Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
Dal 2008 il Magazine della Nona Arte e dintorni - Vers. 3.0 - Direttore: Alessandro Bottero
A+ A A-

L'Editoriale » Fumetto d’Autore da fastidio a Barbieri, a Nigro, a tanti altri. E a noi fa piacere…

fdaocchialidasoledi Alessandro Bottero

Il 4 agosto 2011 Daniele Barbieri, firma nota del mondo del fumetto italiano, pubblica sul suo blog un pezzo chiamato “Delle calunnie, delle allusioni (e dei nostri anticorpi)". Lo trovate QUI.

Di questo testo di Barbieri, che Giorgio Messina già ha esaminato nel dettaglio in questo altro articolo, ci sarebbe poco da dire. Forse bisognerebbe far assaggiare a Barbieri la stessa dose di “medicina” che lui vorrebbe far trangugiare a noi, ossia il silenzio, un silenzio “moralmente superiore”, perché si sa…noi di Fumetto d’Autore siamo moralmente reprobi, e ci meritiamo solo il silenzio e la compassione. E poi uno si stupisce se invece rispondiamo a TONO. Cosa dovremmo fare, amici miei che siete così tristi perché Bottero non è più quello “carino e coccoloso” di un tempo? Accettare che ci accusino di essere moralmente reprobi e degni solo di essere isolati dalla società, e stare zitti? Col cavolo, amici miei.

Col.

Cavolo.

Se Barbieri, e gli altri usano questi toni, io non sto zitto e buono per non turbare le anime belle. Se uno mi accusa di essere pari a chi ha dato fondamento agli stermini antisemiti  e io gli rispondo, poi la colpa è mia che “alzo i toni”? Belli di mamma, i toni li alza chi ci da dei "disgraziati incalliti" (Michele Ginevra), li alza chi si permette di fare analisi psicologiche per denigrare l’avversario (Guglielmo Nigro alias Harry), e li alza chi accusa il nostro sito di cose non vere (Daniele Barbieri sul suo blog). Se poi uno risponde in modo fermo, per difendere la dignità di Fumetto d’Autore e di chi ci scrive, non siamo certo noi che alziamo i toni. Sennò è come dire che chi si difende da chi aggredisce ha torto. Non vi piacciono i toni che uso/usiamo? E allora PIANTATELA di attaccare Fumetto d’Autore e chi ci scrive. Capito? Ad una azione, segue una reazione. Tu mi accusi e mi attacchi, io rispondo. Semplice. E le discussioni sui “toni” stanno a ZERO.

Ma veniamo a cosa ha scritto Barbieri, e soprattutto a come si è comportato  Barbieri verso di me.

Barbieri scrive che:

«Non mi verrebbe voglia di parlare di questi squallori se non me ne trovassi davanti agli occhi uno dello stesso tipo, nel minuscolo mondo della critica del fumetto, dove gli interessi in gioco sono talmente piccoli che non si capisce nemmeno perché uno debba prendersi la briga di gettare fango inutile su altri quando ha così poco da guadagnarci. Non espliciterò di chi sto parlando: già gli faccio troppa pubblicità accennando alla sua esistenza. Credo che chi conosce quel blog piuttosto squallido che vive sulla diffusione di notizie non confermate (proprio come le voci che, storicamente, servivano per discreditare gli ebrei, creando il consenso e giustificando poi i massacri), che non pubblica le eventuali smentite e allude continuamente a chissà quali colpe, possa capire molto facilmente a chi faccio riferimento. E se non lo conoscete non perdete nulla; anzi un po’ vi invidio.

La mia opinione è che chi si occupa di fumetti dovrebbe osservare d’ora in poi il silenzio su qualunque cosa scrivano queste persone: niente commenti su di loro, niente link (neanche se siete imbufaliti perché vi stanno calunniando – in particolare in questo caso, perché è di questo che vivono). Nessuna censura: il diritto di parola è un diritto sacrosanto, che non si nega nemmeno a chi vive di calunnie. Ma il diritto a essere ascoltati è qualcosa che ciascuno di noi si conquista con l’intelligenza e l’onestà, e là dove queste qualità non hanno casa è giusto non andare, e non mandarci più nessuno.

E scusate lo sfogo, ma quando si sorpassano certe soglie non si può restare indifferenti. Qualche anticorpo l’abbiamo ancora.»

