Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
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L'Editoriale » Caso traduttori contro Magic Press: tutta la mia verità

magicpress

di Alessandro Bottero

[25/03/2010] » Ok. In fin dei conti è giusto. Se dici a tutti “Io le cose le dico, e pago sulla mia pelle.”, allora arriva un momento in cui devi esporti. Kant diceva “L’uomo giusto dice sempre la verità, ma l’uomo giusto sa anche quando è il caso di dirla, e il caso di tacere.” Bene. Non è più il caso di tacere. Volendo conservare una delle poche ricchezze che mi restano (sorriso amaro...), ossia la trasparenza, è giusto che, come stigmatizzi chi tace, adesso dica la mia. Perché sono parte in causa. Perché in effetti la Magic deve soldi anche a me, per lavori commissionati e consegnati, fin da luglio 2008.

Prima i dati, e poi le mie riflessioni. Fino al luglio 2008 ho lavorato come collaboratore esterno Magic Press, sulla base di commissioni via e-mail (che comunque, ricordo a tutti, sono cose diverse da accordi verbali, e come ci ricorda giustamente Luigi Siviero nel suo blog House of Mystery,  per la legislazione un “contratto” è qualunque tipo di accordo tra le parti in cui una chiede un servizio retribuito e l’altra accetta di erogare il servizio in base alle condizioni proposte, anche solo verbale) mi sono occupato della serie Legione dei Super Eroi, oltre ad alcuni volumi di Warhammer, dei Titani scritti da Devin Grayson, dell’Omnibus La Morte di Superman e del volume di Elric scritto e disegnato da Walter Simonson. In tutto ho tradotto 17 volumi della collana Classici DC: Legione dei Super Eroi, 4 volumi della collana Universo DC: Legione dei Super Eroi, 3 volumi della collana Universo DC: L.E.G.I.O.N., 7 albi della collana Supergirl & la Legione dei Super Eroi, 2 volumi della serie Legione dei Superoi (nuova serie), 3 volumi di Warhammer, 3 volumi della collana Universo DC: Titani, l’Omnibus La Morte di Superman, il volume Elric, per un totale di oltre 40 volumi. L’ultima consegna è stata nel maggio 2008, ossia il volume 4 della collana Universo DC: Legione dei Super Eroi, e il volume 3 della collana Universo DC: L.E.G.I.O.N.

Di questi lavori restano non pubblicati il numero 17 della collana Classici DC: Legione dei Super Eroi, i 4 volumi iniziali della collana Universo DC: Legione dei Super Eroi, i 3 volumi iniziali della collana Universo DC: L.E.G.I.O.N., e 1 volume di Warhammer (credo, vado a memoria). Di tutti questi lavori commissionati devo ancora ricevere i soldi circa i volumi non pubblicati, per una cifra che non arriva a quelle dette da altri, ma che sono sempre quelle qualche migliaia di euri, che possono sempre fare comodo.

In tutto questo tempo ho sempre cercato di chiedere conto alla Magic del perché dei ritardi, anche a fronte di mail dall’amministrazione della casa editrice dove, ad esempio, si diceva che i pagamenti sarebbero stati a 150 giorni dalla consegna (ossia cinque mesi), e non dopo la pubblicazione. La Magic è sempre stata cortese e gentile, e non essendo un pivellino avvertivo palesemente l’imbarazzo e la sofferenza (sì, perché nella mia ingenua bonomia, sono ancora convinto che alla maggioranza delle persone non faccia piacere dovere dei soldi a qualcuno e doversi giustificare per non poter saldare il dovuto) da parte dell’amministrazione, e anche di Pasquale Ruggiero quando ci parlavo direttamente.

