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Dopo RIMINICOMIX 2010: intervista a Egisto Quinti Seriacopi

riminicomix2010
[28/07/2010] - Dopo RIMINICOMIX 2010: A conclusione della manifestazione siamo andati ad intervistare uno degli organizzatori nonché coordinatore di Riminicomix, il vulcanico Egisto Quinti Seriacopi, per fare con lui il punto su questa quattordicesima edizione.

Fra gli standisti si è registrata una certa soddisfazione durante i giorni della manifestazione e al termine della stessa. E' una fiera - quella di Rimini - che cresce a vista d'occhio anno dopo anno. Quest' edizione 2010 getta le basi per una reale candidatura di Riminicomix sul podio delle fiere italiane di settore. Come hai visto tu questa quattordicesima edizione e quali sono stati secondo te i numeri vincenti?

Dopo una crescita costante della tenso-struttura, arrivata a 1100 mq nel 2008 (100 mq all'anno, di media), occupando tutto lo spazio disponibile di Piazzale Federico Fellini, questa 14a edizione ci ha "comunicato" che è arrivato - ancora una volta - il tempo di allargare gli spazi. La continua e costante crescita della manifestazione è il risultato di alcuni importanti fattori. Un'alchimia d’idee, scelte e decisioni. Certamente vincente fu, quattordici anno fa, la scelta del luogo in cui si svolge. E' il cuore, il polo centrale della Rimini marina, il giardino estivo "bello", della nostra città. Il Grand Hotel, la Fontana dei Quattro Cavalli, i secolari alberi del giardino che ci circondano… e a pochi metri il mare. Questa unicità non ha confronti. Inoltre il fascino della tenso-struttura, del contenitore che, come il tendone di un circo, appare e scompare ogni anno, ha una forte attrazione sul venditore e, importante, sul pubblico. Ha una visibilità forte, prepotente, a differenza di spazi come padiglioni fieristici e/o simili. Concentra tutti sul prodotto e non sull'aspetto del luogo, di cui peraltro, per chi lo vive o lo ha vissuto, è nota la “spartanità”, anche se da alcuni anni abbiamo aggiunto un sistema di aria condizionata per rinfrescare la torrida temperatura interna. Un'open space che in alcuni momenti di affluenza risuona come un grande mercato all'aperto di voci, musiche e richiami. Una grande attenzione nei confronti degli espositori è un altro punto forte della nostra organizzazione. L'orario di apertura al pubblico, 17.00-24.00, la inserisce direttamente nel tessuto della città - Rimini in luglio vive di notte - e la rende ancora una volta unica. Gli appuntamenti culturali dell'Auditorium (un padiglione annesso alla tenso-struttura) che ogni anno qualificano la missione di studio, ricerca e promozione, sul cartooning. Il non dimenticare che il linguaggio del fumetto è comunque un linguaggio pop e di massa rappresentato da Grandi Artisti nazionali e internazionali.
Le mostre sparse in prestigiose location storiche della città, Palazzo del Podestà, Museo della Città, Palazzina Roma, a cui fanno un bel contrasto luoghi di grande aggregazione come il Centro Commerciale le Befane, con una media di 10.000 visitatori giornalieri. Infine, l'ingresso gratuito alla mostra mercato, come tutte le proposte di Cartoon Club (lungometraggi esclusi).

Diversi operatori nel campo delle autoproduzioni hanno lamentato l' uniformità del costo degli stand, rivendicando un trattamento adeguato al settore. Cosa pensi si possa ancora migliorare in questa direzione?

Certamente verrà preso in considerazione questo aspetto, questa richiesta, che da alcuni anni è sempre più presente a Riminicomix. Giovani e piccoli editori, con 2 anni di pubblicazioni al massimo, e disegnatori esordienti che vogliono mostrare il loro talento, riceveranno tutta la nostra attenzione per la prossima edizione, con proposte mirate.

Il tuo collega Paolo Guiducci ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, in termini di partecipazione e intrattenimento, dal gruppo di cosplay che ha aderito alla VI Cosplay Convention. La gestione del fenomeno cosplay di Riminicomix sembra assolutamente controcorrente rispetto alla posizione assunta nell'ultimo periodo da numerosi addetti ai lavori e da altrettanti organizzatori di fiere (vedi Comicon). Qual è la tua opinione in merito?

