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Fullcomics 2011: l'analisi dei premi del Gran Premio Autori ed Editori
di Giorgio Messina
Il Gran Premio Autori ed Editori edizione 2011 si è dimostrato, al tirare delle somme, un’occasione purtroppo (quasi) sprecata per la crescita di Fullcomics. L’analisi dei premi assegnati a Fullcomics 2011 non può che partire dalla fine, ovvero dal momento della premiazione. La giuria composta da Michele Ginevra (Centro Fumetto Andrea Pazienza), Matteo Stefanelli (Ricercatore Università Cattolica), Loris Cantarelli (Fumo di China), Davide Morando (Comicus.it) - il giornalista Roberto Alfatti Appetiti ha dato forfait all’ultimo minuto per problemi strettamente personali - ha proclamato i vincitori davanti a pochissimi presenti in una sala incontri che aveva il grande pregio logistico di essere realizzata come un “open space” incastonato planimetricamente proprio nel cuore della fiera, tra visitatori e standisti. Tra il rado pubblico erano praticamente assenti i rappresentanti dei tanti standisti, tra i quali spiccavano anche molte autoproduzioni e piccoli editori. E questa assenza restituisce il polso di un “main event” fieristico come è l’assegnazione dei premi di una manifestazione che però a Fullcomics è stato percepito quasi come un corpo estraneo dagli espositori stessi. Una (mezza) sconfitta purtroppo, e (quasi tutta) ascrivibile soprattutto ai due “think tank” della giuria, ovvero Michele Ginevra e Matteo Stefanelli. È facile far di conto e, a bocce ferme, e con i premiati proclamati, è ancora più facile rendersi conto che in una giuria di 5 persone, la cui maggioranza è di 3 pareri favorevoli, una coalizione di intendimenti tra due soggetti riesce ad indirizzare i risultati finali. Le dichiarazioni dei due giurati rilasciate in giro per la blogosfera nei giorni antecedenti alla manifestazione, sono state, inoltre, il degno il preludio di come poi sarebbe andato a concludersi questa seconda edizione del Premio Grandi Autori ed Editori di Fullcomics. Prima Michele Ginevra si è premurato di mettere delle distanze di sicurezza tra sé, l'organizzazione e la manifestazione alla vigilia di Fullcomics 2011: «sarò ingenuo, ma ho scelto di dare una mano a rilanciare una manifestazione che nelle ultime due edizioni non era andata per niente bene (i dati ufficiali raccontano tutt’altro e il Ginevra all'edizione 2010 di Fullcomics non era nemmeno presente – ndr).» E ancora: «Mi è stato fatto un discorso di rilancio e di progressiva sistemazione di problemi pregressi. e ci ho creduto». Poi, il coordinatore del Centro Fumetto Andrea Pazienza, si è messo a far brillare della propria luce riflessa i premi non ancora assegnati: «potremmo dire che c'è un "premio per tutti". che è già un passo avanti rispetto a qualche anno fa, in cui scrivevo che i premi servivano a valorizzare chi li organizza.» Le dichiarazioni di Michele Ginevre sono tratte da QUI. In realtà, come vedremo dettagliatamente in seguito, c’è un “premio per tutti”, ma per tutti coloro che rientrano soprattutto nei gusti di Ginevra e Stefanelli. Se il difetto dunque poteva essere quello di dare premi che valorizzassero solo chi li organizza, in questo caso invece si è arrivati a dare dei premi che potrebbero valorizzare solo alcuni dei giurati che li hanno conferiti. Ovviamente il valorizzare i partecipanti a Fullcomics non era minimamente contemplato, e infatti non è un caso che tra i premiati, a parte Bao Publishing, nessuno fosse tra gli ospiti o i partecipanti della manifestazione. Non c’è da stupirsi quindi se tra i corridoi e gli stand di Fullcomics, l’appeal del premio è stato quindi pari a zero con conseguente premiazione (semi)deserta. Matteo Stefanelli, invece, è ancora più “tranchant” e da "insider" dichiara, sempre alla vigilia