Io capisco benissimo che il mio problema è anche, e soprattutto, un problema della Magic, e che se non paga me, è perché non ha i soldi. O meglio, stante la crisi nelle fumetterie (perché la crisi c’è, è generale, e negarlo è stupido), non ci sono i soldi per fare fronte a TUTTI i pagamenti, e quindi si decide “Prima pago lui, e poi (quando potrò) gli altri”. Per essere più chiari (e chiarisco che è una mia opinione), se la Planeta paga per prima lei in ritardo, o magari solo alla pubblicazione dell’albo X, pur avendolo commissionato LEI e quindi, in teoria e per logica, avendo messo così in moto un processo lavorativo di cui la responsabile prima è lei, tu service italiano che hai commissionato i lavori per suo conto e dietro esplicita affermazione del service spagnolo che gestisce le lavorazioni per conto diretto della Planeta (come spiegherò meglio dopo), non hai i soldi per pagare chi ha tradotto l’albo. E se le vendite dei tuoi volumi, magari, non ti garantiscono più un flusso di cassa tale da poter anticipare i soldi che devi alle persone che hai coinvolto sì tu, ma per conto e dietro commissione esplicita della Planeta, allora a un certo punto smetti di anticiparli, perché ti sei bruciato tutte le riserve di cassa che avevi. Ti sei bruciato i tuoi soldi, che anticipavi sperando in un rientro rapido da parte della Spagna. Sono abbastanza chiaro? D’altronde è anche un dato di fatto che sei tu che mi hai detto “Fai questo lavoro”, ed è anche un dato di fatto che ti sei preso tu l’impegno di pagare il mio lavoro. Quindi è giusto che i soldi io li chieda a te, e non ad altri.

Io non so chi di voi che leggete sia stato all’incontro che si è tenuto a Romics 2009, circa la situazione del fumetto in Italia. Io c’ero. In quell’occasione Pasquale Ruggiero, a chi chiedeva perché la Magic avesse deciso di fare da service per altri editori disse con una sincerità che gli fa onore che a lui fare da service editoriale non piaceva. Se avesse potuto scegliere non l’avrebbe mai fatto. Ma l’alternativa era chiudere la casa editrice, e mandare a spasso i dipendenti. Non so se è chiaro. Non sono parole mie. È quanto detto da Pasquale Ruggiero nel corso dell’incontro svoltosi a Romics 2009, presenti anche Luca Raffaeli, Francesco Coniglio, Marco Schiavone, Marco M. Lupoi e altri. Chiedete a loro se non vi fidate. E questo a ottobre 2009. Oggi, sei mesi dopo, le cose sono addirittura peggiorate (e, ripeto, chi lo nega è stupido, o in malafede, o, beato lui, non vive nel mondo dell’editoria).

Quindi il discorso è, terra terra, “Hai ragione. Ti dobbiamo dei soldi. Quando li avremo te li daremo”. Cosa che mi è stata detta (magari non usando queste parole precise, ma il senso era quello).

A questo punto le mie considerazioni

1-Sono arrabbiato/indignato/offeso/incazzato con la Magic? No. È la vita. Io non vedo il dolo in tutto ciò. Non vedo la Magic trattenersi i miei soldi, non volendomeli dare per motivi oscuri. La vedo come una casa editrice in difficoltà, come lo è la mia, come lo sono quasi tutte, che cerca di parare i colpi da dove arrivano.  Sarebbe da dire poi che qui è un problema di ritardi nel pagare. In altri casi potrebbe essere un discorso di trattenere parte delle tariffe che la Planeta destina ai traduttori, dando quindi al singolo che lavora, meno di quanto la Planeta stabilisce per il lavoro di traduzione. Ma non avendo mai lavorato in condizioni del genere, finché qualcuno non dirà se ciò è vero, o se mi sto inventando tutto, questo argomento lo devo chiudere.

2- Posso anche capire che in una priorità di pagamenti il primo che devi (Non che dovresti, ma che DEVI) pagare per un editore sia il tipografo. È chiaro. È lui che ti stampa le cose che poi vendi. E se non lo tieni buono, primo magari non ti consegna le cose che ha in stampa e quindi tu non incassi più quei pochi euri che riesci a rimediare, secondo sparge la voce che sei inaffidabile e ti risulterà molto difficile trovare un altro tipografo che accetti di lavorare con te, senza pretendere il pagamento dei lavori alla commissione o alla consegna. Tutti gli altri vengono dopo. Prima il tipografo, poi il resto. E in fondo, ultimi della catena alimentare, ci sono i collaboratori esterni.

