- Categoria: Reportage
- Scritto da Giuseppe Pollicelli
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Il nerissimo humor di Lenore, ragazzina cadavere
La casa editrice Elliot propone ai lettori italiani alcune delle più recenti (dis)avventure della simpatica zombie adolescente e dei suoi amichetti Ragamuffin e Wicket, morti pure loro.
di Giuseppe Pollicelli*
Quando si attraversa l’adolescenza si ha sempre un buon motivo per sentirsi a disagio, fuori posto. Per sentirsi diversi, insomma. È quel che succede anche a una pallidissima ragazzina di nome Lenore che il fumettista statunitense Roman Dirge ha inventato più di vent’anni fa, nel 1992, e che da allora è rimasta, appunto, una ragazzina. Condizione che, per quanto la riguarda, durerà perennemente, dal momento che Lenore è morta e dunque non ha nessuna possibilità di crescere, di svilupparsi e, in generale, di veder cambiare il proprio stato. Ogni adolescente deve misurarsi con un problema più grande degli altri, o che da lui/lei viene percepito come tale, e per Lenore questo problema è per l’appunto il fatto di essere morta, poiché la fa sentire differente (non si può darle tutti i torti) e le crea, quindi, un sacco di imbarazzi. Tanto più che, con la tipica goffaggine di tanti adolescenti, a Lenore capita spesso di combinare dei grossi pasticci, che nel suo caso consistono talvolta nel provocare, in un modo o nell’altro, la morte accidentale di chi le sta attorno. La qual cosa, non serve spiegarne le ragioni, la condanna alla solitudine. Fortuna che almeno due amici inseparabili Lenore li ha: Ragamuffin e Wicket. Gli unici, a quanto sembra, in grado di sopportarla e addirittura di comprenderla. Forse perché se la passano ancor peggio di lei, essendo a loro volta defunti ma essendo deceduti quando erano ancora bambini, per giunta molto piccoli. Difatti il povero Ragamuffin lo ammette con sincerità: “Ho il complesso dell’altezza”. Il 41enne Dirge, in questi due decenni, ne ha realizzate parecchie di storie di Lenore, la quale non si è peraltro manifestata solo all’interno di tavole a fumetti dal macabro umorismo ma anche, e massicciamente, su magliette, spille, carta da lettere, sotto forma di pupazzo ecc. Ora, con il libro Lenore. Ossa frullate (pp. 108, euro 14,90), provvede la casa editrice Elliot a proporre ai lettori italiani alcune tra le più recenti (dis)avventure di questa dolce ragazzina cadavere dagli occhioni costantemente in procinto di schizzar via dalle orbite e dallo sguardo sempre sgomento. Del resto le tocca essere adolescente in eterno: è dura, sapete.
*Articolo tratto da LiberoVeleno, inserto satirico del quotidiano Libero, del 15/12/2013. Per gentile concessione dell'autore.