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L'Editoriale » Un piede nel Fandom, un piede nel Comicdom, sperando di non inciampare
di Giorgio Messina
[18/02/2010] » L’obiettivo di partecipare attivamente al Comicus Prize era quello di sposarne la filosofia di gioco e divertimento, ma si è rivelata anche un’ ottima occasione per rilevare lo stato di salute di una parte del fandom. L’anamnesi, passando attraverso la nostra diretta, il conseguente editoriale del Direttore Bottero e il comunicato finale, senza possibilità di replica, dell’amministrazione di Comicus, che da accusatori di brogli passano a essere le vittime di accuse (!), ci restituisce la parte dl fandom presa in analisi come affetta da un leggero stato febbrile. Il malanno però non è stagionale, ma viene da molto più lontano.
Ritornano a galla le contraddizioni e i conflitti di interessi di chi vuole tenere un piede nel fandom e uno nel comicdom. Come già detto anche durante la diretta, il proprietario di Comicus.it e di conseguenza lil suo “editore”, è Marco Rizzo giornalista professionista, redattore interno delle Edizioni BD, che ha pubblicato sinora o ha collaborato con Beccogliallo, Edizioni BD, Tunuè, Free Books . Andando indietro nel passato prossimo, tra i collaboratori di Comicus che hanno fatto un salto dal fandom al Comicdom, troviamo Carlo Del Grande che ora lavora per Panini e Luca Baboni ora in forza alla redazione della GP Publishing. Tra gli amministratori del forum di Comicus troviamo: Andrea Gadaldi, disegnatore di John Doe; Lorenzo Corti e Stefano Visinoni soci fondatori membri del consiglio direttivo della Double Shot; Nicola Peruzzi, critico e collaboratore di Fumo di China; Daniele Mancino, direttore di Mega, catalogo mensile editoriale per fumetterie di Alastor. Tra i collaboratori attuali di Comicus, molti girano le fiere proponendo ad editori e addetti ai lavori collaborazioni, curricula e progetti a fumetti.
Se l’ultmo Comicus Prize manifesta sempre di più quanto nell’era del web 2.0 i groupies sono stati sostituiti dai “forumies”, a scorrere nomi e collaborazioni riscontrati , sembra di non guardare più il fandom ma uno specchio dove si riflette distorto un comicdom fatto di una nuova generazione che ha fatto il salto da “wannabe” a “bepro” ma che per svariati motivi resta con un piede da una parte e uno dall’altra della staffa. In tempi in cui il conflitto di interessi è un argomento sempre attuale, non siamo anche qui davanti a tutta una serie di conflitti di interessi palesi, anche se in scala minore? Il fumetto su internet è rappresentato da una nicchia di lettori, uno zoccolo duro che segue eventi, novità editoriali e manifestazioni. Chi amministra la piazza più grande del fandom del fumetto italiano non si trova forse rispetto ad altri che non lo fanno o non lo possono fare, in una posizione privilegiata? Il fandom on line non è comunque una nicchia di acquirenti non indifferente che potrebbe fare gola a molti in un periodo di crisi di vendite come questo?
L’alto numero di collaboratori di Comicus che hanno trovato la loro strada professionale nel mondo del fumetto ma sono rimasti fedeli alla causa originale, deve avere contribuito a creare anche il mito della possibilità di trovare lavoro nel mondo del fumetto partendo da un sito amatoriale di informazioni. Non è un caso che Mangaforever.org, venuto dopo Comicus, scriva per invitare gli utenti a collaborare quanto segue: “la collaborazione non è retribuita ma è un'opportunità unica per coloro che vorrebbero lavorare nel campo dell'editoria a fumetti, un modo per mettersi in mostra e far conoscere le proprie abilità alle case editrici e, forse, un giorno lavorare con una di esse”.
Se l’informazione on line dedicata al fumetto rimane ad un livello amatoriale le motivazioni, sono anche da ricercare, come già detto in altre occasioni nel: volere finalizzare i siti internet di informazione di settore ad “entry point” nel mondo dell’editoria di genere e anche nel volere rimanere con un piede nel fandom e uno nel comicdom per manifesto opportunismo.
Chi trova lavoro nel comicdom, abbandoni il fandom e lo lasci a se stesso. Ne beneficeranno soprattutto le realtà professionali ed editoriali con cui si collabora. Alla luce di ciò mi sento di appoggiare in pieno il rilievo fatto da Alessio D’Uva, Presidente della Double Shot, mentre infuriavano le polemiche per il Comicus Prize: “Se poi siamo stati votati per simpatia, o perché siamo considerati la casa editrice del forum (cosa che non siamo per due motivi principalmente: 1) non siamo una casa editrice, ma un'associazione culturale che, in maniera minima rispetto a tutte le nostre attività, produce anche fumetti; 2) Perché oltre a frequentare questo forum, più per motivi storici che per altro, abbiamo un calendario di eventi di cui spesso nemmeno venite messi a conoscenza: INCONTRI, DIBATTITI, PRESENTAZIONI, CORSI DI FUMETTO, e MOSTRE) questo è un altro paio di maniche”. Il lavoro della Double Shot, come quello di ogni altra realtà editoriale. non merita ombre di sorta solo perché vengano fuori collegamenti tra i suoi collobaratori e gli amministratori di Comicus che sono sotto gli occhi di tutti, anche dei non addetti ai lavori.
