poteri contano anche in ambito processuale...

*Articolo pubblicato su "Libero" del 14 agosto 2013. Per gentile concessione dell'autore.