- Categoria: Recensioni
- Scritto da Redazione
- Visite: 7200
Black Hammer # 1 (BAO)
di Corrado Morale. In questo “Giornalino” c’è tutto il vintage che desideravate. Nulla è dato al caso, dal lettering alle cover tutto sembra ricordare quei vecchi comics della “Golden Age”; come in un parco di divertimenti, sulla falsariga di Westworld, dove il falso e il vero si confondono, e il lettore è complice dell’inganno. Ci troviamo in una classica cittadina della provincia americana, in una fattoria come quella dove è cresciuto un certo “Kryptoniano” - qui incarnato dal burbero e riservato fattore - con tanto di mulino a vento, vecchi trattori e il portico con la sedia a dondolo. Gli abitanti dello sperduto paesino ignorano che i proprietari di questa casetta siano un gruppo di super eroi, in incognito, della futuristica Spiral City; non è chiaro se la permanenza in questo luogo sia subita o voluta per preservare la realtà da una catastrofe ancora più grande. Una cosa è sicura il luogo in questione è una “realtà tascabile”, come in “Truman Show”, con dei confini invalicabili da macchine e persone. Lemire gioca con la metafora della classica famiglia che deve affrontare, tutti i giorni, i piccoli conflitti causati da figli che non ne vogliono sapere di seguire semplici regole comportamentali - peccato che la bimba di 9 anni, in questione, celi una donna che ha superato i cinquanta (un sorta di Shazam al femminile) – come non dire parolacce, non fumare e andare bene a scuola. C’è anche l’anziano fuori di testa (in realtà uno scienziato imprigionato tra due dimensioni alternative) e un adolescente con un aspetto fuori dal comune e con tendenze omosessuali – chiaro riferimento ai problemi affrontati da genitori con figli afflitti da disturbi di natura psicologica spesso originati da pregiudizi sessuali – visto da tutto il paese come il “diverso” da evitare. In totale la "singolare famiglia" è composta da 6 super eroi in esilio tra cui un pittoresco robottone in "ferro battuto" - che sembra uscito dal set de "Il pianeta proibito" - e una strega dal passato oscuro.
La narrazione è malinconica, di una dolcezza disarmante tipica dello stile di Lemire; un autore che ormai ci ha abituati a dei gioiellini come “Occhio di Falco”, “Sweet tooth” e “Descender” dove l’infanzia e la chiave di svolta per la maturazioni dei protagonisti. I disegni di Ormston sono perfettamente in sintonia con le atmosfere descritte di un’America rurale, diffidente e razzista. Se amate le destrutturazioni supereroistiche è il fumetto che aspettavate.
Black Hammer # 1 in prosecuzione. Scritto da Jeff Lemire, disegnato da Dean Ormston e colorato da Dave Stewart, colori, cartonato, edito da BAO Publishing, € 19,00.