I cosplayer sono certamente il fenomeno di costume giovanile più forte e visibile di questo fine/inizio millennio. Tutti sappiamo dove affonda le sue radici. Ma chi lo definisce qualche cosa di imitativo, esterofilo, fuori dalla nostra cultura nazionalistica non ha ancora colto il senso di comunità che contraddistingue parte della cultura contemporanea giovanile del pianeta Terra. La Cosplay Convention di Rimini ha avuto in questa sesta edizione, durata tre giorni, oltre 1000  iscritti, gruppi compresi. Considerando che si va da il minimo di due di un personaggio a un massimo di otto persone per gruppo e deducendo da questi numeri una media al ribasso, abbiamo accolto circa 3000 cosplayer.
Il successo di questa iniziativa all’interno di Riminicomix e  l’affluenza di pubblico agli spettacoli dei cosplayer non nasce dall’improvvisazione che vede in altre manifestazioni, Lucca esclusa, i cosplayer abbandonati a un’autogestione, in location quasi sempre marginali. Il nostro contest si svolge su un palco professionale, assistito da tecnici per il suono.
E una regia, fondamentale per qualificare lo spettacolo, di un gruppo voluto dal sottoscritto, nato su mio personale consiglio, vista la grande professionalità e passione (anche loro sono cosplayer) che li contraddistingue: i BHC. La Cosplay Convention è un evento centrale, all’interno di Riminicomix. E come tale viene assistito da nostri collaboratori in tutti gli aspetti, i servizi e l’assistenza che affluenze di questo tipo rendono necessari.

La consueta giornata dedicata da Cartoon Club a un grande maestro del fumetto italiano all'interno di Riminicomix si è consumata, quest'anno, in un Auditorium gremito. Il Pratt Day ti ha visto, peraltro, più emozionato del solito. Come hai vissuto questa giornata e con quale partecipazione?

Personalmente mi emoziono sempre e ancora di più quando parlo di cose, persone, opere che amo maggiormente. Il mio Pratt Day è cominciato in aprile quando sono andato a Malamocco per conoscere Lele Vianello. Di cui avevo letto le opere, ma che non avevo il piacere di conoscere personalmente. Hugo Pratt è uno dei massimi esponenti del fumetto internazionale. Un grande artista che ho conosciuto personalmente a Lucca. Apolide, colto e affascinante, potrà solo aumentare nel tempo la sua importanza di autore, disegnatore e narratore. Un grande romanziere a fumetti. Lo scrittore italiano del 900. Un genio. Ma Hugo Pratt è anche un uomo. Una persona. E come tutti i grandi talenti che la storia ricordi, presenta il suo lato oscuro, che nulla toglie a quanto ha realizzato. Anzi credo che, tutto ciò, aggiunga quel fascino di “bello e maledetto” alla sua straordinaria figura, nel bene e nel male della sua accezione. Da tempo circolavano “storie” su alcuni argomenti che lo riguardavano. Si sentivano opinioni. Leggende metropolitane? o assoluta verità? Per comprendere come stavano le cose sono andato alla fonte con l’intenzione di capire meglio e bene. Il mio viaggio sui passi di Hugo Pratt insieme a Lele Vianello & Co. è stato emozionante e illuminante. Il Day poteva essere fatto. Vi hanno partecipato in assoluta pluralità di idee Lele Vianello, Guido Fuga, Stelio Fenzo, Stefano Babini, Gianni Brunoro, Salvatore Oliva, Florian Rubis. Ed è stato come viaggiare nel tempo sulla macchina dei ricordi, indagando nel vissuto di persone che insieme hanno girato il mondo. Ed hanno dato vita a cose straordinarie. Le loro testimonianze, i loro racconti su momenti di vita passati insieme ad Hugo Pratt, hanno solo aggiunto, ampliato, accresciuto la conoscenza su questo grande autore contemporaneo. Una cosa, fra i tanti aneddoti, è emersa sopra a tutto: che Hugo Pratt è amato. Molto amato.

 

hpdayconferenza

Notizie e immagini da RIMINICOMIX 2010 le trovate QUI.

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