- Categoria: Recensioni
- Scritto da Franco Sardo
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MW
di Franco Sardo
Questa volta parliamo dell’opera di un tale, un giapponese morto una ventina di anni fa, che faceva il fumettista e che si chiamava Osamu Tezuka, definito unanimamente e con grande esattezza il Dio del Manga. Giusto per darvi un’idea.
Osamu Tezuka è stato il più grande, nonchè il più prolifico, nonchè il maggiore pioniere, di tecniche e di generi, che il fumetto giapponese abbia mai avuto. Considerando la quota dei fumetti nipponici rispetto al totale mondiale ci si può rendere conto di quanto il titolo, pur altisonante, sfiori di poco il valore assoluto. Accanto a lui, in un ipotetico Olimpo di vignette e balloon, potremmo trovare un altro gigante come Will Eisner, che con lui condivide anche un primato: se Eisner è considerato il fondatore della graphic novel, Tezuka è il suo corrispettivo per lo story manga. Due forme omologhe per indicare quel fumetto che per lunghezza e complessità narrativa viene accostato ai romanzi della letteratura.
Tezuka è stato il creatore di serie a fumetti come Kimba, Astroboy, La Fenice, Black Jack, La Principessa Zaffiro ma anche La Storia dei Tre Adolf, una delle più grandi opere realizzate attorno all’ascesa del Terzo Reich, Buddha, una lunghissima ricostruzione romanzata della vita del profeta e protagonista dell’Illuminazione, e tante altre opere che hanno fatto pensare a lui come possibile candidato al Nobel per la Letteratura. Nella sua lunga carriera ha anche realizzato numerosi film di animazione, corto e lungometraggi. E’ quindi dalle matite e dalle chine di questa mano straordinaria che nasce MW, una cupa di vicenda di folle vendetta.
Primi anni ’60. Un ragazzo e un bambino si trovano, per un caso del destino, a essere gli unici scampati a una strage provocata dal gas letale a uso militare MW, che stermina completamente la popolazione di una piccola isola. Un’ecatombe che il governo, attraverso un insabbiamento totale, non rivelerà mai, fuggendo alle proprie responsabilità e lasciando alle proprie spalle migliaia di morti innocenti. Per entrambi questo sarà uno shock insuperabile: Iwao Garai, il più grande, che un tempo era stato un teppistello, tormentato e profondamente angosciato dai ricordi della catastrofe, decide di farsi prete. Michio Yuki, il bambino, invece pare prendere una strada di normalità continuando i suoi studi ed entrando in banca come impiegato.
Ma accanto alla sua vita apparentemente normale e di successo Michio sviluppa una tendenza alla violenza e all'inganno finalizzati alla più crudele delle vendette. Oltretutto per portare avanti il suo piano estorcerà la collaborazione di Iwao Garai, il solo a conoscerne le intenzioni criminali e a volerlo in qualche modo salvare dalla sua stessa follia. In questo si manifesta il lato più diabolico di Michio, il quale sfruttando bontà e debolezze di Garai lo trascinerà con sè in una spirale perversa e sanguinolenta. Muovendosi in un mondo corrotto e spietato, la vicenda prende direzioni incredibili, e nonostante la lunghezza della storia, il ritmo si manterrà costantemente elevato.
Riguardo alla tecnica di disegno siamo davanti alla solita eccezionalità di Tezuka: comunicativamente perfetto, con uno stile di ritratto che sapientemente sa virare dal viso più comico e grottesco all'atteggiamento del volto più serio e verosimile. In questo modo, pur trovandoci di fronte a un fumetto dal tratto che si direbbe per bambini, con numerosi spunti alla Disney, ci si imbatte in personaggi e immagini dalla potenza drammatica incommensurabile.
In chiusura del fumetto Tezuka stesso ha scritto con un certo sconforto di non aver raggiunto l'obiettivo di rappresentare al massimo livello i mali della società e della politica, a causa del proprio stile inadeguato. Tra le altre cose non gli mancava l’umiltà. A seguito di ciò MW è stata relegata un po' dappertutto a opera minore. A oggi però il vento è cambiato dato che in Giappone un film è stato tratto da questo eccezionale story manga, ricordandolo come tassello fondamentale dell’opera di Tezuka, uno dei più cinici, satirici e socialmente impegnati. Dalle recensioni anglofone pare si tratti comunque di un film d’azione macchine-pistole-esplosioni che non coglie appieno l’atmosfera dell’originale. Come spesso accade. Se un giorno dovesse arrivare in Italia ce ne potremmo fare un’idea anche noi.
Tornando al fumetto e fuori da qualsiasi contesa di gerarchia estetica, a noi resta il piacere di poter leggere un’opera di quella che per i fumettisti è giustamente considerata una sorta di divinità.
Titolo: MW.
Testi e Disegni: Osamu Tezuka.
Editore: Hazard Edizioni.
Pagine: 3 volumi da 200 pagine ca.
Prezzo: € 7,5 cadauno.