Non è una cattiveria della Magic. È la realtà delle cose, e se vuoi giocare allora lo devi sapere.

3- Mi va bene tutto così? Ovviamente no. Alla resa dei conti a me quei soldi a-mi sono dovuti, b- mi servono. Quindi è chiaro che non sia proprio proprio trullero, ma cosa si può fare? E qui vorrei dire che spesso non si alza la voce, perché nel mondo del fumetto, ma in qualsiasi campo, un libero professionista che alza la voce poi spesso non lavora più. Perché è un rompicoglioni. Allora, siccome uno non pensa solo al problema contingente, ma pensa di farlo come lavoro continuativo, e per farlo devi avere dei buoni rapporti con tutti, e non farti la fama del rompicoglioni, cerca di risolvere le cose in privato, senza plateali uscite allo scoperto. Vigliaccheria? Forse. O forse solo cercare di non tagliare troppi ponti, e la speranza di poter superare il momento X negativo, e ricominciare a lavorare, con introiti magari piccoli, ma fissi e regolari. Che fare allora? Avvocati? Se hai un amico avvocato bene. Sennò costa. E magari non gli va bene aspettare di essere pagato se e quando chi ti deve i sodi te li da. Magari tu a lui devi pagarlo prima. POI lui ricarica le sue spese legali nella richiesta, e tu i soldi che hai “anticipato” per il suo lavoro li riavrai. Ma lui i soldi li vuole. Subito. E glieli devi dare te. E meno di 300 euro non ti viene. E poi? Che tempi ci sono? Io ho fatto ricorso all’avvocato una volta sola, per un’altra casa editrice. Dopo due mesi dall’ingiunzione di pagamento, ricevetti un assegno postdatato a tre mesi. Mi andò bene che quando andai a incassarlo fossero ancora solvibili. Ma se non lo fossero stati? Se avessero dichiarato bancarotta/fallimento/fossero scappati/fossero stati protestati, o mille altre possibilità? Con il bell’assegno postdatato, frutto dell’azione legale vittoriosa, mi ci pulivo le terga. Sono stato chiaro?  Quindi si fa presto a dire “Avvocato! Avvocato!”. Non è la panacea. È una possibilità. Ma non garantisce nulla a priori.

4 – Solo la Magic che fa così? O la condizione di traduttori a fumetti è in realtà una roulette russa? La seconda che hai detto. Per una casa editrice come la Panini che, da quel che so, è precisa e puntuale, o come erano la Play Press e l’Eura (con cui ho lavorato)  ce ne sono molte che sono, volendo essere benevoli, interessanti. Chiarisco subito che parlo dei traduttori dall’inglese o dal francese. Non dal giapponese, dove le cifre sono leggermente diverse (Non di molto eh? Non crediate…) . Lo sapete quanto è pagato un traduttore? La Magic ha un accordo per 3 euri lordi a pagina, ossia 2,55 nette (con la ritenuta d’acconto). Altre danno 2 euri lordi a pagina, ossia 1,70 nette. Cifrone, eh? Per arrivare a un introito mensile fisso diciamo dignitoso, ossia quanto prende un commesso al supermercato e cioè circa 800 euro netti, ogni mese dovresti tradurre 470 pagine. Più o meno tre volumi da 160 pagine ciascuno. Ossia lavorare tutti i giorni (tutti i giorni), come una macina. Su qualsiasi tipo di storia. Senza fare distinzioni tra storie belle o brutte. 470 pagine. Non mi piacciono?  Fatti tuoi. È il tuo lavoro. Traduci, fallo bene anche se la storia ti fa cacare, e zitto. E per poterle tradurre deve esserci un editore che le pubblica. E per poterle pubblicare ci devono essere 470 pagine di fumetti che si sceglie di pubblicare. Ora ditemi, quante sono le case editrici che pubblicano tre volumi al mese o più? E volumi corposi, non albetti a 48 o 72 pagine.  Due? Tre? Forse quattro? Questo significa che così come stanno le cose in Italia, persone che possano vivere facendo solo il traduttore di fumetti, ossia guadagnando fissi almeno 800 euro tutti i mesi, in teoria quante potranno essere? 4? 5? Vogliamo dire 10, in un accesso di sfrenato ottimismo? E quanti traduttori a fumetti ci sono la fuori? È ovvio quindi che uno non traduce fumetti ricavandone di che vivere, se non in rare eccezioni. Ripeto, chi è che pubblica 470 pagine di fumetti tradotti dall’inglese o francese tutti i mesi? Fatevi i conti, e soprattutto smettetela di pensare che uno possa vivere ed avere un introito regolare tale da potersi mantenere SOLO traducendo i fumetti. Tradurre fumetti è un secondo lavoro. A volte uno dei tanti lavori che devi fare per poterti mantenere.

