Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
Dal 2008 il Magazine della Nona Arte e dintorni - Vers. 3.0 - Direttore: Alessandro Bottero
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L'Editoriale » Di Lucca, della Vita, le Stelle e l’Universo che tutti ci ama per tacere della pioggia

lucca2010di Alessandro Bottero

Lucca 2010? Un successo.

Finalmente (in ordine sparso):

- gli autori hanno alzato il capo, e hanno rivendicato i loro diritti;

- i disegnatori hanno alzato il capo, e hanno rivendicato il loro diritto a non “disegnare gratis agli stand”;

- le fumetterie (quante?) hanno alzato il capo, e hanno rivendicato il loro diritto di dire “Alastor imbosca gli arretrati Planeta, così li vende a Lucca e ci fa mille milioni di euri, mentre noi facciamo la fame, e facciamo brutta figura con i clienti”;

- gli editori….no. Scusate. Gli editori non hanno diritti.

Lucca 2010 è stata un’edizione “interessante”, nel senso del famosissimo proverbio cinese “Possa tu vivere in tempi interessanti”, perché a dare retta alle voci che si rincorrevano in modo surreale per i vari padiglioni, sembrerebbe che dal 2 gennaio 2011 il mondo distributivo per fumetterie così come lo conosciamo, cesserà di esistere. Che nascerà al suo posto? E io che ne so? Certo però non credo che le cose resteranno come sono ora. E credo anche che il tempo delle politiche editoriali del “sostegno a priori all’editore X, perché fa parte del gruppo esclusivista”, siano belli che finiti.

Si è parlato molto nei giorni precedenti a Lucca, della lettera che l’AFUI ha scritto a Planeta, ma che nei fatti era un atto di accusa inespressa verso Alastor. Noto con piacere di non essere più gli unici a chiedere all’AFUI di svelare il mistero circa il numero delle fumetterie associate all’AFUI. Se ben ricordo sono anni che prima personalmente, e poi come Fumetto d’Autore (vedi l’intervista a Mario Taccolini) lo chiediamo, e l’AFUI ha SEMPRE risposto che sono dati riservati solo agli iscritti. Ora, finalmente, pare che questa normalissima e lecita curiosità sia condivisa anche da altri. Personalmente non credo che l’AFUI dirà mai quanti sono le fumetterie iscritte, semplicemente perché rivelarlo significherebbe ammettere che Fumetto d’Autore aveva ragione a chiederlo mesi e  mesi fa. E questo non sia mai… Comunque, se il neo presidente Pignatelli volesse svelare al mondo intero quante siano effettivamente le fumetterie affiliate all’AFUI, promettiamo di non dire “E ci voleva tanto a dirlo?”

Si è parlato molto di questa faccenda arretrati Planeta, dicendo spesso idiozie senza alcun costrutto logico, arrivando a deliri di fanta-editoria, affascinanti per l’assoluta fantasia. Addirittura si ipotizzava che Alastor non distribuisse APPOSTA arretrati Planeta, per poterli vendere lei a prezzo pieno a Lucca. Vi inviterei a un semplice calcolo. Quanto è il valore ipotizzabile della merce che Alastor avrebbe potuto vendere a Lucca? Vogliamo dire un 25.000 euro totali? Ossia se Alastor a Lucca avesse venduto TUTTI gli arretrati planeta che ha imboscato nel magazzino per mesi e mesi  forse avrebbe incassato 25.000 euro. Questo a fronte di un caso del fatturato (provocato dal non invio degli arretrati imboscati nei magazzini alato e non distribuiti), di molto superiore. Quindi noi diciamo che un’azienda, per incassare tot euro a Lucca, si infligge per mesi e mesi perdite di fatturato (perché se Alastor non manda gli arretrati ai negozi il SUO fatturato cala). Degli autentici geni del male. Lex Luthor al confronto è mio nipotino Pino, di cinque anni.

Il discorso è un po’ diverso, e forse altre domande aiuterebbero a chiarirlo.

- chi è il direttore commerciale Planeta?

- chi è che decide le cose all’interno della Planeta?

- chi è il capo della LOGISTICA della Planeta?

Trovate i nomi (se ci sono) e saprete chi è il referente per il discorso arretrati...

Discorso sketch

C’era gente che disegnava agli stand, e non ho visto catene, né ho avvertito che la Nona Arte fosse vilipesa e sminuita. Ho visto disegnatori che stavano lì, e promuovevano se stessi e i loro prodotti. Ho visto persone che aspettavano per avere degli sketch, in gran parte facce conosciute, e probabilmente persone che di questo o quel disegnatore hanno anche altri sketch, ma che hanno il diritto di fare una fila, e portare poi a casa un ricordo personale della manifestazione.  Ripeto il mio pensiero: se gli autori italiani vogliono farsi pagare gli sketch alle manifestazioni, allora paghino loro in prima persona uno stand o un tavolo. Oneri ed incassi, baby. È la vita.

