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Il Manifesto e Edizioni BD fanno Gang Bang

gangbang-nr[07/03/2011] » Il quotidiano comunista e la casa editrice torinese a fine anno portano in edicola e in libreria una nuova rivista corale a fumetti.

Se verso la fine di questo 2011 vi recherete in edicola e il vostro edicolante di fiducia vi proporrà il numero appena uscito di "Gang Bang", state tranquilli. Non state per acquistare l'ultima novità pornografica, ma si tratta, bensì, dell'ultima novità fumettistica venuta fuori dalla collaborazione tra Il Manifesto, storico quotidiano comunista, e le Edizioni BD.

Andrea Voglino, editor e traduttore, promotore del progetto scrive sul blog Nuvoletta Rossa:

La nuova nata si chiama Gang Bang, porta la firma di il manifesto ed Edizioni BD e sarà in edicola e in libreria a fine anno. A bordo, un bel gruppetto di cartoonist con i piedi ben piantati nel fumetto popolare e la panza pronta a sapori narrativi più personali e robusti. Per capire chi fa cosa e come, il punto di partenza ideale è il numero di Alias in uscita sabato 12 marzo 2011 in concomitanza con Cartoomics, la mostra mercato milanese del fumetto cui il manifesto parteciperà con un proprio stand nel week-end fra l’11 e il 13 del mese: l’apertura è tutta dedicata a Gang Bang, con una storia a fumetti inedita che anticipa la filosofia del volume e tutti i dettagli sul cast artistico. Il resto è work in progress: ma avremo modo di riparlarne, qui e altrove.

Voglino poi si sofferma sulla linea editoriale della neonata rivista:

I fumetti cresciuti dentro o attraverso i generi, pasciuti dalla libera circolazione delle idee dei loro autori, restano un bene comune da difendere. Il che ci porta alla prossima scommessa editoriale del manifesto: quella di portare in edicola e in libreria una nuova testata che torni alle radici di alcune fra le pagine disegnate più incendiarie della nostra storia. Una pubblicazione di grande formato, con uno spazio vitale di oltre 100 pagine e la speranza di andare oltre etichette recenti e già stantie per fare quello che il fumetto ha sempre fatto meravigliosamente e con semplicità: raccontare avventure (nere, gialle, storiche, grottesche, fantascientifiche, di guerra…), facili da leggere ma non da dimenticare. Proprio come il quotidiano comunista fa da 40 anni.

Certo, verrebbe da dire che vista proprio la gloriosa storia lunga otto lustri de Il Manifesto, l'editore torinese e il quotidiano comunista avrebbero potuto trovare un nome un pò più "elegante" per una rivista di fumetti... visto che sempre Voglino, nel suo intervento sul blog Nuvoletta Rossa, cita Orient Express e Comic Art come esempi a cui si rifà questa nuova "Gang Bang".

Andrea Viglino, interviene anche sul forum di Comicus, per chiarire meglio i termini della linea e della pianificazione editoriale delal neonata rivista:

Niente satira, almeno nel senso "classico" del termine. GB si annuncia come un volume antologico di fumetti di/tra i generi (leggi: guerra, fantascienza, etc.) dove qualche riferimento sardonico all'attualità farà sicuramente capolino, ma in maniera mediata -per capirci: come le suggestioni anti-Tatcher in "2000 A.D.".
Se le cose vanno male, resterà un one-shot.
Se le cose vanno bene, potrebbe diventare un annual.
Se le cose vanno benissimo, be', le possibilità sono infinite: ma personalmente, mi accontenterei di vederle andare bene.
Anche perché sono certo che la scena italiana abbia un gran bisogno di tornare a un certo tipo di linguaggio.
Per saperne di più, comunque, invito tutti a puntare lo sguardo sul numero di il manifesto/Alias in uscita sabato 12 marzo: dentro ci sono un fumetto inedito che spiega la filosofia della cosa e il cast al completo.

Preparatevi dunque a chiedere la vostra "Gang Bang" in edicola.

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