5- Allora la soluzione semplice parrebbe essere aumentare le tariffe. Ma a quel punto devi vendere di più. E non si vende di più. Troppa offerta, troppi pochi soldi. Le vendite nelle fumetterie sono in calo. Anzi, nemmeno calo. È una voragine. Se la Magic non ha soldi da anticipare, è perché non STRA-vende più i suoi volumi. E nemmeno gli altri. Sì certo, Watchmen vende 30.000 copie. Ma i soldi vanno alla Planeta. Non alla Magic. E poi noi siamo qui tutti, nella nostra drammatica catena alimentare, ad aspettare i bonifici della Spagna. Mettiamo conto che si diano 8 euro lordi a pagina per una traduzione, cifra che a mio parere sarebbe corretta. Beh, per un volume da 96 pagine (una miniserie di 4 albi) farebbero 968 euri. E per uno da 128 (una miniserie di 5 albi) oltre 1000 euro (1024, per la precisione). Per un albo da 10/12 euro circa, di cui prendi il 45% del prezzo di copertina dal distributore, e che magari ti costa sui 1500 euro di stampa, per pareggiare solo stampa e traduzione devi vendere 500 pezzi su 1000. Poi ci sono anche i diritti e altre spese. Ma può anche essere la strada corretta. Vogliamo riconoscere dignità al lavoro del traduttore? Vogliamo garantire a chi traduce una retribuzione corretta? E allora, se a parole siamo tutti d’accordo, poi dovremmo anche accettare un RADDOPPIO dei prezzi dei volumi. O quanto meno un aumento del 50%. Per cui un volume da 128 pagine, per essere coerenti con le dichiarazioni di solidarietà su internet, dovrebbe costare non meno di 20 euro. E io lettore dovrei pagarle senza lamentarmi, perché così il traduttore viene pagato il giusto, e il suo lavoro ottiene dignità. Invece ho la sensazione (chiamatemi pure cattivello), che a parole si sia tutti solidali. Poi quando si arriva al dunque chemmefrega di quanto danno al traduttore? Io il MIO volume lo voglio pagare il meno possibile, perché conviene a ME. E un volume da 128 pagine a 20 euro, l’editore se lo dà in faccia. Perché? Perché “Costa troppo”. Costa troppo una sega. Costa il prezzo giusto, per garantire almeno in teoria a tutti quelli che ci lavorano un giusto ricavo. Ma a parole sono tutti bravi a parlare di “Giusto salario”. Nei fatti la massa se ne STRA-frega. E ditemi che sbaglio (però ditemelo con la faccia seria).

6- Voglio ora chiarire un punto che non è stato affatto capito, ossia perché abbiamo rimandato di una settimana il tutto. Chiariamo alcune cosette che forse sfuggono alla stragrande maggioranza delle persone. Una volta che la querellePasquale Ruggiero, che ha accettato di rispondere ad alcune domande. Con una rapida e facile ricerca ho trovato la e-mail di Paolo Falcone, il traduttore di Young Justice, che ha scatenato il tutto sul forum di Notturno, e infine ho contattato anche l’amico Dario Mattaliano. traduttori/Magic è divenuta di pubblico domino, era chiaro come fosse una notizia. Ed era anche chiaro come procedere: contattare chi poteva dire qualcosa di sensato in materia. E soprattutto chi si era esposto. A questo punto ho contattato

