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Premi Moleskine 2010: Harry dice, Michele Ginevra e Matteo Stefanelli

Appunti di viaggio nel mondo del fumetto, attraverso i suoi protagonisti e l’informazione di settore. Tutto rigorosamente in corsivo.
Premi Moleskine 2010
di Giorgio Messina
Dopo le feste, dopo il carbone distribuito dalla Befana, ecco i Premi Moleskine per il meglio del peggio del 2010 che ci ha offerto il fumettomondo on line.
Premio Moleskine Operatore dell’Informazione 2010 - Harry dice/Guglielmo Nigro
La maschera di “Harry dice” (dietro cui si cela ambiguamente Guglielmo Nigro), rappresenta tutta l’immaturità dell’informazione on line dedicata al fumetto. Abbiamo bisogno di firme autorevoli non di fantasmi che producono vuoto pneumatico pseudointellettuale in salotti virtual-snob. Bruciare la maschera di Harry significa augurarci un 2011 migliore per l’informazione di settore. La tradizione infatti vuole che per accogliere l’anno nuovo sia di buon auspicio bruciare le cose vecchie e cosa c’è di più vecchio di una maschera che racconta il fumetto come qualcosa da elite fighetta? Non stupisce infatti che Harry abbia sempre riscosso “successo” tra i fighetti del Fumettomondo alla Roberto Recchioni. A Gugliemo Nigro l’augurio sincero di levarsi la maschera e di riuscire ad andare oltre Harry e ad essere altrettanto “autorevole” firmandosi nome e cognome. Una sfida complessa nella sua semplicità che però ci permetterà di recuperare una firma “vera” al servizio dell’informazione dedicata al fumetto e non al servizio di un fantoccio che serve solo a lui.
Premio Moleskine Addetto ai Lavori 2010 - Michele Ginevra
Il 2010 incorona Michele Ginevra principe del presenzialismo on line. Non c’è discussione, non c’è argomento o accadimento che riguardi il Fumettomondo in questo 2010 passato che non veda protagonista il simpatico dipendente del Comune di Cremona e coordinatore generale del Centro Fumetto Andrea Pazienza che non solo sul suo blog ma anche sui principali siti, blog e forum sparsi nella websfera fumettosa non manca mai l’appuntamento con il commento. A forza di commentare sempre e comunque, pur di rispondere con un “presente” autoreferenziale , riesce anche, senza impegno e con un discreto talento nel genere, a diventare in svariate occasioni parodia di se stesso e ad autoalimentare il suo mito nel tentativo di essere “maître à penser” universalmente riconosciuto. Peccato che quando provi a fargli qualche domanda scomoda, la loquacità si interrompe e viene sostituita da semplici “vaffanculo” appioppando all’intervistatore epiteti tipo “disgraziato”. Speriamo che questo 2011 gli porti maggiore “sintesi” e un cincischiello di educazione in più (perché domandare è lecito e rispondere è cortesia) accompagnato ad una migliore predisposizione a rispondere a qualche domanda che non presupponga solo quanto sia bravo a occuparsi di fumetto anche perché con la stessa sicurezza che ha lui sia di uno stipendio statale che di sovvenzioni statali di bravi a occuparsi di fumetto in giro ce ne sarebbero molti di più.
Premio Moleskine Maître à Penser 2010 - Matteo Stefanelli
Il Professore Matteo Stefanelli ci prova, bisogna dargliene atto, ma è ancora lontano anni luce dall’essere il Maître à Penser che vorrebbe essere .Vorrebbe essere colui che detta la linea da seguire per una informazione migliore di settore (rigorosamente senza citare nessuno ma citando alcuni solo come mero esempio, come dice lui) ma quando gli si chiede di fare lezioni pratiche di giornalismo, oltre che teorico, ti risponde che la sua prerogativa non è quella di mettere in pratica le direttive che predica ma il suo obiettivo è solo quello di stimolare gli operatori dell’informazione. No, grazie. Per migliorare l’informazione on line dedicata al fumetto non abbiamo bisogno di questo tipo di “cattivi maestri”. Caro Professore, ti auguriamo in questo 2011 meno giornalismo teorico da manuale, e più giornalismo pratico. E se per quest’ultimo ti manca un Maître à Penser, prendi esempio da noi di Fumetto d’Autore…