- Categoria: Off Topic
- Scritto da Giuseppe Pollicelli
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Alla ricerca del tempo perduto con gli album di figurine
di Giuseppe Pollicelli*
«Nello stesso istante in cui il liquido al quale erano mischiate le briciole del dolce raggiunse il mio palato, io trasalii, attratto da qualcosa di straordinario che accadeva dentro di me. Una deliziosa voluttà mi aveva invaso, isolata, staccata da qualsiasi nozione della sua causa. Di colpo mi aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, agendo nello stesso modo dell’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, quell’essenza non era dentro di me, io ero quell’essenza. Avevo smesso di sentirmi mediocre, contingente, mortale. Da dove era potuta giungermi una gioia così potente?». Una così potente gioia invade il protagonista di “Alla ricerca del tempo perduto” - il brano riportato, tradotto da Giovanni Raboni, è in “Dalla parte di Swann”, primo capitolo del capolavoro di Marcel Proust - grazie ai dolcetti a forma di conchiglia chiamati «madeleines» (maddalene), divenuti grazie allo scrittore parigino il simbolo e il paradigma di tutto ciò che è in grado di attivare gli ingranaggi della memoria, coinvolgendo più sensi contemporaneamente. Sono molti coloro che, a differenza dell’io narrante della “Recherche”, vivono nel modo più intenso la struggente esperienza del ricordo non attraverso la degustazione di un alimento ma tramite il costante rinnovarsi del contatto con oggetti editoriali scoperti, intravisti o anche solo vagheggiati durante l’infanzia e la giovinezza. A questo manipolo di nostalgici appartiene Luca Mencaroni, commerciante di fumetti ed editore di Bari, il quale, facendosi affiancare da individui a lui simili in quanto abitati dalla sacra follia del collezionismo e dell’investigazione filologica, sta costruendo un impareggiabile monumento all’«arte povera» dei giornaletti, dei libri illustrati e delle figurine. Già responsabile, in epoca recente, dell’uscita di due poderosi volumi quali “Disney in Italia. I libri illustrati 1932-1975” di Alberto Becattini e “Avventure Noir. La guida degli epigoni di Diabolik, Kriminal e Satanik” (da lui stesso curato), Mencaroni sforna ora un nuovo gioiello: Album di figurine. Dal dopoguerra ai giorni nostri, la produzione editoriale italiana di tutte le raccolte di figurine (Ed. Mencaroni, pp. 246, euro 35, richiedibile all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo."). Curato, al pari dei precedenti, dall’esperto Marco Mario Valtolina, questo librone è in realtà il terzo tomo (anzi, il quarto se si considera un’appendice ai primi due uscita nel settembre del 2012) di un ambizioso progetto editoriale avviatosi ben 14 anni fa, nel 1999. Se i primi due capitoli, con minime dimenticanze in buona parte emendate dalla suddetta appendice, schedavano minuziosamente - riproducendo le copertine di ogni album - tutte le raccolte di figurine da incollare con la Coccoina (le cosiddette «autoadesive» sarebbero apparse solo nei primi anni Settanta) distribuite in Italia dal secondo dopoguerra in poi, il terzo volume realizza un’impresa per certi versi ancora più ardua: censire - mostrando stavolta non solo le copertine dei contenitori ma anche alcune figurine e le bustine che le ospitavano - la totalità degli album di figurine autoadesive, spesso dalla circolazione limitata, pubblicati dagli editori italiani diversi dalla Panini, di ognuno indicando il grado di rarità. L’assenza dei titoli prodotti dal colosso del settore è spiegata da Mencaroni in una nota introduttiva: «Le motivazioni sono da ricondursi principalmente all’enorme quantità di materiale dato alle stampe dalla Panini, per cui saremmo stati costretti a dedicarle l’intero volume. Un lavoro, tra l’altro, pressoché inutile visto che l’intero catalogo storico è agevolmente consultabile sul sito Internet dell’editore». Sfogliando le patinate pagine di questo bellissimo cartonato a colori (cui ne seguiranno altri due, incentrati su editori ancora più piccoli e laterali), ci si imbatte in sigle oggi in gran parte obliate (Flash, Edis, Moderna, Baggioli, Imperia) e nelle loro fantasiose proposte editoriali che cercavano di ritagliarsi, non di rado riuscendovi, un proprio spazio all’ombra del gigante Panini. Ecco dunque i tanti album sul campionato di calcio (tra cui, di particolare originalità, il “Calciostadio” pubblicato dalla Edis nel 1985, che presentava figurine con fotografie dei giocatori in movimento), mandati in genere in edicola qualche mese prima di quello della Panini per evitare il confronto diretto con il leader del mercato. Ecco gli album dall’impianto didattico dedicati alle personalità geniali del passato, agli animali selvaggi, alla storia d’Italia, ai soldi e alle bandiere del mondo, alla scienza e alla tecnica. E poi gli album su Pinocchio, Calimero, Topo Gigio, il West, l’automobilismo, il kung fu e il karate (arti marziali alla cui diffusione contribuì in maniera decisiva, nei Settanta, il successo dei film con Bruce Lee, non a caso immortalato sulla prima pagina della raccolta) e ancora gli album con protagonisti gli eroi di fumetti e cartoni animati, dagli immancabili personaggi della Disney a Braccio di Ferro passando per Flash Gordon, la Pantera Rosa e gli animali antropomorfi di Hanna & Barbera. Non mancano, infine, alcune collezioni decisamente «bizzarre» come “Videofantasy” (1983), sui videoclip musicali; “Desert Storm” (1991), sulla Guerra del Golfo; “Modagiovane” (1981), sull’abbigliamento infantile e, addirittura, “Droga. Un nemico da conoscere” (1985), raccolta di figurine realizzate con disegni al tratto e imperniate sul tema scabroso della tossicodipendenza. Testimonianze preziose di un’epoca storica molto diversa dall’attuale, in cui era assoluta la centralità dell’editoria nell’industria dell’intrattenimento e in cui l’onnipresenza della carta garantiva straordinarie esperienze sinestetiche che hanno spesso lasciato il segno in chi le ha provate. Cos’altro è, del resto, questa caccia indefessa, questo febbrile inseguimento di fogli umili, fragili e variopinti se non una strenua recherche du temps perdu?
1. Copertina del terzo volume dell'opera Album di figurine, curata da Marco Mario Valtolina per l'editore Mencaroni di Bari.
2. L'album Conoscere l'Italia, edito nel 1973 da Baggioli.
3. Un album del 1974 dedicato a Braccio di Ferro (Ed. Moderna).
4. L'album Kung Fu Karate pubblicato nel 1976 dall'Editrice Imperia.
5. Un album su Pierrot pubblicato nel 1981 dalle Edizioni Flash.
6. L'album Calciostadio pubblicato da Edis nel 1985.
*Articolo originariamente pubblicato su “Libero” del 20 agosto 2013. Per gentile concessione dell'autore.