Le domande, come vedrete, non hanno fatto sconti a nessuno, né sono state “accomodanti” (vabbé, ci sarà sempre chi penserà che Bottero non parla mai male degli amici, ma che ci posso fare?). Una volta avuto tutto però mi si è posto un problema di fondo. Qual era l’obiettivo concreto del tutto? Fare uno scoop? Parlare male della Magic? Ergersi a paladino degli oppressi? O non, forse, agevolare il più possibile la possibilità che chi ha diritto di avere i suoi soldi, li abbia?

Direi che chiunque, dotato di un minimo di buon senso si rende conto che l’unico obiettivo possibile era quest’ultimo. Lo scoop per lo scoop è solo narcisismo. Parlare male a che serve? Ergersi a paladino è inutile, visto che le chiacchiere stanno a zero. Invece aiutare, magari in modo discreto, a far avere il dovuto ha un senso. Un grosso senso. E non parlo solo per me, ma per tutte le persone interessate.

Convinto di questo ho riflettuto sul fatto che questa notizia, a pochi giorni di distanza dalla Fiera del Libro di Bologna, poteva essere usata in modi che sarebbero andati contro l’obiettivo. Come? Presto detto. E qui mi rivolgo a Paolo Accolti-Gil.

Paolo, sai bene quanto me che trattative e incontri per risolvere problemi alle Fiere si possono fare anche senza avere stand. Oltretutto, tanto per informare i nostri lettori, è vero che la DC Comics da anni non ha più lo stand ufficiale alla Fiera del Libro, ma c’è lo stand Warner, e se devi parlare con qualcuno della DC Comics puoi fare riferimento lì. È vero che magari non c’è lo stand Planeta, ma c’è lo stand De Agostini, e quindi per loro si può fare riferimento lì. Così come, per completezza, è vero che non c’è lo stand Marvel, ma solo perché la Panini gestisce i diritti Marvel per tutto il mondo, tranne i paesi di lingua inglese, quindi eventuali diritti Marvel li tratti lì. Ci sono poi anche gli spazi per gli appuntamenti con gli agenti, e spazi dove incontrarsi al di fuori dei padiglioni e dove trattare affari. Questo solo per far capire come l’assenza di stand ufficiali non equivalga a dire “In assenza di stand ufficiali della casa eidtrice X, se alla Fiera del Libro di Bologna vengono persone della casa editrice X, lo fanno solo a titolo personale o come turisti”. Per favore, un minimo di realismo.

Ma torniamo a noi.

Poniamo che io sappia che tentativi di scalzare la Magic come uno dei gestori delle traduzioni italiane Planeta ci siano stati, e continuino ad esserci. Così come poniamo che sappia che la Magic stia cercando da mesi di mettere la Planeta di fronte alle sue responsabilità, Mi spiego, e qui entro nei meccanismi di produzione degli albi Planeta. Seguitemi Ok?

Non ci sono contatti tra Magic e Planeta per le traduzioni, ma esiste un  un filtro esterno che gestisce tutte le traduzioni e lavorazioni. In questo modo Planeta è virtualmente irreprensibile, perché fa firmare contratti al service, che se la vede con i traduttori spagnoli e gli italiani (Magic e 001). Con Planeta Magic lavora direttamente solo per il settimanale di Batman e l'Hellblazer da edicola.

E questa  è la situazione attuale. Prima succedeva invece che la Planeta mandasse in lavorazione una quantità enorme di prodotti, commissionandoli, per poi magari rimandarne la pubblicazione o addirittura annullarla. Nel mio caso, ad esempio, come ho raccontato prima, è successo con Universo DC: Legione dei Super Eroi e Universo DC: L.E.G.I.O.N., serie commissionate alla Magic, mandate in lavorazione a fine 2007, lavoro proseguiro fino ad aprile-maggio 2008  (volumi da me tradotti e fatturati) e poi rimandate, sospese, o forse annullate.

