Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
Dal 2008 il Magazine della Nona Arte e dintorni - Vers. 3.0 - Direttore: Alessandro Bottero
A+ A A-

I paradossi del marketing antimafia a fumetti

brancacciospagnadi Giorgio Messina

La nascita del fumetto di cronaca made in Italy, lanciato da BeccoGiallo, casa editrice trevigiana nata nel 2005, ha segnato l'affermarsi del fumetto impegnato con derive politicamente schierate e abbastanza individuabili. La linea editoriale che ha caratterizzato sinora BeccoGiallo sul piano squisitamente oggettivo dei risultati raggiunti dai volumi, è risultata pagante sia nelle vendite che nell’esposizione mediatica. Dimostrazione ne è soprattutto il fatto che il 60% di BeccoGiallo è stato acquistato da Alet circa un anno e mezzo fa. Nel settembre del 2006, sempre per i tipi di BeccoGiallo, esce “Brancaccio, storie di mafia quotidiana”, realizzato da Giovanni Di Gregorio ai testi e Claudio Stassi ai disegni, due palermitani, il secondo, all’epoca dell’uscita del volume, residente nel quartiere di Palermo che da il nome al volume, mentre l’altro trasferitosi a Barcelona da qualche tempo. Nonostante le loro radici palermitane e la buona padronanza della tecnica, sia scritta che disegnata, il libro a fumetti risulta a volte deludente e mediocre perché presenta una fiction di degrado urbano e sociale che poco ha a che fare con la mafia quotidiana indicata nel sottotitolo, raccontando una vicenda che si potrebbe svolgere in qualunque periferia di una grande città, non solo siciliana, ma perché non Roma, Taranto, Marsiglia e anche Barcelona, in Spagna, che è l’attuale residenza di entrambi gli autori. Don Pino Puglisi, il sacerdote martire assassinato dalla mafia il 15 settembre 1993, è il “testimonial d’eccezione” del libro e nel finale della storia si assiste al ribaltamento del messaggio di resistenza pacifica alla mafia lasciatoci dal presbitero nato nel 1937 proprio a Brancaccio. Il protagonista della storia a fumetti, il giovanissimo Nino, nel finale del volume, conclude così la sua lettera ideale scritta a Don Pino Puglisi (nella storia il prete è morto due anni prima): “Prendo il treno grande, quello che passa la notte. E a Brancaccio non ci torno più”.  L’esatto contrario del messaggio veicolato da un prete coraggioso che si è opposto alla mafia e che sorrideva ai suoi killer un attimo prima che questi lo freddassero davanti al portone di casa. Don  Pino Puglisi è morto proprio perché a Brancaccio c’è tornato nel 1990 come parroco della chiesa di San Gaetano e perché la sua opera di evangelizzazione non si è piegata alla famiglia Graviano che allora controllava il quartiere. L’attenzione di Padre Pino Puglisi, o 3P, come lo chiamano affettuosamente ancora oggi i suoi parrocchiani, si rivolse al recupero degli adolescenti già reclutati dalla criminalità mafiosa, cercando di riaffermare nel quartiere una cultura della legalità illuminata dalla Fede Il Brancaccio di Padre Puglisi era un quartiere dove tornare e rimanere, per cambiare le cose, non da cui partire via per sempre. Nell’introduzione del libro, Rita Borsellino scrive: “Se si rinuncia a comunicare, a mostrare l’alternativa al sistema criminale, se si rinuncia a raccontare e svelare, allora si rinuncia al cambiamento. E’ per questo che l’idea di un fumetto su Brancaccio mi ha subito colpito. Scegliere uno strumento di comunicazione come questo per ribadire alcuni valori, per mostrare l’alternativa e raccontare percorsi di un quartiere così difficile è importante”. Nella postfazione del volume, Rosaria Cascio, dell’Associazione “Padre Giuseppe Puglisi”, afferma: “Cosa aveva fatto Padre Puglisi? Decise di andare a Brancaccio (…) obbedendo alla Chiesa e al Vangelo. Andava là dove c’era bisogno. E a Brancaccio c’era bisogno”.  Nella storia a fumetti contenuta nel volume, ambientata nel 1994, non v’è alcun riferimento alla cronaca reale legata all’omicidio del parroco di San Gaetano a Brancaccio. La storia si svincola dalla storia ufficiale, anche giudiziaria. Gaspare Spatuzza, che oggi è salito alle cronache nazionali, come pentito accusatore di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, nel processo di secondo grado istruito contro quest’ultimo per  concorso esterno in associazione mafiosa, era insieme a Salvatore Grigoli l’esecutore materiale dell’omicidio di Padre Puglisi e per questo assassinio fu condannato all’ergastolo. Claudio Stassi, il disegnatore del volume, sul suo blog da un po’ di tempo a questa parte pubblica una serie strisce in cui riporta le dichiarazioni di Spatuzza, come se fosse un report a fumetti, tentando di coniugare l’antimafia con l’antiberlusconismo in cui la campana della verità della collusione tra Stato e mafia diventa un pentito, "improvvisamente converntito", accusato di sette stragi (ma lui non ricorda bene se sono sei o sette…) e quaranta omicidi tra cui, oltre appunto quello di Padre Puglisi, anche quello del piccolo Di Matteo, reo solo di essere figlio di un pentito e perciò strangolato e sciolto nell’acido quando pesava trenta chili dopo più di settecento giorni di prigionia. Il pentito Spatuzza davanti ai giudici ha dichiarato diverse volte che: “Graviano per me era come un padre e mi legherà sempre a lui un sentimento che va al di là della semplice amicizia”. Stassi invece sul suo blog scrive: “Nel mio quartiere vivevano i Fratelli Graviano, quasi di fronte casa mia. Non sapevo chi fossero ma sapevo che bisognava salutarli e con rispetto”. Queste cartoline per stranieri della mafia e della Sicilia, francamente, mi indignano. Questo  raccontare al mondo che a Palermo siamo tutti inseriti nel sistema mafia e che tutti sappiamo (come se questa informazione fosse contenuta nel nostro DNA o nell’aria che respiriamo) chi bisogna salutare con rispetto anche se non sappiamo chi sia, è  una mancanza di rispetto invece alla memoria di Padre Puglisi, ben più grave di prendere come oracolo di verità il suo assassino, il mafioso Spatuzza, e ben più grave di averne ribaltato il messaggio di Pace e Amore per farlo comparire come “guest star” in un libro che, al tirare delle somme, di antimafia ha davvero ben poco. Le cartoline però continuano e Stassi aggiunge: “Io lo sapevo, a Palermo tutti lo sanno, anche chi decide di votare certi personaggi, tutti lo sanno. Tutto inizia da Brancaccio”. Io conosco tanta gente che a Palermo, e a Brancaccio, non lo sa e invece sa bene cosa sia la legalità, l’onestà, l’antimafia quotidiana, quella vera, quella che non è marketing. Sulla tomba di Pino Puglisi, al Cimitero Monumentale di Palermo sono scolpite le parole del Vangelo di Giovanni "Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici" (Gv 15,13).