Chi gestisce un sito di informazioni cerchi di fare giornalismo di settore sopra le parti e sopra i propri interessi personali ed eviti di presentare i siti di informazione che gestisce come luoghi da cui ci si può mettere in mostra per collaborare con gli editori di cui si scriverà o con cui si verrà in contatto. Così facendo, dequalifica se stesso e anche chi invece vuole fare sul serio giornalismo di settore anziché giocare a “winforlife” versione editoria a fumetti.
Basta rimanere con un piede nel fandom e uno nel comicdom, sperando di non inciampare!
Per chi dovesse obiettare che anche in Fd’A ci sono delle contraddizioni dovute al fatto che la testata appartenga ad un editore di fumetti e il direttore della testata sia a sua volta editore di fumetti, ricordo che fuori dal fandom del fumetto è prassi consolidata che i siti di informazione abbiano alle spalle un editore di settore e rispetto agli altri attori dell’informazione a fumetti on line di cui si è parlato, l’Associazione Culturale Cagliostro E-Press persegue l’obiettivo di diffondere il fumetto in ogni sua forma, e alla luce di questo Fumetto d’Autore è l’organo giornalistico che concorre a raggiungere l’obiettivo prefissato insieme all’attività editoriale che invece con la pubblicazione di autori emergenti ed esordienti o sconosciuti in Italia fa opera di valorizzazione. In Fumetto d’Autore noi non ci abbiamo messo la nostra amatorialità o la nostra esigenza di trovare lavoro nel settore, ma faccia esperienza, professionalità, anche ventennale, sia nel giornalismo che nel supporto tecnico.
Una considerazione conclusiva la merita anche il comunicato finale emesso dallo staff di Comicus a proposito del Comicus Prize. Non tedierò il lettore con astrusi tecnicismi informatici per esporre tesi che confutino quanto sostenuto dallo staff, perché è semplice nozione acquisita da qualunque internauta che frequenti forum on line che una delle attività base di un amministratore di forum è quella di resettare la password di un utente.
Mi soffermo invece un attimo in più sul fatto che nel comunicato ufficiale lo staff sostiene che:il software utilizzato per gestire il forum (phpbb) non permette di “monitorare le operazioni di voto leggendo quale scelta ha compiuto il singolo utente”.
Rispetto a quanto sostenuto in questo caso risulta quanto meno curioso il commento di Carmine Console, uno degli amministratori di Comicus, durante lo svolgimento del Prize che abbiamo riportato nella diretta. Console dice testualmente:
E poi il fatto che ad ogni nuova iscrizione di quel tipo (sta parlando di utenti provenienti dallo stsso ip - ndr) andasse a salire solo il counting di un partecipante deve essere stata una coincidenza.
Questo commento è di Sabato, 13-Feb-2010, 13:27 ed è rintracciabile questo indirizzo:
http://comicus.forumfree.org/index.php?&showtopic=62846&st=120#
Non ci vuole una laurea in informatica per concludere che se il software non permette di potere vedere chi ha votato cosa, seguendone il numero ip, Carmine Console deve avere un usato qualche altro software per sostenere che utenti provenienti dallo stesso ip facevano salire lo stesso contatore di voti.
Che software ha usato Carmine Console per trarre questi dati?
È permesso usare un software che monitorizzi gli ip che navigano su un sito?
E ancora.
Cosa è successo durante i 4 minuti di blackout pubblico avvenuti nella sera del 12/02/2010?
Durante la diretta abbiamo documentato così quanto riscontrato quella sera:
La situazione presentata nello screenshot #03 rimane invariata sino alle 21.22 quando il forum risulta essere chiuso ai visitatori. Si legge "L'amministratore richiede a tutti gli utenti di connettersi prima di poter utilizzare il Forum".
Alle 21.26 il forum riapre al pubblico.
Cosa è successo nei quattro minuti in cui il forum non è stato accessibile ai visitatori?
Segnalazioni di utenti che non riuscivano a votare i sono arrivate alle 21.24, cioè mentre il forum era chiuso ai non iscritti.
Una cosa è certa alla riapertura al pubblico, il contatore de Lo Spazio Bianco è salito di un voto e da 24 è passato a 25.
Domande che rimarranno senza risposta probabilmente.
Ma la risposta più importante, alla domanda più importante, cioè “a cosa abbiamo effettivamente assistito durante questo Comicus Prize?” la lasciamo all’intelligenza del lettore, che è superiore a qualunque versione sia indicata in un qualunque comunicato ufficiale e a qualunque tecnicismo informatico.