della manifestazione, a proposito del premio di cui lui stesso è giurato e di Fullcomics 2011 di cui è ospite a gettone: «un premio di un evento piccolo, dalla rilevanza limitata. Peraltro non privo di debolezze anche sui premi stessi (l’ambiguità sull’identità italiana delle categorie; una certa prosopopea nella retorica comunicativa, nome “Gran” Premi incluso).» Alle luce dei virgolettati non sarebbe improprio parlare di ineleganza e scarsa professionalità dei due giurati Ginevra e Stefanelli che comunque forniscono l’assist per svelare l’origine del nome del premio, "Gran Premio Autori ed Editori" che evidentemente Stefanelli non si era nemmeno premurato di indagare al momento di accettare l’incarico da giurato avendo, tra l'altro, anche egli stesso proposto le categorie dei premiandi all’organizzazione. E qui, ancor di più, non si capisce perchè il "Professore" Stefanelli prima proponga le categorie dei premi, che l'organizzazione gli accetta, e poi, prima della manifestazione, parla di «ambiguità sull’identità italiana delle categorie». Ma torniamo al nome del premio. Salvatore Primiceri, infatti, spiegherà durante la premiazione, che il nome “Gran Premio Autori ed Editori” è un format che lo stesso direttore artistico di Fullcomics ha inventato precedentemente per il Comune di Genova. Essendo al momento il progetto originale fermo per l’amministrazione ligure, Primiceri ha deciso di fare conoscere intanto a livello nazionale il nome del premio e da due anni a questa parte ne ha legato la storia a quella di Fullcomics. Insomma, il "Professore" Stefanelli, preso dalla prosopopea del proprio portafoglio (cosa che può capitare a quasi tutti i comuni mortali), ha chiesto un gettone di presenza (150 euro per 3 ore di presenza in fiera il sabato) senza nemmeno premurarsi però di chiedere a chi lo retribuiva perché il premio di cui avesse liberamente scelto di essere giurato e di suggerirne le categorie si chiamasse “Gran Premio Autori ed Editori”. In fondo lo spirito critico è da sempre più indipendente del portafoglio...
E adesso un breve commento per ciascuna categoria i premiati.
MIGLIOR FUMETTO SERIALE: Valter Buio – Star Comics
La miglior serie da edicola bonellide degli ultimi tempi. Un fumetto che è già un cult e che auspichiamo che rimanga per sempre nella storia del fumetto italiano. Alesssandro Bilotta, ideatore e sceneggiatore della serie, è un talento vero del fumetto italiano. Se i premi assegnati a manifestazioni come Fullcomics non sanno esaltare il fumetto popolare, non potranno mai fare il salto di qualità verso un bacino di utenza non stanziale. In questa assegnazione è impossibile non essere concordi con la giuria a cui plaudo sinceramente.
MIGLIOR FUMETTO UMORISTICO: Garibaldi – Rizzoli Lizard
Tuono Pettinato, al secolo Andrea Paggiaro, aveva già vinto nel 2009 il premio Nuove Strade assegnato al Comicon dal Centro Fumetto Andrea Pazienza (di cui Ginevra è coordinatore). L’autore realizza alle volte anche qualche vignetta per il blog dell’amico Matteo Stefanelli. Insomma, nonostante Tuono Pettinato strappi qualche fiacca risata con questo suo “Garibaldi”, piace agli "amici". e sembra anche lui godere dell’effetto benefico dell’onda lunga della moda del momento.
MIGLIOR FUMETTO PER RAGAZZI: Piccoli Titani – Bao Publishing
Il secondo premio meritatissimo di questa giuria. Tiny Titans è un gioellino e
MIGLIOR FUMETTO ITALIANO DIGITALE: In fondo in fondo – Quasimai http://www.coreingrapho.com/2010/03/14/in-fondo-in-fondo/
Ma perché in Italia abbiamo deciso che il fumetto digitale per essere legittimato deve essere artisticamente schizoide e deve dare tutte le risposte possibili alle domande più astruse a partire dalla coppia, transitando per il senso della vita e sino a finire alla meccanica dell'universomondo?
