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L'Editoriale » Il gioco di questo fine settimana: sputare su Roma Comics
di Alessandro Bottero
Oggi apre Roma Comics, e il gioco della settimana sembra essere quello di buttare fango su questa manifestazione. Perché?
Non lo so, ma mi lascia sempre perplesso questo atteggiamento per cui improvvisamente siamo tutti capaci di organizzare manifestazioni, di giudicare loghi, di essere esperti di grafica e di poter dire agli altri come fare il loro lavoro. Magari basandosi su giudizi negativi, fondati solo su pettegolezzi tra addetti ai lavori, antipatie personali, e non conoscenza del lavoro delle persone.
Personalmente non vado a Roma Comics come espositore - anche se Paolo Puccini mi aveva proposto di esserci -, perché sono sempre più scettico sulle reali possibilità di incasso a queste manifestazioni, ma questo a prescindere se le organizza Puccini o il Gatto Silvestro.
Ma pur non andandoci come espositore non posso tacere quando sento e leggo attacchi fondati sul nulla, e che fatti PRIMA della manifestazione mi sembrano tanto degli attacchi preventivi per sabotarla.
Io so solo che Paolo Puccini è la stessa persona che quando la manifestazione Ostia Fumetto nel luglio 2010 non è andata bene, ha offerto agli espositori la possibilità di riavere indietro parte dei soldi spesi restituendoli direttamente, o, se ti impegnavi a venire a Roma Comics, usufruendo di uno sconto sul prezzo di quest’ultima.
E questo cari signori che organizzate altre manifestazioni ed alludete a chissà quali pastette sottobanco con il comune di Roma, voi non l’avete mai fatto.
Solo un’altra persona ha ridato parte dei soldi spesi dagli espositori, perché una manifestazione era andata malissimo, ma si trattava di una manifestazione tenutasi in Romagna qualche anno fa. Il nome della persona non lo dico per rispetto della privacy, ma chi sa come siano andate le cose sa che non sto dicendo palle.
È vero che il logo di Roma Comics, ossia un papero in stile simil Disney con il Colosseo come cappello, non è il massimo della vita, ma non nemmeno questa merda che sembra trasparire da alcuni commenti. Tutti grafici espertissimi, e capaci di creare un logo che si imprime nella memoria collettiva? Parafrasando una celebre frase “sono tutti grafici, con le manifestazioni degli altri”.
Non ti piace il loro di Roma Comics? Perfetto. Allora se sei così bravo FANNE TE UNO MIGLIORE e REGALAGLIELO. E se non sei capace di farlo, allora stai zitto.
Forse chi si lamenta non sa che il logo di Roma Comics esiste da anni, è un marchio ormai registrato ed ha una sua storia. Può non piacere, può essere brutto, ma è un marchio come un altro. Perché bisogna sempre ergersi a tuttologi grafici, che decidono cosa è bello e cosa no?
Chiudo: io non mi unisco al coro.
Io, per partito preso, se vedo che il branco si lancia su qualcuno, solo perché è “debole” e non ha “amici potenti che possono darmi un lavoro”, mi schiero a priori dalla parte di chi è attaccato. Roma Comics non sarà la manifestazione più grande o importante d’Italia. Ma prima che inizi merita rispetto come qualsiasi altra manifestazione. Come Lucca. Come Napoli Comicon. ESATTAMENTE allo stesso modo.
Poi se a POSTERIORI si rivelerà negativa, insoddisfacente, non all’altezza di quello che promette, sarò il primo a criticarla, e sapete benissimo che non sono MAI tenero con nessuno. Ma al gioco del “gettiamo fango su Roma Comics” io non partecipo, e tanto per essere chiaro trovo moltiotristi quelli che si sentono fichi perché lo fanno, o perché “finalmente leggo uno che ha il coraggio di dirlo!”