Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
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L'Intervista - Alessia Mainardi e Casa Ailus, destinazione Lucca 2018

Lucca 2018 si avvicina, scopriamo tutte le novità del collettivo Casa Ailus insieme alla sua vulcanica "capitana", la scrittrice Alessia Mainardi.

alessia mainardi

Fumetto d'Autore: Buongiorno Alessia. Vorresti presentarti ai lettori del nostro sito?

Alessia Mainardi: Buongiorno a tutti i lettori di Fumetto d'Autore. Di me posso dirvi che mi chiamo Alessia Mainardi, di lavoro sono una scrittrice che dal 2008 attraversa i vari generi del fantastico, dal fantasy più classico fino alla fantascienza, steampunk compreso, per hobby sono una cosplayer dal 2003, e nella vita di ogni giorno sono una persona disabile affetta da una malattia genetica rara che si chiama Atassia di Friedreich.

FdA: Ci racconteresti un po’ quali sono le tue principali passioni? E quali gli autori e gli artisti ai quali sei maggiormente affezionata e dai quali ti sei sentita particolarmente influenzata?

AM: La mia passione principale è sicuramente la mitologia, seguita dall’archeologia, oltre a passioni più nerd come anime e manga, anche se non i più recenti, come City Hunter, Lady Oscar, Captain Tsubasa (Holly & Benji, in italia), e i vari lavori delle Clamp, in particolare Rg Veda.
Adoro i lungometraggi a cartoni animati, ovviamente Disney e Pixar e soprattutto quelli dello Studio Ghibli a firma di Hayao Miyazaki (Il Castello Errante di Howl, in primis), sono una fan Marvel di cui leggo comics, soprattutto quelli su Iron Man, e divoro tutti i film del MCU, in particolare se c’è Loki.
Amo le serie TV e la fantascienza, su tutti la serie originale di Star Trek.
Il fantasy invece non mi piace, mi annoia, lo trovo per lo più banale, prevedibile o poco coinvolgente, infatti l’unico scrittore di genere a cui mi ispiro è J.R.R. Tolkien, di cui ho riletto ‘Il Silmarillion’ almeno tre volte.
Per quanto riguarda scrittori o artisti, sembrerà strano, ma mi ispiro più ai registi che a chiunque altro, quindi posso citare Guillermo del Toro per il suo gusto estetico e il suo modo di raccontare immaginifico, poetico e orrorifico insieme, Roland Emmerich per la sua spettacolarizzazione catastrofica e la capacità di innestare la fantascienza nel presente o nel passato, James Cameron per la ricostruzione maniacale di ogni singolo dettaglio che sia storico o fantascientifico, come Titanic e Avatar insegnano. E così per molti altri, che non elenco o andrei avanti per giorni.

FdA: Quando hai iniziato a impegnarti nel mondo della letteratura e dell’editoria? Come hai iniziato?

AM: Ho iniziato nel 2008 con l’autoproduzione, e in dieci anni di scrittura sono passata per case editrici (due come autrice, una come editor, una come tante promesse e nessun fatto), sono stata editore per terzi, per 2 anni, come presidente di associazione culturale, chiusa il 31 dicembre 2007. Infine sono tornata all’autoproduzione con il collettivo Casa Ailus, di cui faccio parte.

FdA: Qual è stata l’accoglienza delle tue prime opere presso il pubblico? Come si è sviluppato questo rapporto nel tempo?

AM: Sorprendente.Nel 2008 ancora non era l’epoca dei social network, l’autoproduzione era agli albori e osteggiata in ogni modo possibile perché un ‘self-puliblisher non è un vero autore, perché nessun professionista l’ha scelto’. Eppure, allora come adesso, io sono sempre stata convinta che è il lettore l’unico a poter giudicare se si è autori o meno. Io scrivo per essere letta, per raccontare una storia e suscitare emozioni, e se dieci anni dopo lo sto ancora facendo è grazie a tutti coloro che dal 2008 in poi hanno acquistato e letto un mio romanzo, racconto o libro illustrato di mitologia, e ancora adesso continuano a farlo. Aumentando pian piano il loro numero.

FdA: Parlaci un po’ di Casa Ailus: una realtà che si è aperta anche ad altre persone. Dagli scrittori, ai disegnatori, agli illustratori. Che cosa vi accomuna e qual è l’intento perseguito dal collettivo?

AM: Siamo un collettivo autoprodotto, non siamo né una casa editrice e nemmeno un’associazione.
Casa Ailus è un gruppo di persone, artisti, interessati ai vari ambiti del fantastico e dell'immaginario, unito senza alcun vincolo a parte quello di scambiarsi idee, competenze e collaborare per far conoscere e crescere al meglio le nostre realizzazioni.
Insomma, quello che ci lega è la passione e la voglia di ognuno di mettersi al servizio di tutti gli altri perché, si sa, l’unione fa la forza. Insieme riusciamo a creare e realizzare esattamente quello che abbiamo in testa, come lo vogliamo far arrivare ai lettori, senza che regole, o meglio paletti, editoriali limitino la nostra inventiva
Noi di Casa Ailus siamo draghi, proprio come il nostro simbolo, per cui il nostro limite è solo il cielo!

