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Asilo Nido Mangaforever
La rubrica più politicamente scorretta del fumetto italiano. Appunti di viaggio nel mondo del fumetto, attraverso i suoi protagonisti e l’informazione di settore.
Asilo Nido Mangaforever
di Giorgio Messina
Sentite l’ultima che hanno combinato quelli di MangaForever, che nel panorama dell’informazione on line sul fumetto si sentono bravi, scolarizzati - perchè son laureati -, dotati di tanta passione e soprattutto di tanta professionalità, chè mica serve conoscere gli strumenti e i metodi del giornalismo per essere giornalisti Molto Fantozziani.
Massimo Spiga e Francesco Acquaviva, gli intraprendenti autori di Bubble Shock, una nuova serie a colori pubblicata su carta da Cagliostro E-Press, e in versione digitale da Meleto, di concerto con gli editori, hanno inviato un comunicato stampa per promuovere questo nuovo progetto multimediale.
Il comunicato originale finisce così:
«Il volume, primo episodio di una trilogia, è a colori, ha 52 pagine ed è pubblicato da Cagliostro ePress, editore che continua a dimostrare la sua abilità nel coniugare un taglio nettamente pop ad una grande attenzione alla qualità artistica.»
Mangaforever pubblica il comunicato troncandolo così:
«Il volume, primo episodio di una trilogia, è a colori, ha 52 pagine.»
È saltato completamente il riferimento a chi pubblica il volume, cioè il dato significativo del prodotto cartaceo. Ora, visto che anche Fumetto d’Autore è pubblicato da Cagliostro E-Press, ci sembra doveroso da queste righe fare i più sinceri complimenti per la professionalità di Michele Fidati e della sua redazione. I professionisti Molto Fantozziani del comunicato copia e incolla stavolta hanno ciccato nella loro migliore specialità. Cosa sarà successo? Sarà stato un errore in buona fede? Qui di buona fede sembra essercene davvero poca visto che anche nella recensione della versione digitale di Zelda Malincony pubblicata da Meleto, è saltato qualsiasi riferimento all'editore della versione catacea, cioè sempre Cagliostro E-Press. E dire che a Lucca è uscito il quinto volume finale della saga di Zelda, che completa un lavoro che Egle Guerini e Cagliostro E-Press hanno portato avanti per ben due anni.
Insomma due errori di solito fanno un dolo. Ma oltre il dolo c'è anche la marchetta. Infatti se si guarda bene la recensione di Zelda e il comunicato stampa di Bubble Shock pubblicato su MF, ci si accorge che nel corpo degli articoli ci sono in bella vista i banner pubblicitari con i link al redirect per la vendita del libro. Cioè, tutto lascia pensare su MF si parla (e anche bene), di questi prodotti nel tentativo che qualcuno delle migliaia di visitatori che il sito dice di avere dal link presente sul sito acquisti l'ebook. E tutto per qualche centesimo di introito. Ed ecco spiegato perchè dal comunicato non salta il nome di Meleto ma bensì quello di Cagliostro E-Press. Se la versione cartacea di Bubble Shock vende una copia mica il Fidati intasca nulla. Ora, non mi pare che la deontologia del giornalismo preveda che le recensioni siano marchette per vendere l'ebook recensito sull'applestore e intascare la percentuale di pochi centesimi sulle vendite. E' questa la deriva dell'informazione on line? E dove porterà? Si parlerà solamente e bene dei prodotti che si vogliono far vendere? E che dovranno fare gli editori? Molto provocatoriamente mi chiedo: dovranno pagare perchè certi siti di informazione parlino di loro? Suvvia.
A questo si aggiunge che i Molto Fantozziani, molto bambinescamente, troncano arbitrariamentre i comunicati per cancellare ogni riferimento riguardante il nuovo prodotto dell’editore di un sito “concorrente” o forse più semplicemente tutto ciò perchè forse al Fidati non stiamo simpatici perchè spesso da queste righe non siamo stati teneri con le uscite dilettantesche sue e del suo sito. Eppure c'è stato un tempo in cui gli eravamo simpatici al Fidati per questioni di mero opportunismo. Quando Alessandro Bottero fu nominato direttore della Free Books, ricevetti una telefonata da Michele Fidati perchè intercedessi con Bottero per fargli trovare lavoro presso l'editore che dirigeva. E qui si ritorna alla questione di chi usa i siti di informazione sul fumetto anche come cavalli di troia per trovare lavoro presso gli editori con cui entra in contatto. Evidentemetne Fidati si è anche convinto che MF può fare il buono e il brutto tempo della visibilià degli editori con cui ha a che fare eliminandone arbitrariamente i riferimenti dai comunicati che riceve. Magari Fidati è anche convinto che può influire sulle vendite degli editori. Chissà. Oggi elimina il nome di Cagliostro E-Press, forse perchè all'epoca quel lavoro che lui chiedeva non saltò fuori. E domani con chi si comporterà alla stessa maniera degli editori con cui è in contatto? Qui più che Mangaforever sembra Magnaforever.
Ma il paradosso più grottesco di tutta questa storia assurda del comunicato troncato sta nel fatto che Michele Fidati all’ultima Lucca se ne è andato in giro a chiedere ai nostri partner fieristici di sostituire Fumetto d’Autore con Mangaforever come mediapartner, perché, a sentir lui, i Molto Fantozziani lavorano meglio di noi e sono più professionali di Fumetto d'Autore.
Bravo, Michele. Bravo, Magnaforever. Quella di rimaneggiare i comunicati stampa delle “concorrenza” omettendo di indicare chi pubblica cosa, è un’ottima dimostrazione di balbuziente professionalità, o di chiara cialtroneria, a secondo dei punti di vista, Un biglietto da visita non da poco per essere apprezzati come seri e professionali e soprattutto trovare l'agognato lavoro nel fumettomondo.
Ma Fidati si rende pure conto che nell'omettere Cagliostro E-Press come editore della versione cartacea di Bubble Shock e di Zelda Malincony non rispetta nemmeno gli autori e il loro lavoro? Evidenemtente no.
Una cosa però questa storiella formato fumettomondo almeno la chiarisce definitivamente: giusto di un asilo nido Mangaforever può fare il mediapartner. Vorrà dire che ci attrezzeremo per cambiare il pannolino a Fidati la prossima volta che se ne andrà in giro a vantare la sua professionalità rispetto alla nostra.