Ora, solo un decerebrato o uno in mala fede può dire che Daniele Barbieri NON si riferisca a Fumetto d’Autore. È vero che il professor Barbieri, semiologo esperto di comunicazioni, commette un errore grossolano confondendo un blog con un sito di informazione, ma che ci volete fare… la foga di difendere l’amico Michele Ginevra fa commettere errori.

Perché dico questo? Perché il professor Barbieri scrive questo accorato e meschino attacco a Fumetto d’Autore, dopo che Giorgio Messina sulla sua rubrica Moleskine pubblica questo pezzo che parla del rapporto tra Centro Fumetto Andrea Pazienza e volontari del servizio civile, ponendo sul piatto della discussione le opinioni che Messina si è formato, basandosi su fatti, dati e documenti ufficiali.

Dopo quell’articolo scatta Barbieri, che difende l’amico. Ma attenzione. Non lo difende in modo aperto, sincero, franco, trasparente.

No. Scrive un testo dove il nemico, l’avversario, colui che ha attaccato l’amico non è citato. È esorcizzato. Il suo nome non si deve pronunciare.

C’è una damnatio memoriae su Fumetto d’Autore. Chiunque appartenga alla parte sana del mondo del fumetto, all’intellighenzia del fumetto, al Salotto Buono… non può ammettere che esso esista. Non può pronunciarne il nome.  Fumetto d’Autore va isolato, ignorato, e così svanirà. È questo che Barbieri invoca, ed ovviamente Gugliemo Nigro lo segue. Nel suo blog “Harry Dice..” Nigro riprende para para questa “diagnosi” di Barbieri, invocando anche lui il silenzio sui reprobi.

Ora vorrei dire a Barbieri che i paralleli con chi ha aiutato a far nascer ei pogrom antisemiti li può fare con altri.

Vorrei dire, e lo dico, che uno che usa questi artifici retorici (in questo caso, e relativamente a questo caso) è un MESCHINO e un VIGLIACCO.

Uno che mi attacca senza dire il mio nome non è autorevole. È solo uno che non ha il coraggio di dire chi sta attaccando.

Ed è MESCHINO perché solo i dittatori o i prepotenti impediscono agli altri di parlare. Allora chi si atteggia a persona aperta, a persona che difende la democrazia, e la libera espressione del pensiero, e poi su di me invoca il silenzio e l’ostracismo è un INCOERENTE e MESCHINO.

Ed è meschino anche per come si è comportato nel concreto verso di me.

Appena saputo del suo post ho scritto a Barbieri una mail privata. Infatti ritengo doveroso in quanto direttore di questo sito intervenire quanto la dignità del sito è attaccata. Gli ho scritto privatamente perché volevo mantenere la cosa in un ambito privato. Speravo che una persona di tale “autorevolezza”, si degnasse di rispondere od avesse il coraggio di difendere le proprie idee di fronte alle mie osservazioni. Bene. La mia mail è stata bellamente ignorata, così come anche quella che ho inviato per lo stesso motivo a Guglielmo Nigro.

Ignorate, perché io devo essere “silenziato”. Non mi si deve rispondere. Così forse io e Fumetto d’Autore svaniremo e il mondo del fumetto tornerà ad essere un luogo tranquillo.

Ma siccome io non svanisco, e voi siete lettori di Fumetto d’Autore, ecco la lettera che, in quanto direttore del sito, ho mandato a Daniele Barbieri, e che lui ha ignorato, dimostrando solo una cosa. Di essere maleducato.

«Signor Barbieri, essendo il direttore del SITO (non del blog) Fumetto d’autore, e sapendo benissimo che lei nel suo post sul suo BLOG si riferisce a noi (non siamo stupidi. Ho 49 anni, lavoro nel campo del fumetto da 20 e le allusioni “raffinate” le colgo ancora) trovo molto meschino quello che lei scrive sul nostro SITO (non blog), e molto meschino il suo atteggiamento di superiorità “morale”.

Lei scrive

Non espliciterò di chi sto parlando: già gli faccio troppa pubblicità accennando alla sua esistenza. Credo che chi conosce quel blog piuttosto squallido che vive sulla diffusione di notizie non confermate (proprio come le voci che, storicamente, servivano per discreditare gli ebrei, creando il consenso e giustificando poi i massacri), che non pubblica le eventuali smentite e allude continuamente a chissà quali colpe, possa capire molto facilmente a chi faccio riferimento. E se non lo conoscete non perdete nulla; anzi un po’ vi invidio.