MitoAvelion CA web

FdA: Quali sono gli ultimi progetti ai quali state lavorando? Vuoi spiegarcene un po’ le caratteristiche?

AM: Il nostro progetto collettivo è la collana di libri illustrati Mitologika dedicata alle leggende del mondo, sprovvista di termini altisonanti o didascalie complesse, poiché è il frutto della mia passione di autrice, unita a quella degli illustratori che mi seguono in ogni volume, alternandosi ogni volta, verso leggende dimenticate o spesso addirittura sconosciute.Come noi, autrice e illustratori, le riscopriamo e tentiamo di dar loro nuova vita attraverso il nostro personale modo di esprimerci, così speriamo che i lettori, seguendoci in questo viaggio, possano conoscere, incuriosirsi e avvicinarsi a qualcosa di cui magari ‘hanno sentito dire’, ma niente di più. Devo dire che siamo, io per per prima, favorevolmente stupiti dal riscontro avuto con Mitologika, tanto che, se fino al 2018 la collana aveva uscita annuale, nel 2019 passeremo all’uscita semestrale con due uscite: a Cartoomics (marzo 2019) e a Lucca Comics (novembre 2019).

FdA: Ho visto che fra le opere in uscita vi è anche la riedizione della tua prima trilogia. Vuoi spiegarci per quale motivo ti sei impegnata in questa operazione e il senso che essa ha avuto per te?

AM: Avelion, la mia trilogia d’esordio, è un fantasy classico eppure, non è affatto classico!
Ricordi che qualche domanda fa ho ammesso che non mi piace il fantasy?
Ecco, Avelion è come intendo io il fantasy: ci sono elfi, nani, maghi, draghi, fate, c’è la compagnia che si forma, il Male da affrontare, c’è perfino la tipica Cerca o Quest in linguaggio da GdR, eppure è tutto diverso, reale o realistico, almeno.
Ho giocato con ambienti che mi sono familiari tirando dentro angoli d’Italia, epoche e culture storicamente lontane, personaggi e creature di mitologie molto diverse e soprattutto l’ho ‘girato al femminile’. In Avelion ci sono ragazze, donne, siano esse umane, elfe, maghe, Dame Elemetali che reagirebbero come chiunque di noi, con tormenti interiori, dubbi, insicurezze, acelte coraggiosa. Insomma niente guerriere in bikini metallico o principesse da salvare.
Dieci anni fa ho costruito un intero mondo, ma ero troppo acerba e inesperta per dargli il supporto che meritava e realizzarlo a dovere, era bello, ma alcune tematiche le avevo solo sfiorate in superficie. Così, con la scusa del decennale, e tutta l’esperienza accumulata in questi anni, l’ho ripreso in mano, riscritto, non alterandolo, ma aggiungendo ciò che mancava, il mio cuore.
Quest’anno ripresento Avelion al pubblico così come avrebbe sempre dovuto essere, con l’orgoglio di una mamma verso il suo Primogenito.

FdA: Un autore-editore spesso non farebbe molto senza collaboratori. Chi sono, se hai piacere di dirlo, le persone che ti stanno più vicine e collaborano con te nel processo produttivo? Che rapporti hai con esse?

Un autore-editore non farebbe niente senza collaboratori, è la pura verità.
Dieci anni fa ho avuto la fortuna di trovare una trio fantastico che risponde ai nomi di: Maddalena Modena, illustratrice, braccio destro, migliore amica, praticamente abbiamo i neuroni in comune! Io scrivo e lei disegna sapendo perfettamente che idee ho, non solo le condivide, ma dove non arrivo io parte lei. Ilaria Trombi, grafica, copertinista e illustratrice, se ogni mi libro è così bello, ben impaginato, vanta copertine tanto accattivanti, a cui si affiancano poster, segnalibri, siti internet, state certi che dietro c’è lei. Silvia Bia, editor e ufficio stampa,che corregge con pazienza ogni castronata scriva, prepara i testi per le Alette e Sinossi di ogni libro, i Comunicati Stampa, insomma con lei, l’autoproduzione è quanto di più professionale possibile.
A loro tre che sono le pazze, incredibili, persone che mi seguono dal 2008, negli anni si sono aggiunti lo sceneggiatore Simone Brusca, che lavora con pazienza per trasformare le mie idee in fumetti, l’illustratrice e grafica Elisa Taiana che, ora che siamo un collettivo e le produzioni sono tante, da il suo preziosissimo contributo smezzandosi il lavoro con Ilaria.
E poi tutti gli illustratori: Andrea Piparo, Siriana Crastolla, Vanadia Cinardo, Lorenzo Benini, Marco Fabbri, Andrea Molinari, Roberta Corvigno, Elena Saluzzi solo per citare gli effettivi del collettivo.
A cui aggiungere Rossana Berretta, Marga Biazzi, Nicole Longo, Cristiana Fumagalli, Beatrice Giannini, Katia K. Gallucci, Selena Franchini e il collega autore Roberto Bernocco, che si uniscono a noi per collaborazioni estemporanee.
Insomma io posso anche essere quella il cui nome si conosce da più tempo, ma senza questa squadra, anzi una vera e propria tribù, intorno a me, Casa Ailus non esisterebbe.

avelion trilogia web

FdA: La risposta sarà scontata, ma varrà a farci capire meglio. Qual è il tuo genere preferito e perché?