Ah,  e se Ciccio Salsiccio che ha uno sketch dell’autore X e lo vuole vendere su eBay, lo può fare. Non lede alcun diritto di nessuno, né infrange alcuna legge. Meno ipocrisie, please.  Una volta che tu mi fai un regalo/omaggio, io del MIO disegno ci faccio QUELLO che ritengo opportuno, COME lo ritengo opportuno, QUANDO lo ritengo opportuno, e DOVE lo ritengo opportuno.

Discorso copie per recensioni

Usciamo da Lucca con quattro casse di volumi da recensire, dati da varie case editrici, che ringraziamo. Sarà nostra cura recensire ogni volume, nel minor tempo possibile. Certo i sedicesimi squadernati sono stati un’esperienza un po’ strana, e ci sono spedizioni promesse che dovrebbero arrivare. Vedremo. Ci sono anche realtà che ci hanno ignorato. Ma è la vita.

Discorso Cosplay

Voglio fare un paragone con San Diego. A San Diego capita spesso di trovare FAMIGLIE cosplayerizzate. Padre, madre, figli…tutti mascherati. La cosa è bella, perché rivela come la passione per il fumetto e/o animazione sia un discorso trasversale alle età. Adulti e ragazzi la vivono assieme. Da noi invece è ancora un fenomeno interno al mondo giovanile.  È difficilissimo trovare cosplayer over-35, e la cosa –secondo me- non è un buon segno, perché relega questa tipologia di Libera Espressione della Creatività Personale in un settore anagrafico, mentre dovrebbe poter essere appannaggio di chiunque, a qualsiasi età. Sinceramente io mi Cosplayerizzerei volentieri, pur avendo quasi 50 anni.

Discorso strutture & incassi

Ha piovuto in un modo assurdo. Ha iniziato la sera del secondo giorno, e non ha smesso più. Questo, ad esempio, ha fatto sì che lunedì tutto il potenziale pubblico dalle direttrici Livorno-Pisa-Firenze, ossia le persone che potevano venire alla manifestazione con un’ora di macchina o poco più, non siano venute, con un conseguente crollo degli incassi l’ultimo giorno. Dato però che nei tre giorni precedenti le cose – in linea di massima- erano andate più o meno bene per la maggioranza, si potrebbe dire che IN MEDIA gli incassi abbiano confermato quelli del 2009. È un bene o un male? Dipende. Se gli incassi 2009 erano stati sufficienti, forse ora non bastano più, dato che almeno un 20% in più di spesa di stand rispetto all’anno scorso è da mettere come base di partenza. Inoltre dobbiamo tenere presente che se io ottengo lo stesso incasso con più titoli (o più offerta), significa che in realtà i singoli volumi hanno incassato meno. Mi spiego. Se incasso 10.000 euro con 10 titoli ognuno genera un incasso di 1.000 euro. Se l’anno dopo incasso sempre 10.000 euro, ma con 20 titoli, significa che ogni titoli ne incassa solo 500. Quindi, il risultato generale può sembrare positivo (sono sempre 10.000 euro, mica un calcio nei denti…), ma analizzando il dato emerge un qualcosa di inquietante. Sicuramente un altro dato da tenere presente è l’entità della singola spesa. Facendo un giro per il padiglione Games, e parlando con qualche espositore, il trend che pare emergere è “buon incasso complessivo, ma composto da un numero maggiore di acuisti di piccola entità”, ossia, per capirci: posso anche incassare i famosi 10.000 euro, ma ci arrivo vendendo 1.000 pezzi da dieci euro, pezzi che rientrano nel cosiddetto “acquisto di impulso”.  Ovviamente questo è un discorso che vale molto per il capo giochi e/o negozianti, mentre è presumibile che per il campo editoriale non sia così stringente. In fin dei conti abbiamo anche il dato che i 15 cofanetti Terra-Universo-Paradiso X -da 140 euro cadauno- domenica erano finiti, o anche che di Cerebus (30 euri) più o meno un centinaio di copiette si siano vendute. E non sono bruscolini. È però una mia sensazione, ma credo che l’edizione 2010 per un po’ di editori sia da definire un’edizione “luci ed ombre”.

 

Discorso persone che simpaticamente sono venute a dirci come dobbiamo gestire Fumetto d’Autore

Poco da dire. Sapete come fare meglio di noi? Realizzate il vostro sito, e usate il “tono” che preferite. Il web è grande. Se proprio vi rendiamo tristi, ignorateci.

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