La mia opinione è che chi si occupa di fumetti dovrebbe osservare d’ora in poi il silenzio su qualunque cosa scrivano queste persone: niente commenti su di loro, niente link (neanche se siete imbufaliti perché vi stanno calunniando – in particolare in questo caso, perché è di questo che vivono). Nessuna censura: il diritto di parola è un diritto sacrosanto, che non si nega nemmeno a chi vive di calunnie. Ma il diritto a essere ascoltati è qualcosa che ciascuno di noi si conquista con l’intelligenza e l’onestà, e là dove queste qualità non hanno casa è giusto non andare, e non mandarci più nessuno.

E scusate lo sfogo, ma quando si sorpassano certe soglie non si può restare indifferenti. Qualche anticorpo l’abbiamo ancora.”

Ora la invito, se ha il coraggio delle sue idee ed è certo di cosa dice a indicarmi

-dove abbiamo mai scritto notizie non confermate

-quando non abbiamo pubblicato smentite

Se non è in grado di farlo, e lei NON è in grado di farlo, ammetta di aver calunniato Fumetto d’Autore, e chi ci scrive. Se invece ha le prove di cosa dice le tiri fuori.

Lei, sta usando esattamente lo stesso metodo di cui ci accusa. Ossia lanciare accuse non vere e non confermate da fatti.

Un’altra cosa. I raffinati paragoni storici con chi ha creato le condizioni per i massacri antisemiti li riservi per qualcun altro. Io personalmente li trovo ingiuriosi verso di me e verso quelli che collaborano con Fumetto d’Autore.

Se lei deve difendere Ginevra perché è un suo amico, faccia pure. Capisco che gli amici vadano sostenuti a prescindere. Ma non in questo modo  -ripeto- meschino.

E le posso assicurare che queste cose che le scrivo, gliele direi in faccia qualora ci si dovesse incontrare.

Un’altra cosa. La “congiura del silenzio”, da lei invocata su Fumetto d’Autore è un’altra riprova di come quando si toccano gli “amici” si diventi reprobi e immondi. Non essendo un cretino capisco benissimo il motivo della sua invocazione. Se non si cita fumetto d’autore, fumetto d’autore non esiste. Il suo è un suggerimento ad “esorcizzare” il reprobo, a “criminalizzare” l’eretico, a “cancellare dall’esistenza”, il dissidente. ESATTAMENTE quello che ha sempre fatto il potere nei riguardi di chi si poneva al di fuori dalla cerchia degli interessi e delle amicizie.

Io adesso aspetto una rettifica sul suo blog, oppure le prove di cosa dice. Se non vedrò nulla, pubblicherò questa mia mail come editoriale su Fumetto d’Autore, così che tutti possano farsi un’idea su cosa ha detto, e su che metodi lei usi verso chi le tocca gli amichetti.

Poi, visto che sul suo blog la gente gli dava ragione, ho deciso di intervenire ed ho postato questo intervento.

Commento lasciato sul blog di Barbieri il 6 agosto 2011-08-06

«Ringrazio per la lezione di democrazia, civiltà e deontologia professionale che sto apprendendo da questo blog, da quello di Ginevra, e da quello di Guglielmo Nigro (il sedicente Harry Dice). "Silenziare" i dissidenti, o chi non ci sta simpatico, è la stessa tecnica che usano le dittature. A buon intenditor poche parole.

Ah, alcune precisazioni:

Fumetto d'Autore è un sito, non un blog

-gli editoriali li scrivo io, non Messina. i suoi sono ARTICOLI.

mi rendo conto che a volte chi non è del campo confonde la cose, ma mi aspetto che chi ci da lezioni di giornalismo almeno queste differenze le conosca.»

Questo commento non è mai apparso sul blog di Barbieri, perché Barbieri non ha ritenuto di doverlo pubblicare. Ossia mi ha CENSURATO.

Poi Il 7 agosto sul blog, sempre sullo stesso post, appare questa risposta di Barbieri ad un intervento di Marco Pellitteri.

