Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
Dal 2008 il Magazine della Nona Arte e dintorni - Vers. 3.0 - Direttore: Alessandro Bottero
A+ A A-

L'Editoriale - Il Trono di Spade, ovvero come finire a @@@@ una storia promettente

editoriale gotdi Alessandro Bottero

[ATTENZIONE: POSSIBILI SPOILER!]

L’ottava stagione de Il Trono di Spade si è appena conclusa. Mi è piaciuto come si è chiusa la serie? Cercherò di essere molto chiaro. Quando si concluse la settima stagione un anno e mezzo fa non vedevo l’ora che arrivasse finalmente l’ottava. La costruzione della storia, il procedere della narrazione, quello che era successo era stato grandioso, e quello che sarebbe potuto succedere una volta tornata la serie aveva l’aspettativa della leggenda.

Poi è passato un anno e mezzo, e sono arrivate le sei puntate. E pur rispettando il lavoro altrui, mi sento di dire che è stato un lavoro - non a livello di effetti speciali, ma di pura SCRITTURA – fatto malissimo.

Ma non voglio tediarvi con quelle che probabilmente sembrerebbero le lamentele un po’ piagnucolanti di un nerd attempato.

Eleviamo il livello.

Perché il team di sceneggiatori di GoT ha lavorato male? Perché ha applicato in modo pedissequo e meccanico due leggi del Fumetto, che passo ad illustrarvi.

1 – Legge di Alan Moore, detta anche il Teorema del Joker: Basta una cattiva giornata e anche il più sano di mente sbrocca e sbrocca male

2 – Legge di Jim Shooter, detta anche il Teorema della Fenice Nera: Se un personaggio buono commette un massacro, non importa se volontariamente o perché posseduto, non può passarla liscia.

Ogni vero appassionato di fumetti conosce queste leggi e sa che nel bene e nel male hanno regolato più o meno tutta la narrazione supereroi e DC Comics dai primi anni ’80 a oggi.

La prima legge, applicata da Alan Moore nella storia Killing Joke, stabilisce che tra il Joker e e Batman, o se vogliamo tra uno che usa un drago e uno che non lo usa, la differenza è solo una giornata Cattiva. Non importa se sei bravo, bello, simpatico, buono, animato da belle intenzioni. Se la vita ti bersaglia, e poi ti bersaglia, e ti bersaglia, e ancora, ancora, ancora ancora. Alla fine sbrocchi. E da Batman diventi Joker. E si sa come va a finire poi.

Con Daenerys è andata ESATTAMENTE così.

Le cose ti vanno bene. Hai giornate sì DIFFICILI, ma non proprio CATTIVE. Poi arrivi nel continente occidentale e nell’ordine: TI ammazzano un drago, ti innamori di un uomo che scopri essere il tuo rivale più prossimo, i parenti del tuo amore ti fanno capire chiaramente che se potessero impalarti viva sarebbero tutto sommato contenti, i tuoi consiglieri ti danno di continuo consigli sbagliati, vieni tradita dalla regina che ha detto che ti avrebbe aiutata contro i morti viventi, muore la persona che ti è più fedele, il tuo popolo viene quasi del tutto sterminato dai morti viventi, i tuoi consiglieri insistono a darti consigli idioti, la tua rivale rapisce la tua migliore amica e la decapita davanti ai tuoi occhi, e quando alla fine cerchi conforto nelle braccia di chi ha detto di amarti, questo è freddo come un eunuco lobotomizzato . Ecco. QUESTA è una giornata cattiva. E come accaduto al Joker, Daenerys sbrocca. E per la Legge di Moore non può più tornare sana. Una volta passata dal lato del Joker è pazza, e lo sarà a vita.

A questo punto si applica la Legge di Shooter. Non c’entra niente che Daenerys per sette stagioni e mezzo sia stata ragionevole, e tutto sommato una governante migliore di tutti quelli che invece erano a Westeros. Era buona, ma ha sterminato degli “innocenti” e quindi la deve pagare. Non può passarla liscia. Come Shooter impose a Byrne e Clarmeont di far morire Jean Grey, così Daenerys la deve pagare. Non c’è altra soluzione narrativa possibile.