Il problema è (e qui mi ripeto): chi paga i lavori commissionati, fatturati, ma non pubblicati? E qui casca l’asino. La Magic chiede che la Planeta si assuma le sue responsabilità.  La Planeta nicchia. Prende tempo, anche perché, cosa che quasi nessuno sa, il personale interno Planeta che si occupa dei fumetti in questi anni è cambiato più e più volte. Chi c’era anni fa, non c’è più. Chi decideva le cose anni fa, in gran parte non c’è. O se c’è, è tornato dopo un periodo come esterno. Allora, magari, è facile dire “Ah sì. Vero. Eh sì. Pagare. Certo, certo. Però per prendere una decisione devo esaminare le cose e capirle bene. Non me ne sono occupato io, sapete.”. E così passano i mesi. A questo punto poniamo che io sappia che la Magic, proprio a Bologna, debba incontrarsi con la Planeta, per definire con chiarezza questo discorso: i pagamenti delle produzioni commissionate alla Magic, tradotte, ma poi non pubblicate.

E qui torniano all’obiettivo. Se io so 1- che questo incontro dovrebbe esserci a Bologna, in occasione della Fiera del Libro, e so anche (cinicamente) che 2- prima di pagare la gente troverebbe tutte le scuse possibili per rimandare questo triste momento, forse ho ritenuto 3- che sbattere in piazza interviste e articoli che evidenziassero i problemi Magic, potesse essere usato sia da altri per mettere in cattiva luce la Magic, dando armi in mano a chi cerca di farle le scarpe, sia dalla Planeta per dire “Uhmmm. Ma che sta succedendo? Vogliamo vederci chiaro. Dobbiamo tornare a Barcellona, e pensare a tutta questa storia. Ne riparliamo tra un po’”. E così il l’incontro chiarificatore per risolvere la questione pagamento veniva rimandato, magari in estate, magari alla Fiera del libro di Francoforte in ottobre. E quindi l’obiettivo principale veniva mancato

Voglio chiarire una cosa: la Magic non ha commissionato lavori perché Natale o Ruggiero si sono svegliati e hanno detto “Sai che c’è? Adesso diciamo a Bottero di tradurre dei bombardoni di 500 pagine per una collana che chiamiamo Universo DC: Legione dei Super Eroi. Facciamo un bel piano editoriale in Xcel, lo scriviamo in spagnolo, glielo mandiamo, così lui lavora. Poi ci manda i volumi, e non lo paghiamo. Ahahahahahah! Siamo due geni del male!”

No. La Magic mi ha chiamato dicendomi “Parti con la traduzion e di Universo DC:Legione dei Super Eroi”, perché dalla Spagna qualcuno gli ha detto “Sì fa. Fatelo tradurre”. A questo punto è vero che i soldi me li deve dare la Magic, ma anche la Magic deve avere i soldi da parte di chi ha messo in moto tutto il processo. Ovvio che io voglia i soldi dalla Magic, su questo non ci piove, ma proprio perché ho un minimo di buon  senso e so le cose, mi rendo conto che sia io che la Magic siamo entrambe vittime di chi ha messo in moto il tutto, e adesso non si assume le sue responsabilità.  E capisco anche che qualsiasi cosa che faciliti la messa in moto del meccanismo per cui 1- Planeta caccia i soldi alla Magic => 2- Magic caccia i soldi a chi li deve, è una cosa buona, e la gente (se avesse un minimo di buon senso, e ragionasse sulle cose) avrebbe dovuto capirlo.

È un po’ più chiaro adesso, perché abbiamo deciso per un rinvio di una settimana (non un insabbiamento, solo un rinvio)? Ovvio, magari uno pubblicava 2.980 interviste di traduttori stra-incazzati, compilava un dossier di 200 articoli dicendo di tutto e di più, e alla resa dei conti non influenzava nulla e non “rovinava” nessun incontro. Non sono mica così egocentrico da pensare che a priori un articolo e tre interviste su Fumetto d’Autore possano sicuramente influire sull’universo. Ma se c’è anche una sola possibilità (una sola) che rimandare le interviste abbia aiutato qualcuno ad avere i suoi soldi, perché non abbiamo fornito alibi per prendere tempo…beh, allora ne è valsa la pena. E le insinuazioni o le frecciatine che sono state lanciate in questi giorni sulla nostra decisione mi scivolano addosso.

