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I Cani si sciolgono dopo 5 anni
[18/10/2009] » Il collettivo autoprodotto de "I Cani" si sciolgono artisticamente dopo cinque anni di intensa attività, premi e presenza alle maggiori fiere di settore.
"Cinque anni parrebbero il tempo massimo di resistenza in vita di un'etichetta di fumetto autoprodotto... Così eccoci qua, anche noi Cani dopo gli amici e compagni di strada Selfcomics e Monipodio, ad annunciare il nostro passaggio a miglior vita. Accadrà alla prossima Luccacomics (dal 29 ottobre all'1 novembre), dove diamo l'estremo appuntamento a lettori vecchi e nuovi per un gran finale con svendita di fine stagione e presentazione delle nostre ultime novità".
Apprendiamo con dispiacere, da queste parole, la chiusura di un etichetta parecchio attiva negli ultimi cinque anni. La sorte dei collettivi che si autoproducono sembra avere purtroppo, una vita a termine, probabilmente dovuta alla mancanza iniziale di un progetto editoriale compiuto e a lungo termine o al non riuscire ad acquisirlo in corsa, permettendo così di uscire da quella che gli stessi Cani definiscono quasi come una crisi del quinto anno. Questa sensazione sembra essere confermata dalle parole di commiato che spiegano le motivazioni delle chiusura dell'etichetta.
"Perché chiudiamo?
Per un motivo che è ben chiaro almeno ai nostri colleghi autoproduttori, e cioè che si fa una gran fatica a gestire tutti i "dietro le quinte" di un'etichetta pur minuscola come la nostra. Com'è evidente, nessuno dei Cani ha mai intascato un ghello dalla vendita dei nostri albi, ognuno di noi campa d'altro... L'altro di cui campiamo è nella maggioranza dei casi legato al fumetto o al disegnare, e si tratta di mestieri che, in patria, non sono quasi mai retribuiti a sufficienza da consentire un grande scialo di tempo libero. Il tempo libero per essere Cani ce lo siamo sempre ritagliato da quello che avanzava dal lavoro, a scapito di baldorie, gite fuori porta e feste comandate, spesso scontentando fidanzate, amici, parenti e un po' anche noi stessi... e più di cinque anni così sono difficili da sopportare."
Ma non dimentichiamo i successi dei Cani:
"Nel 2006 il Comicon di Napoli dà un importante segnale di apertura e di rispetto verso il fumetto indipendente premiando Una lacrima sul viso (di Giorgio Mascitelli e Lorenzo Sartori) per la migliore sceneggiatura, episodio che resta il più alto traguardo istituzionale raggiunto dai Cani nella loro esistenza. Precedentemente l'albo si era aggiudicato anche il premio La torre di Vittorio al piccolo festival intorno al fumetto di Cremona (ottobre 2005)."
I Cani concludono la loro avventura trovando il reale motivo della loro chiusura definitva:
"E siamo alla conclusione. Nell'arco di questa manciata d'anni l'editoria fumettistica ha subìto, o portato a compimento, un cambiamento considerevole. Sono nate parecchie piccole case editrici che si ritagliano i loro spazi dandosi precise identità editoriali o semplicemente setacciando la produzione mondiale di graphic novel e riproponendola al pubblico italiano delle fumetterie. Accanto alla riedizione di materiale straniero molte di queste danno spazio agli autori di qui sicché, se prescindiamo dal (non marginale) problema dei compensi e della sussistenza in vita degli autori stessi, viene di fatto ad essere superato quello che era uno dei motivi fondanti dei Cani, ossia la difficoltà per i fumettisti non spalmati sul main stream di trovare spazi ed aver voce."
A Lucca potrete trovare le ultime uscite dell'etichetta autoprodotta:
Lorenzo Sartori con Cinzia Zagato - L'astuto scamotaggio degli uomi mascherati
(24 pagine, formato 10x15, prezzo 3 euro)
Andrea Pasini e Marco Ligabò – Il ritorno del commercialista oscuro
(28 pagine, formato 15x10, prezzo 3 euro)
Stefano Alberti e Claudio Corrias – Il pane e i pesci
(24 pagine, formato 10x15, prezzo 3 euro)"