7 agosto 2011 at 09:10

«Caro Marco
se rileggi il mio testo ti puoi accorgere che non solo non ho fatto riferimento a nessun caso specifico (anche se, certo, è stato un caso specifico a sollevare la mia indignazione, ma era, come si suol dire, la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo), ma non ho messo nemmeno in questione la validità delle notizie diffuse dai signori in questione. Il merito delle notizie, quando ne sia il caso, sarà oggetto eventuale di azione legale. Ma è il metodo che è insopportabile, e assai più velenoso e pericoloso di quanto non appaia a te, io credo. Per questo non credo che si debba soprassedere su questo, e la strategia del silenzio collettivo è l’unica che possa funzionare a questo scopo.
Certo, nel fare questo appello, io l’ho inevitabilmente rotto, questo silenzio. Ma perché esso funzioni deve essere, appunto, un’azione collettiva. Per questo ho deciso di sfruttare un minimo di notorietà e autorevolezza del mio blog per far sapere che, a mio parere, il maggior numero di persone possibili dovrebbe comportarsi così, in merito – senza chiedere peraltro nessuna censura, nessuna condanna ufficiale del sito in questione (cosa che, tra l’altro, non farebbe che portare, mediaticamente, acqua al loro mulino).
Non tornerò più su questo argomento. Al massimo, nei commenti di questo post potrò rispondere a qualche cortese obiezione o dubbio, come il tuo.
Ciao»

Allora, siccome io penso che la gente se scrive qualcosa poi ne tenga conto, ho ri-inviato un commento sul blog di Barbieri, e precisamente questo

«"senza chiedere peraltro nessuna censura,"

perfetto. allora se siamo coerenti  non vedo perché CENSURARE il mio intervento di ieri che ripropongo adesso vista l'esplicita intenzione di non censurare nessuno.

Commento lasciato sul blog di Barbieri il 6 agosto 2011-08-06 e non approvato dalla moderazione, per motivi ignoti e quindi di fatto CENSURATO.

Lo ripropongo dopo l'esplicita affermazione di Barbieri di non avere alcuna intenzione di censura.

Alessandro Bottero, direttore del sito Fumetto d'Autore, quello che usa un "metodo insopportabile".

"ringrazio per la lezione di democrazia, civiltà e deontologia professionale che sto apprendendo da questo blog, da quello di Ginevra, e da quello di Guglielmo Nigro (il sedicente Harry Dice). "Silenziare" i dissidenti, o chi non ci sta simpatico, è la stessa tecnica che usano le dittature. A buon intenditor poche parole.

Ah, alcune precisazioni:

Fumetto d'Autore è un sito, non un blog

-gli editoriali li scrivo io, non messina. i suoi sono ARTICOLI.

mi rendo conto che a volte chi non è del campo confonde la cose, ma mi aspetto che chi ci da lezioni di giornalismo almeno queste differenze le conosca."»

Anche stavolta il mio  post non è stato approvato. Ossia, a parole si afferma di non voler censurare nessuno, e nei fatti invece lo si fa. Chi da fastidio non ha diritto di parola.

Prima di chiudere voglio solo farvi notare delle cose.

Prima affermazione di Barbieri:

«Credo che chi conosce quel blog piuttosto squallido che vive sulla diffusione di notizie non confermate (proprio come le voci che, storicamente, servivano per discreditare gli ebrei, creando il consenso e giustificando poi i massacri»

Seconda affermazione di Barbieri:

«se rileggi il mio testo ti puoi accorgere che non solo non ho fatto riferimento a nessun caso specifico (anche se, certo, è stato un caso specifico a sollevare la mia indignazione, ma era, come si suol dire, la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo), ma non ho messo nemmeno in questione la validità delle notizie diffuse dai signori in questione

Sono solo io ho vedo una contraddizione? Barbieri ha messo in questione eccome la validità delle notizie da noi pubblicate e diffuse. Ha detto che noi diffondiamo notizie NON CONFERMATE. E quindi non valide. Se le notizie sono valide (perché in italiano “non mettere in questione la validità” significa “accetto che siano valide”) lo sono perché sono CONFERMATE, e quindi Barbieri (oltre a tutto il resto) si contraddice. Un semiologo che si contraddice.