Chiudo. Sarò stanco, sarò cinico, sarò menefreghista, ma alla resa dei conti non sono arrabbiato con la Magic. Sono tristeio, perché la Magic mi deve dei soldi, ma anche triste per lei, perché se non paga me è perché non pagano lei, o perché non vende più come prima. Alla resa dei conti siamo a una guerra tra poveri, dove cerchi di avere quel che è giusto tu abbia, senza però per questo demonizzare l’altro, perché credo di capire che sta nella mia stessa situazione. Si fa il possibile, si insiste, si tormenta, ma incazzarsi…non so. Sapendo (o meglio, credendo di sapere come stanno le cose) incazzarsi a che serve? A Roma si dice Chi si incazza fa due fatiche. Prima si incazza, e poi si scazza. Chiamatemi superficiale. Ma voglio che sia chiaro che dalle cose che so, e che ho vissuto sulla mia pelle, ci sono altri editori che fanno come la Magic (magari non con quei tempi, questo sì), sia verso i traduttori che verso i supervisori. Io penso (spero) ci siano costretti, perché fino a prova contraria non do’ la malafede a nessuno, ma magari sono ingenuo.

È tutto. Consideratelo un outing, che dovevo a voi, ai miei colleghi traduttori, ma soprattutto a me stesso.

Ps. Una settimana fa Fumetto d’Autore ha pubblicato un editoriale in cui esprimevo le mie perplessità sul fatto che questo argomento fosse “esploso” una settimana prima della Fiera del libro per l’infanzia. Alcuni, tra cui ad esempio MissTake sul blog di House of  Mystery, ma anche altri, non hanno capito nulla di ciò che avevo scritto. Io non ho affatto scritto che Paolo Falcone o Dario Mattaliano abbiano “complottato” contro la Magic. Come ho chiarito sopra le mie ipotesi non si riferivano affatto a Falcone, a Mattaliano, o a nessuno dei traduttori che si sono lamentati. Quindi dire cosa vi credete che un traduttore lamenta problemi, esagerando, gli altri rispondono spiegando e cercando civilmente di chiarire e improvvisamente diventiamo cospiratori/boicottatori? Come se volessimo danneggiare qualcuno prima della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna? Come se fosse stato architettato tutto appositamente”, significa non aver capito nulla di cosa ho scritto. Signori, non siete voi l’ombelico del mondo, né tutto quello che uno scrive è riferito a voi. Io mi riferivo ad altri. Non ai traduttori. Ad altri, che per loro fini, potrebbero (se rileggete io avanzo un’ipotesi, magari non è vero niente, non lo so…) usare lo sfogo del tutto in buona fede dei traduttori, per ottenere qualcosa. E siccome io non voglio essere “usato”, nemmeno in modo indiretto, ho preferito eliminare al massimo il rischio che Fumetto d’Autore, senza esserne consapevole, potesse essere usato da qualcuno per ottenere qualcosa. Siccome la Fiera del Libro di Bologna è un momento incui tante cose succedono, si è preferito lasciarle succedere. Relativamente al favorire gli “amici”, come mi ha garbatamente accusato Baldo DI Stefano, in un commento all’editoriale in questione*, posso solo rispondere come Clint Eastwood: Le opinioni sono come le palle. Ognuno ha le sue.

*Il commento in questione è il seguente: “…Non sarà mica che tutti questi tuoi scrupoli (poco professionali per me, lo ribadisco) siano dettati dal solito, italico, e anche un po’ provinciale “gli amici sono amici e non si toccano! Specie quando di tutto ciò potrebbero avvantaggiarsi i miei nemici…”. Per una svista il commento è stato attribuito erroneamente a Max Favatano. Ce ne scusiamo con il diretto interessato.

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