AM: Fantascienza.
Ha possibilità immaginifiche praticamente illimitate, nessun limite temporale perché può spaziare tra passato, presente e futuro, e nessun vincolo spaziale, letteralmente. Quindi con un pizzico di logica e basandosi su qualche, anche minima, nozione scientifica si può creare davvero tutto.

FdA: Ci sono settori della creatività che Casa Ailus e Alessia soprattutto non hanno ancora affrontato, ma desiderano o si accingono presto ad affrontare?

AM: Il fumetto vero e proprio, direi, ma nel 2019 vedremo di cimentarci anche con quello.

FdA: L’attività di curatrice si affianca in qualche modo spesso a quella di editrice. In che modo affronti questo ruolo nello specifico?

AM: Non sono un’editrice, lo sono stata per il 2016 e 2017, senza mai sentirmici davvero.
Preferisco di gran lunga il ruolo di curatrice perché, anche se sono in grado di farlo, il pragmatismo, la freddezza e il distacco richiesti ad un editore per svolgere al meglio il proprio ruolo, mal si conciliano con chi come me vive di passione, e ritiene ogni cosa che idea, scrive e alla fine viene stampata, quasi una creatura viva da seguire, supportare e valorizzare al pari di tutte le persone che ci sono dentro e hanno contribuito a realizzarla.
Nel collettivo io sono la curatrice, la logistica, quella che 10 ne pensa e 100 ne fa, ma valgo comunque uno, proprio come tutti gli altri, e ho la fortuna di sapere che se e quando tentenno loro supportano me, come io supporto loro. Perchè abbiamo cura l’uno degli altri, di tutto quel che creiamo ‘da soli’ o insieme, e mi va benissimo così.

FdA: Lucca 2018 è ormai alle porte. Che cosa hai preparato in occasione della kermesse? Illustraci un po’ le nuove uscite e le attività che stai per mettere in campo…

AM: Come ho già accennato questa Lucca è tutta per Avelion, per celebrare il suo decennale.
Quindi insieme all’edizione celebrativa della trilogia di romanzi, riscritta, ampliata, con inedite illustrazioni interne e nuova copertina, ci si affianca un volume speciale della collana Mitologika dove, ad illustrare luoghi, personaggi e creature, nati dalla mia fantasia dieci anni fa, sono il talento e il tocco personale di 14 differenti illustratori: Lorenzo Benini, Vanadia Cinardo, Roberta Corvigno, Siriana Crastolla,Marco Fabbri, Selena Franchini, Cristiana Fumagalli, Katia Krea Gallucci, Beatrice Giannini, Maddalena Modena, Andrea Molinari, Andrea Piparo, Elena Saluzzi, Elisa Taiana.
Loro hanno ‘adottato’ ognuno qualcosa, trasformando un’opera solitaria in un mondo corale e poliedrico che siamo orgogliosi di presentare al pubblico in questa nuova veste.

FdA: Se potessi scegliere senza limiti di budget: chi sarebbe un autore (illustratore o altro) con il vorresti collaborare senza se e senza ma, se fosse possibile?

AM: Stan Lee, senza dubbio.

FdA: A Lucca Casa Ailus sarà in coabitazione con Cagliostro E-Press in uno spazio apposito chiamato appunto Casa Cagliostro-Casa Ailus. E’ la seconda volta che succede per cui suppongo che tu ti sia trovata bene la prima. Vuoi raccontarci le motivazioni e i vantaggi di questo connubio?

AM: Ovvio, essere a Lucca padroni del proprio destino, a casa propria, usufruendo di una collocazione comoda e ad ingresso gratuito per chiunque voglia venirci a trovare, inoltre in buona compagnia.Insomma decisamente il meglio possibile.

FdA: Può essere utile, nonostante le numerose indicazioni che ci sono e ci saranno in merito. Come raggiungervi e trovarvi a Lucca?

AM: Seguendo questo e questo Evento su FaceBook: 
E ovviamente ricordando l’indirizzo Via del Gallo 11, Lucca. Dal 31 ottobre al 04 novembre ogni giorno dalle 10 alle 20. Ingresso libero. Inoltre, potrete cercare Casa Ailus e me, Alessia Mainardi, sui maggiori social network, e sarò lieta di farvi da BianConiglia personale.

FdA: E per finire… Un classico: progetti futuri? Sia personali di Alessia che per Casa Ailus.

AM: Due nuove uscite di Mitologika, da lande ghiacciate a sabbie roventi, e un fumetto a metà tra mito e giorni nostri, con rimandi, puramente voluti, al freak show del circo Barnum, all’ambiente teatrale londinese e molto altro.Poi chissà...

FdA: Grazie mille per il tempo che ci hai dedicatoLucca 2018: date punto di forza decisamente interessante della serie. interludi e dell'0000000000000000000000000.

AM: Ci vediamo sicuramente a Lucca!

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