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Recensione » Dylan Dog #342 (Bonelli)

di Luca Franceschini

Prosegue il rinnovamento, prosegue la sperimentazione. Roberto Recchioni, curatore della nuova fase di Dylan Dog, aggiunge un altro tassello al mosaico che si sta delineando sempre di più mese dopo mese.

Dopo i cambiamenti “forti” quali il pensionamento di Bloch e l'introduzione di nuovi personaggi buoni e cattivi, la tappa numero 342 torna su ritmi meno obbligati dal voler comunicare il cambiamento “in quanto tale” e si addentra ad esplorare uno dei recessi più ambigui dell'animo di Dylan: il luogo dove alberga la sua idea di amore e il suo rapporto con le donne.

Meno cambiamenti non vuol dire nessun cambiamento, anzi. Il cambiamento c'è anche qui, eccome. “Il cuore degli uomini” rappresenta uno dei viaggi più tormentati di Dylan alla scoperta di se stesso, un cammino di presa di coscienza, un'evoluzione necessaria alla crescita e allo sviluppo di un personaggio che evidentemente era diventato una caricatura di se stesso, vittima ignara delle sue caratteristiche precostituite. Qui invece Dylan dimostra di essere un uomo, di essere vivo, scopre di soffrire e di amare, anche se ovviamente il tutto a suo modo. Ma in un modo non più gratuito e dato per scontato, ma motivato e sentito, indagato e focalizzato. Un passaggio importante per capire “chi è” Dylan da parte di Dylan stesso.

E' quindi più forte questo tipo di cambiamento, in quanto autentico, piuttosto che lo smart phone, la sostituzione di Bloch, o l'introduzione del seppur efficacissimo John Ghost, nel numero precedente.

Una piccolo ma fondamentale ruolo nell'albo lo riveste anche Groucho, e a suo riguardo sarà sicuramente stimolante seguire la sua evoluzione nei tempi a venire, dal momento che sembra poco verosimile che possa rimanere immune al rinnovamento che sta investendo e investirà ancora il suo capo. Piccoli indizi sembrano aprire direzioni interessanti. Vedremo.

Ai testi ci accompagna in questa avventura introspettiva lo stesso Recchioni, che come suo solito garantisce ritmo, precisione, sottotesto e contrasto. Puntuale come un orologio, sebbene a volte fin troppo “pensato” e “cerebrale” risulta l'unico che sappia garantire un certo livello qualitativo che gli altri scrittori, pur sotto la sua revisione, non sembrano in grado di poter mantenere.

Ai pennelli un graditissimo ritorno, quel Pietro Dall'Agnol che i lettori più d'annata ricorderanno per lo storico “Il buio” ma anche per “Caccia alla Streghe” e “Lontano Dalla Luce”, fino a “Sulla pelle” di novembre 2013, ultimo suo lavoro prima dell'albo in oggetto.

In questa sua lunga militanza dylaniata Dall'Agnol ha mutato il suo tratto, ha compiuto scelte, è maturato, è cambiato. Purtroppo oggi il suo tratto è più “spigoloso”, più evocativo piuttosto che descrittivo. E nella serie regolare di DYD questo può non essere necessariamente un valore aggiunto. (diverso discorso se si trattasse di uno speciale o di un albo fuori serie)

Se alcune tavole e messe in scena prese singolarmente sono delle vere e proprie opere d'arte non possiamo non notare un segno a volte troppo frettoloso, non rifinito, appena abbozzato.

A risentirne più di tutto è l'espressività dei volti, spesso assente, o al massimo solo accennata. Ciò inficia in parte la lettura instillando una certa immobilità e fissità. Stessa sensazione anche per diversi sfondi e scenografie, spesso solo appena schizzati. Nettamente migliori invece le sequenze oniriche e di ricordo, con un effetto retino grigio che attenua e smorza il contrasto e permette al disegnatore di entrare in una dimensione dove si trova visibilmente più a suo agio.

Detto questo non possiamo negare la sua valenza artistica assoluta, e non smetteremo certo di seguirlo nei suoi prossimi lavori e di apprezzarne l'evoluzione.

Semplicemente il Dall'Agnol di oggi non è perfettamente centrato per il Dylan Dog di oggi.

Aspettiamo quindi di rivederlo alla prossima prova dylaniata dove saprà di certo tornare a convincere mentre aspettiamo anche di vedere se e come la crescita di Dylan si ripercuoterà sulle sue prossime avventure.


dylan dog 342


Dylan Dog 342

Il cuore degli uomini

Uscita: 27/02/2015

Soggetto: Roberto Recchioni

 

Sceneggiatura: Roberto Recchioni

 

Disegni: Piero Dall'Agnol

 

Copertina: Angelo Stano

Prezzo: € 3,20

Editore: Sergio Bonelli Editore

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