Magazine

Intervista a SILVIA ZICHE su "QUEI DUE"

01-01-2021 Hits:4141 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto e Dafne Riccietti

      Bentrovati, appassionati delle nuvole parlanti. Sono lieto ed orgoglioso di presentarvi la versione integrale dell'intervista, comparsa sull'importante numero 300 di “Fumo di China”, realizzata con la mitica Silvia Ziche, che ringrazio nuovamente.   Ritratto di Silvia Ziche, visionato anche dall'artista prima della pubblicazione, ad opera di Lorenzo Barruscotto.   Le tre vignette che troverete ad...

Leggi tutto

INTERVISTA ESCLUSIVA CON MORENO BURATTINI su "Zagor - Darkwood Novels"

26-07-2020 Hits:5818 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

   Ritratto ad opera di Lorenzo Barruscotto, autografato dallo stesso Burattini.     Buongiorno e grazie per il suo tempo. Facciamo quattro chiacchiere sulla nuova miniserie di Zagor “Darkwood Novels”.   - Nel primo volume viene presentata ai lettori questa nuova iniziativa editoriale targata Spirito con la Scure anche con dotte citazioni e riferimenti ai Dime Novels...

Leggi tutto

L'Intervista - Kirby Academy, a Cassino un punto di riferimento unico per chi vuole fare fumetti

17-01-2020 Hits:4658 Autori e Anteprime Super User

A cura della redazione L'Associazione Culturale Cagliostro E-Press, ha 15 anni alle spalle di meritoria attività di scountng di nuovi talenti e diffusione del media fumetto sul territorio nazionale: la storia dell'Associazione, sempre presente alle principali fiere di settore, racconta di più di 150 volumi pubblicati in questi tre lustri e...

Leggi tutto

Saggio e analisi di "TESLA AND THE SECRET LODGE"

17-12-2019 Hits:7484 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

 La cover variant (a sinistra) e quella ufficiale (a destra)   Ucronia. Cosa significa questa parola? Con tale termine viene indicato un genere di narrativa fantastica basato sulla premessa che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo a quello reale. Deriva dal greco e significa letteralmente “nessun tempo”, analogamente a come...

Leggi tutto

Intervista con OSKAR su ZAGOR

17-12-2019 Hits:7212 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    Facciamo quattro chiacchiere in merito al volume “L'eroe di Darkwood”, il sesto e conclusivo della mini serie “Zagor – Le Origini” che ha visto Oskar, nome d'arte di Oscar Scalco, classe 1971, disegnatore con all'attivo numerosi traguardi prestigiosi, impegnato ai disegni sui testi di Moreno Burattini. Le sue due opere che vedrete di seguito sono presenti...

Leggi tutto

Moleskine 125 » Quella falsa differenza tra Fumetto e Graphic Novel

30-08-2019 Hits:6735 Moleskine Conte di Cagliostro

Sottotitolo: Artibani e Recchioni avanti, dietro tutti quanti (Plazzi compreso) per piacere di Topolino. di Conte di Cagliostro Houston il fumettomondo ha un problema. Ci sono dei pazzi che vanno in giro spacciandosi per Francesco Artibani, Andrea Plazzi e Roberto Recchioni? O Artibani, Plazzi e Recchioni sono pazzi? Ricapitoliamo. Qualche giorno fa, il...

Leggi tutto

RECENSIONE CARTONATO DEADWOOD DICK "TRA IL TEXAS E L'INFERNO"

29-07-2019 Hits:7408 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    "Avete mai fatto caso che nella vita ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto in…alberare?” Ecco, quel qualcuno è Deadwood Dick. Mutuandola ed adattandola per i nostri scopi, la celeberrima frase pronunciata da un granitico Clint Eastwood in “Gran Torino” serve perfettamente a delineare il carattere del personaggio...

Leggi tutto