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From Osama with Love
di Adriano Monti - Buzzetti
Vedere Bin Laden che sproloquia su Internet, variamente discettando di Islam fai-da-te e guerre sante d’ogni ordine e grado contro il bieco Occidente, non è in sé una gran novità e non può dunque destare soverchia sorpresa. Ben diversa reazione avremmo però se nel bel mezzo dell’ennesimo, delirante videomessaggio, i sottotitoli (onnipresente quanto indispensabile optional per comprendere le concioni in arabo del leader di Al Qaeda) ci dessero conto all’improvviso di uno sconcertante bouleversement ideologico, proponendoci concetti come “stop ai massacri”, “facciamo sì che la nostra religione non perda il treno della modernità”, “sorelle musulmane basta col velo ed il burqa”, e così via. Se il tutto vi sembra troppo bello per essere vero, che dire? Avete proprio ragione. Il video in questione, dal finale gustoso che è meglio non svelare in anticipo (http://www.youtube.com/watch?v=iJ2U6rBFAXM&feature=player_embedded) in effetti non è che un’iniziativa pubblicitaria, un semplice spot pensato per un prodotto dall’ironia non meno corrosiva del suo battage promozionale. Parliamo di ''Ben Laden devoilé'', ossia “Bin Laden rivelato”, originale e dissacratoria opera a fumetti dei francesi Mohamed Sifaoui e Philippe Bercovici, rispettivamente soggettista e disegnatore della prima parodia per immagini sul principe del terrorismo internazionale e sul suo nefando cursus honorum. Pubblicato per i tipi della 12Bis, giovane ma prolifica Casa editrice d’Oltralpe che lo ha presentato come “il fumetto-attentato contro Al Qaeda” , il volume è stato messo in vendita l’11 settembre scorso, in voluta sincronia con l’ottavo anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle. Peraltro la decisione di usare come volano editoriale una ricorrenza così tragica, e soprattutto così lontana dai toni spassosi di questo fumetto, è forse l’unica caduta di tono in un’operazione che ha tutte le carte in regola per ballare da sola grazie ai pregi intrinseci del prodotto: un disegno gradevole e molto “francese” - a chi scrive ricorda a tratti il…tratto di André Franquin -, ma soprattutto una trama ricca di spunti comici e di elementi spiazzanti.
Uno per tutti, il fatto che la storia si apra là dove la carriera criminale del protagonista si vuole conclusa: il 6 maggio 2016, data per la quale la trama “Ben Laden devoilé” vaticinia l’arresto del superterrorista (un auspicio che prendiamo per buono, pur non rinunciando ad ulteriori sconti della buona sorte…). Divertire mettendo alla berlina l’estremismo religioso, questo lo scopo evidente che ha ispirato la fatica degli autori. A ben guardare però se ne scorge sottotraccia uno ancora più “topico”: dipanare le nebbie luciferine che il guru del fondamentalismo ha creato attorno a sé come il più consumato degli attori hollywoodiani, dosando ad arte presenze ed assenze dai media per costruirsi un ruolo di titanica e sulfurea malvagità, da perfetto villain del fumetto. Lavoro d’immagine senza dubbio accurato, quello del vecchio Osama, ma i due giovani ragazzi francesi hanno deciso di rompergli le uova nel paniere. Guardate, Darth Vader è nudo, sembrano dirci gli autori, e a conti fatti sembra più quello di Balle Spaziali che quello di Star Wars. Almeno finché resta sotto la lente dell’ironia, deterrente certificato contro ogni tipo di integralismo.