Lo so che molti potrebbero pensare : a noi queste cose non interessano. Ma secondo me è importante che i lettori sappiano come si comportano certi nomi “autorevoli” del mondo del fumetto. E soprattutto essendo lettori di questo sito, avete il diritto di sapere che per alcuni critici “autorevoli” voi state perdendo tempo, e con visitandoci state sostenendo un sito moralmente malvagio e che diffonde notizie  false, per screditare persone di specchiata e cristallina virtù. Capito? Per Barbieri, per Nigro, e per chi è d’accordo con loro, voi state sbagliando a leggerci. Dovete ignorarci. Solo così potrete salvare il mondo del fumetto italiano dalla nostra malvagità.

Rendetevene conto.

Oppure ragionate con la vostra testa, e fregatevene di cosa dice Daniele Barbieri.

Magazine

Intervista a SILVIA ZICHE su "QUEI DUE"

01-01-2021 Hits:3223 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto e Dafne Riccietti

      Bentrovati, appassionati delle nuvole parlanti. Sono lieto ed orgoglioso di presentarvi la versione integrale dell'intervista, comparsa sull'importante numero 300 di “Fumo di China”, realizzata con la mitica Silvia Ziche, che ringrazio nuovamente.   Ritratto di Silvia Ziche, visionato anche dall'artista prima della pubblicazione, ad opera di Lorenzo Barruscotto.   Le tre vignette che troverete ad...

Leggi tutto

INTERVISTA ESCLUSIVA CON MORENO BURATTINI su "Zagor - Darkwood Novels"

26-07-2020 Hits:5033 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

   Ritratto ad opera di Lorenzo Barruscotto, autografato dallo stesso Burattini.     Buongiorno e grazie per il suo tempo. Facciamo quattro chiacchiere sulla nuova miniserie di Zagor “Darkwood Novels”.   - Nel primo volume viene presentata ai lettori questa nuova iniziativa editoriale targata Spirito con la Scure anche con dotte citazioni e riferimenti ai Dime Novels...

Leggi tutto

L'Intervista - Kirby Academy, a Cassino un punto di riferimento unico per chi vuole fare fumetti

17-01-2020 Hits:3953 Autori e Anteprime Super User

A cura della redazione L'Associazione Culturale Cagliostro E-Press, ha 15 anni alle spalle di meritoria attività di scountng di nuovi talenti e diffusione del media fumetto sul territorio nazionale: la storia dell'Associazione, sempre presente alle principali fiere di settore, racconta di più di 150 volumi pubblicati in questi tre lustri e...

Leggi tutto

Saggio e analisi di "TESLA AND THE SECRET LODGE"

17-12-2019 Hits:6553 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

 La cover variant (a sinistra) e quella ufficiale (a destra)   Ucronia. Cosa significa questa parola? Con tale termine viene indicato un genere di narrativa fantastica basato sulla premessa che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo a quello reale. Deriva dal greco e significa letteralmente “nessun tempo”, analogamente a come...

Leggi tutto

Intervista con OSKAR su ZAGOR

17-12-2019 Hits:6405 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    Facciamo quattro chiacchiere in merito al volume “L'eroe di Darkwood”, il sesto e conclusivo della mini serie “Zagor – Le Origini” che ha visto Oskar, nome d'arte di Oscar Scalco, classe 1971, disegnatore con all'attivo numerosi traguardi prestigiosi, impegnato ai disegni sui testi di Moreno Burattini. Le sue due opere che vedrete di seguito sono presenti...

Leggi tutto

Moleskine 125 » Quella falsa differenza tra Fumetto e Graphic Novel

30-08-2019 Hits:6022 Moleskine Conte di Cagliostro

Sottotitolo: Artibani e Recchioni avanti, dietro tutti quanti (Plazzi compreso) per piacere di Topolino. di Conte di Cagliostro Houston il fumettomondo ha un problema. Ci sono dei pazzi che vanno in giro spacciandosi per Francesco Artibani, Andrea Plazzi e Roberto Recchioni? O Artibani, Plazzi e Recchioni sono pazzi? Ricapitoliamo. Qualche giorno fa, il...

Leggi tutto

RECENSIONE CARTONATO DEADWOOD DICK "TRA IL TEXAS E L'INFERNO"

29-07-2019 Hits:6571 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    "Avete mai fatto caso che nella vita ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto in…alberare?” Ecco, quel qualcuno è Deadwood Dick. Mutuandola ed adattandola per i nostri scopi, la celeberrima frase pronunciata da un granitico Clint Eastwood in “Gran Torino” serve perfettamente a delineare il carattere del personaggio...

Leggi tutto