Ora, il punto è che questo è un modo ridicolo di usare queste leggi. È un modo meccanico, per cui dopo A c’è B, e poi C, e poi D, e così via. È tutto telefonatissimo. E questo, in una serie che per sette anni aveva fatto del NON seguire il sentiero narrativo più ovvio il suo punto di forza, è imperdonabile.

Ecco perché ritengo questa stagione scritta male. Non perché non sia andata come volevo io, ma perché è scritta in modo prevedibile, scontato.

Dopo i Soprano, dopo Lost, dopo Star Trek Discovery (seconda stagione) sono arrivato a una conclusione. Le serie TV dovrebbero finire alla PENULTIMA puntata.

Magazine

Intervista a SILVIA ZICHE su "QUEI DUE"

01-01-2021 Hits:3638 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto e Dafne Riccietti

      Bentrovati, appassionati delle nuvole parlanti. Sono lieto ed orgoglioso di presentarvi la versione integrale dell'intervista, comparsa sull'importante numero 300 di “Fumo di China”, realizzata con la mitica Silvia Ziche, che ringrazio nuovamente.   Ritratto di Silvia Ziche, visionato anche dall'artista prima della pubblicazione, ad opera di Lorenzo Barruscotto.   Le tre vignette che troverete ad...

Leggi tutto

INTERVISTA ESCLUSIVA CON MORENO BURATTINI su "Zagor - Darkwood Novels"

26-07-2020 Hits:5314 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

   Ritratto ad opera di Lorenzo Barruscotto, autografato dallo stesso Burattini.     Buongiorno e grazie per il suo tempo. Facciamo quattro chiacchiere sulla nuova miniserie di Zagor “Darkwood Novels”.   - Nel primo volume viene presentata ai lettori questa nuova iniziativa editoriale targata Spirito con la Scure anche con dotte citazioni e riferimenti ai Dime Novels...

Leggi tutto

L'Intervista - Kirby Academy, a Cassino un punto di riferimento unico per chi vuole fare fumetti

17-01-2020 Hits:4193 Autori e Anteprime Super User

A cura della redazione L'Associazione Culturale Cagliostro E-Press, ha 15 anni alle spalle di meritoria attività di scountng di nuovi talenti e diffusione del media fumetto sul territorio nazionale: la storia dell'Associazione, sempre presente alle principali fiere di settore, racconta di più di 150 volumi pubblicati in questi tre lustri e...

Leggi tutto

Saggio e analisi di "TESLA AND THE SECRET LODGE"

17-12-2019 Hits:6841 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

 La cover variant (a sinistra) e quella ufficiale (a destra)   Ucronia. Cosa significa questa parola? Con tale termine viene indicato un genere di narrativa fantastica basato sulla premessa che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo a quello reale. Deriva dal greco e significa letteralmente “nessun tempo”, analogamente a come...

Leggi tutto

Intervista con OSKAR su ZAGOR

17-12-2019 Hits:6685 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    Facciamo quattro chiacchiere in merito al volume “L'eroe di Darkwood”, il sesto e conclusivo della mini serie “Zagor – Le Origini” che ha visto Oskar, nome d'arte di Oscar Scalco, classe 1971, disegnatore con all'attivo numerosi traguardi prestigiosi, impegnato ai disegni sui testi di Moreno Burattini. Le sue due opere che vedrete di seguito sono presenti...

Leggi tutto

Moleskine 125 » Quella falsa differenza tra Fumetto e Graphic Novel

30-08-2019 Hits:6254 Moleskine Conte di Cagliostro

Sottotitolo: Artibani e Recchioni avanti, dietro tutti quanti (Plazzi compreso) per piacere di Topolino. di Conte di Cagliostro Houston il fumettomondo ha un problema. Ci sono dei pazzi che vanno in giro spacciandosi per Francesco Artibani, Andrea Plazzi e Roberto Recchioni? O Artibani, Plazzi e Recchioni sono pazzi? Ricapitoliamo. Qualche giorno fa, il...

Leggi tutto

RECENSIONE CARTONATO DEADWOOD DICK "TRA IL TEXAS E L'INFERNO"

29-07-2019 Hits:6868 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    "Avete mai fatto caso che nella vita ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto in…alberare?” Ecco, quel qualcuno è Deadwood Dick. Mutuandola ed adattandola per i nostri scopi, la celeberrima frase pronunciata da un granitico Clint Eastwood in “Gran Torino” serve perfettamente a delineare il carattere del personaggio...

Leggi tutto