Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
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Carnevale e Cosplay: cortocircuito culturale

carnevalecosplay01di Giorgio Messina

Sergio Algozzino è un autore di fumetti pubblicati in Italia e in Francia ma è anche musicista e organizzatore di eventi. Domenica 14 febbraio 2010,  per il quinto anno di fila, ha organizzato la manifestazione Carnevale a Fumetti, il primo evento Cosplay siciliano! L’iniziativa è lodevole. Sergio lavora da cinque anni per diffondere a Palermo (e di conseguenza in Sicilia) il Cosplay che, fuori dalla Trinacria, alle fiere del fumetto o ad eventi specifici, è diventato ormai una pratica in larga espansione che riesce a muovere e coinvolgere anche migliaia di persone per lo stesso evento. Ma accostare il Carnevale al Cosplay in realtà crea un cortocircuito culturale. Vediamo perchè, attingendo anche dalla libera informazione on line:

Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cristiana (soprattutto in quelli di tradizione cattolica). I festeggiamenti consistono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento. Benché facente parte della tradizione cristiana, i caratteri della celebrazione carnevalesca hanno origini in festività ben più antiche, come ad esempio le dionisiache greche o i saturnali romani, che erano espressione del bisogno di un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza. Tradizionalmente nei paesi cattolici, il Carnevale ha inizio con la Domenica di Settuagesima (la prima delle sette che precedono la Settimana Santa secondo il calendario Gregoriano); finisce il martedì precedente il Mercoledì delle Ceneri che segna l'inizio della Quaresima. La durata è perciò di due settimane e due giorni. Il momento culminante si ha dal Giovedì grasso fino al martedì, ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso). Questo periodo, essendo collegato con la Pasqua (festa mobile), non ha ricorrenza annuale fissa ma variabile. Per questo motivo i principali eventi si concentrano in genere tra i mesi di febbraio e marzo. Per la Chiesa cattolica il Tempo di Carnevale è detto anche Tempo di Settuagesima. Essa considera il Carnevale (Settuagesima) come un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio.

Alla base del Carnevale, di origine cattolica, c’è quindi il mascheramento inteso come un breve momento di goliardia prima della Quaresima volto al momentaneo rovesciamento dei valori sociali imposti dal potere ecclesiastico Da qui la nascita di tutte le maschere tipiche del Carnevale che avevano la funzione di ironizzare sulle figure archetipe delle classi sociali superiori. Non è un caso che durante le feste di Carnevale, dal medioevo in poi, la nobiltà si distingueva per l’utilizzo di una semplice maschera portata su gli abiti nobilii, mentre le classi più abbienti, dissimulavano la loro condizione con costumi completi e maschere atte ad  “interpretare” goliardicamente le classi sociali superiori volendole mettere alla berlina almeno per una settimana l’anno, prima che cominciasse la Quaresima e fosse levata la carne (da qui il termine carnevale).

Cosplay è la pratica che consiste nell'indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire. Poiché il fenomeno ha avuto origine in Giappone, il personaggio rappresentato da un cosplayer viene spesso scelto tra quelli individuabili nei manga e negli anime giapponesi, ma non è raro che il campo di scelta si estenda ai tokusatsu, ai videogiochi alle band musicali, particolarmente di artisti J-Pop e J-Rock (musica pop e rock giapponese), ai giochi di ruolo, ai film e telefilm e ai libri di qualunque genere e persino alla pubblicità. Il termine è una contrazione delle parole inglesi costume ("costume") e play ("interpretare/recitare"), che descrivono accuratamente l'hobby di divertirsi vestendosi come il proprio personaggio preferito. Oltre a travestirsi in occasione di manifestazioni pubbliche come i convegni sugli anime, non è inusuale per gli adolescenti giapponesi radunarsi assieme ad amici con la stessa passione solo per fare del cosplay.

Il cosplay è dunque l’hobby di interpretare un personaggio di fantasia che provenga da un media di intrattenimento, solitamente di genere audiovisivo di larga diffusione sociale, categoria ampia di cui fa parte anche il fumetto. Tutti fenomeni culturali questi che la sociologia di massa definisce evocativamente “cultculture”. L’obiettivo del cosplayer è quello di diventare il personaggio che sceglie, sia nel costume che persino nei gesti, nel taglio di capelli o nel colore degli occhi, se non addirittura nel parlare e nel muoversi, durante manifestazioni legate soprattutto ai media di riferimento. Sono i palcoscenici deputati solitamente alle esibizioni dei cosplayer che si aggirano in mezzo ad altra gente, non necessariamente altri cosplayer, .per essere riconosciuti come il personaggio di riferimento. Il cosplayer è una gara con se stessi per essere riconosciuti da chi guarda come la personificazione del personaggio che si interpreta.

Alla luce di queste nette differenze culturali tra i due tipi di mascheramento e gli ambiti di origine in cui si svolgono e si sviluppano, l’idea di promuovere il cosplay durante il carnevale rimane una buona idea in termini di pubblicità atta a fare accettare la pratica del cosplay, ma a livello prettamente culturale, trapiantare nella tradizione carnascialesca occidentale il cosplay può essere considerato un deriva multucultularista forzata. Non sempre usare una tradizione consolidata per fare accettare una pratica simile ma con un origine totalmente diversa è il metodo migliore per sdoganare un'altra cultura. Il carnevale era la rivalsa sociale delle classi più basse contro l’oligarchia nobiliare ed ecclesiastica, il cosplay è l’afffermazione sociale del singolo all’interno di un gruppo che ha le stesse coordinate in termini di “cultculture” e l’affermazione sociale  passa attraverso l’interpretazione di un’icona riconosciuta dal gruppo che riflette nel doppelgänger l'ascendente che l'icona esercita su di esso.  

il Carnevale accostato al Cosplay è un cortocircuito culturale.

La serate organizzata da Sergio Algozzino è comunque una festa in maschera, e qualunque concezione carnascialesca abbaiate, se volete divertirvi partecipate in costume o (s)costumati che dir si voglia, il 14 Febbraio (DOMENICA!) l’appuntamento è al Bier Garten, in viale Regione Siciliana 6469, PALERMO.

I temi sono sempre gli stessi, tra film e fumetti, tra cartoni animati e libri, all’insegna della fantasia e della fantascienza, che poi, quando non c’era ancora il cosplay erano i temi dei carnevale della nostra infanzia. Forse eravamo cosplay “antelitteram” e non lo sapevamo.


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