MIGLIOR FUMETTO ITALIANO AUTOPRODOTTO: Teiera antologia – Giulia Sagramola, Cristina Spanò e autori vari
Una teiera per pochi intimi. Tra gli stand di Fullcomics c’è sempre stata una variegata galassia di autoproduzioni, soprattutto senza padrini illustri. Anche quest’anno la tradizione si è confermata. Chissà se la giuria si è fatta una passeggiata tra le autoproduzioni presenti a Fullcomcs dopo la premiazione. Di tazza di the c'enerano tante e tutte gustose...
MIGLIOR AUTORE ITALIANO: Manuele Fior
Premio telefonatissimo. L’essenza del premio a Fior assegnato a Fullcomics si trova in questa dichiarazione di Ginevra alla vigilia della manifestazione: «se passiamo in rassegna i vari premi dell'ultimo anno, a parte i nomi ricorrenti come Rat-Man (che rimane un grande fumetto) e quelli "dell'anno" (oggi Fior, ieri Gipi), notiamo una grande varietà di nomi.» E questa varietà di nomi è talmente vasta che alla fine della giostra, dopo avere sfogliato tutta la margherita, sempre Fior si finisce a premiare. Allinearsi a Lucca Comics e Angouleme e impalmare l’autore "dell’anno" è proprio il modo migliore per contribuire a creare l’autorevolezza di un premio “giovane”…
PREMIO ALL’INNOVAZIONE EDITORIALE: Pic-Nic magazine – Superamici
Far vincere Pic-Nic come innovazione editoriale è come dare il premio per la voglia di vivere ad un defunto solo perché amici e parenti lo ricordano come il più estroso della compagnia. Fuor di metafora, c’era poco da premiare in Pic-Nic di cui si ricorda un solo numero realizzato con finanziamenti di sponsor privati (Fornarina) che girò circa un anno fa. Poi il nulla. Sarebbe stato davvero premiabile come innovazione se i Super Amici, titolari del progetto, avessero fatto uscire il secondo numero della rivista, come annunciato, a Lucca scorsa. Ma a parte questi dettagli, se l’innovazione editoriale è un free press finanziato dalla pubblicità, allora si ha l’impressione che nel fumettomondo le lancette scorra no al contrario rispetto al mondo reale. Nota a margine: esiste un free press dedicato al fumetto molto più longevo, Zeto, che è arrivato a 12 numeri alla fine del 2011. Se Pic Nic ha vinto il premio dell’innovazione editoriale, Zeto che dovrebbe vincere?
PREMIO SPECIALE CULTURA DEL FUMETTO: Paz e Pert – mostra a cura di Civita e Fandango, Patronato Presidenza della Repubblica, allestita a Roma dal
Solitamente si premia il catalogo di una mostra, che è il memento che rimane impresso nel flusso della storia culturale anche dopo che l’esposizione ha cessato l’allestimento. Plaudiamo dunque allo sforzo creativo di chi nella giuria ha prima proposto in nominations una mostra come specchio della cultura del fumetto e poi è riuscita anche a portarla fino alla vittoria finale. Andrea Pazienza e i finanziamenti pubblici si rivelano ancora una volta essere un binomio vincente… e la presenza di Fandango (leggasi Coconino Press), nell’organizzazione della mostra premiata, è la ciliegina sulla torta del politically correct di una parte del fumettomondo...
In conclusione, non si può non essere d’accordo con Michele Ginevra quando, sempre nel flusso locorroico blogghesco che ne ha caratterizzato la vigilia di Fullcomics 2011, dice: «i giurati dell'anno prossimo faranno sicuramente ancora meglio.» Non è difficile. Basta lasciare a casa i "Think Tank" e restituire il premio di Fullcomics a Fullcomics.
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