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L'Editoriale » Fantasy Horror Award: io c’ero, e non mi è parsa questa catastrofe
di Alessandro Bottero
[29/03/2010] » Sono uno che “lavora” con l’horror? No. Lo leggo. Se mi va vedo film, se mi va leggo fumetti. Ma soprattutto non mi arrogo il diritto di dire “C'è da dire che già le nomination riflettevano una drastica, profonda ignoranza di cosa sia l'horror contemporaneo e di quali siano i titoli e gli autori degni di attenzione: a prescindere dalle lecitissime differenze di gusto (che devono esserci, devono) questi signori mostrano di non avere nessuna idea di cosa sia accaduto nel 2009 (e primi mesi del 2010).”, come dice Elvezio Sciallis nel suo blog “Malpertuis”.
Elvezio Sciallis, e con lui molti altri, spargono concime organico a palate sulla manifestazione tenutasi ad Orvieto, non so per che motivo. Antipatia verso l’organizzatore? Disaccordo per i vincitori? Invidia per il successo della manifestazione? Io a Orvieto ci sono stato sabato 20 marzo, dalla mattina alla sera. Avevo un incontro alle 10:40, presso la libreria dei Sette, per presentare il libro di Adriano Monti-Buzzetti, Il bestiario di Lovecraft, assieme all’autore, a Giorgio Messina, e a Gianfranco De Turris. Beh, la sala era piena (direi più o meno 50 persone), e siamo rimasti fino a mezzogiorno, a parlare di Lovecraft, cinema, fumetti, e altro. Sono arrivato ad Orvieto alle nove, e a quell’ora già c’erano 500 persone ad assistere a una proiezione, e ce ne erano già altre 500 prenotate per la proiezione successiva. Alle 14:30 di sabato un altro incontro, sempre nella sala del palasso del popolo, era pieno di gente, almeno 200 persone. Allora mi spiegate dove sarebbe questa “catastrofe” che leggo in rete? Era possibile ipotizzare i vincitori delle varie sezioni del Fantasy Horror Award, una volta lette le nomination? E allora? Volete dire che era tutto truccato? Ditelo, mettendoci la faccia, il nome, e portando le prove. Fare dell’ironia “Ho indovinato 9 vincitori! Sono Nostradamus!”, non serve a niente. Non è una “battaglia per la libertà e la legalità”. Sono solo i soliti commenti, che si sentono dopo tutti i concorsi di qualunque genere. Anzi, voglio essere cattivo. Sono convinto che se il Fantasy Horror Award l’avesse organizzato un nome Politically correct, come magari Valerio Evangelisti, allora sarebbe stato tutto bellissimo, fatto bene, e improvvisamente gli ospiti sarebbero stati tutti di serie A. Siccome l’ha organizzato Dario Gulli, allora i commenti non erano mirati a valutare obiettivamente la manifestazione, ma ad attaccare Gulli. Molto semplice, soprattutto alla luce del fatto che i premi incriminati erano gestiti da associazioni esterne all'organizzazione.
La manifestazione, da quel che ho visto e sentito con i miei occhi e le mie orecchie, mi è parsa ben riuscita, partecipata, e interessante. Quindi le critiche e le accuse, per me cadono totalmente. Poi….ti da fastidio che si dia un premio alla colonna sonora horror migliore del 2009? Ti da fastidio che non sia premiato il romanzo/racconto che ritieni assolutamente il migliore mai esistito/pubblicato/distribuito? Allora fai una bella cosa, bloggher deciso a lottare per la libertà e la legalità, alza il sedere dalla sedia ed organizza tu una manifestazione sul cinema e la letteratura horror.
A me personalmente del concorso letterario legato al Fantasy Horror Award, se ci fossero 150 partecipanti, 150 finalisti, 150 vincitori, se faranno un libro, un’antologia, o se prenderanno i racconti e li bruceranno nella piazza del Duomo di Orvieto, non interessa. Non mi straccio le vesti, per questo. Ha vinto X? Bene. Vinceva Y? Bene lo stesso. Né ritengo i blog l’ultimo baluardo della libertà. No. Un pregiudizio contro qualcuno, anche se rimbalza tra vari blog, resta sempre un pregiudizio. Non è che siccome dieci blog dicono X, allora X automaticamente è il bene. X è l’opinione di determinate persone, che spesso sono mosse nei loro giudizi da fatti pregressi all’evento commentato. E quindi non sono certo giudici attendibili. Non attribuiamo ai blog (sopratuttto i blog di sfogo all’interno di narrative di “genere”, notoriamente alcuni tra i luoghi più litigiosi e rancorosi dell’universo), il compito di guardiani della democrazia. Lo so, adesso farò un paragone irriverente, e che farà arrabbiare qualcuno, ma non siamo a Teheran, e c’è una bella differenza tra chi usa un blog per raccontare dei fatti rischiando la pelle, e chi usa un blog solo per spalare concime su manifestazioni di intrattenimento, o su chi le organizza.
Chiudo. Qualcuno, in giro per la rete, ha detto “Perché Fumetto d’autore non parla anche questo scandalo, visto che quando si è trattato del Comicus Prize avete avuto un atteggiamento indagatorio?”
Ora, fermo restando che di cosa parla Fumetto d’Autore lo decide Fumetto d’Autore, riguardo il Comicus Prize abbiamo avuto un giusto atteggiamento di allerta, perché ancora oggi sono successe cose che non mi hanno convinto (a me, Alessandro Bottero), ed abbiamo fatto benissimo a cercare di tutelare il nostro nome e la nostra dignità. In questo caso (il concorso letterario legato al Fantasy Horror Award), dopo aver letto tutto quello che è stato detto non ho visto nessuno scandalo da denunciare. Ho visto solo molte condanne a priori del Fantasy Horror Award, basate su un pregiudizio verso chi lo organizzava. Tutto qui.