Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
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L'Editoriale » Disney, Marvel, Panini: Cosa sta succedendo là fuori? Tex al posto dell’Uomo Ragno?

disneymarvelpaniniEDIZIONE STRAORDINARIA

L'Aggiornamento del 15/04/2010 è leggibile alla fine del pezzo.

di Alessandro Bottero

[14/04/2010] » È di qualche giorno la notizia che la Panini sia diventata la licenziataria mondiale per i prodotti della Bonelli.

Riprende la notizia anche Bleeding Cool, il blog di Rich Johnston:

“understand that Panini has became the international representant for top Italian comics publisher Bonelli Comics. Hasn’t been announced yet, but any day now.
This is being seen as a possible safeguard for Panini against the very real possibility that Marvel will be withdrawing its licence from the global comics publisher.
Panini has successfully expanded all over Europe and South America on the back of being Marvel’s international licensor. Indeed, when they began to expand, they used the Marvel bankruptcy to negotiate a deal when for a number of years they didn’t have to pay any licensing fees to Marvel at all.
But with Marvel’s tie-up with Disney, and the current battle for the Marvel rights in Italy, where Disney Italia is a big Panini rival, there’s the possibility that Disney see the Panini Marvel market as theirs for the taken if they wish to exploit it.
And as big as Bonelli is, it’s not quite Marvel comics…”

Ecco la traduzione: “Sappiate che la Panini è divenuta il rappresentante internazionale per il massimo editore italiano di fumetti, Bonelli. Non è ancora stato annunciato, ma lo sarà a giorni. Questo può essere visto come una possibile misura di salvezza per la Panini, contro la possibilità assai concreta che la Marvel le tolga le sue licenze. Panini si è espansa con enorme successo in Europa e Sud America, grazie al fatto di essere colei che gestiva a livelllo mondiale la Marvel. In effetti, quando iniziarono ad espandersi, sfruttarono la situazione di bancarotta della Marvel per negoziare un accordo, in base al quale, per un certo numero di anni, non avrebbero dovuto pagare nessuna cifra alla Marvel, per le licenze. Ora però, con l’acquisizione della Marvel da parte della Disney, e la battaglia per i diritti Marvel che si sta svolgendo in Italia, dove la Disney Italia è un grosso rivale della Panini, esiste la possibilità che la Disney veda il mercato gestito da Panini, come “suo”, qualora lei (la disney) desideri impadronirsene. E per quanto possa essere grande la bonelli, non è la Marvel Comics."

In realtà non credo che questo porti a una diffusione dei fumetti Bonelli nel mondo, più di quel che succeda ora, quanto invece a uno sfruttamento maggiore dei personaggi Bonelli nel campo degli audiovisivi. Panini, penso, userà il “cuneo” del prossimo film su Dylan Dog, per vendere i diritti  dei personaggi Bonelli al cinema o alla TV. Soprattutto alla TV, visto che i personaggi Bonelli (almeno alcuni) a mio avviso sono perfetti per serie TV. E ricordiamo che grazie al proliferare di canali, dovuto a digitale terrestre e satelliti, le varie TV hanno sempre più fame di programmi per riempire i palinsesti.

Il punto più interessante per i lettori di fumetti però è un altro: secondo Rich Johnston, che ha postato la notizia sul suo blog, l’acquisizione  dei diritti Bonelli potrebbe preludere alla perdita, da parte della Panini, non dei diritti sulle serie Marvel Comics, ma del ruolo di agente mondiale per conto della Marvel.

Mi spiego, e riprendo una  cosa che scrivevo a settembre, nell'editoriale che inaugurato Fumetto d’Autore:

“5- questione diritti.

E qui la cosa è ancora più fluida.
I diritti per l'Italia sono appena stati rinegoziati (oppure sono in fase di chiusura, in tempo per la fiera del libro di Francoforte). È una notizia normalissima, e non violo nessun segreto di stato.
In teoria, se sono chiusi, per altri cinque anni la Panini avrà i diritti Marvel. Ma.....ma la Panini agisce anche come licenziataria Marvel per il mondo.
Se la Slovenia vuole acquisire i diritti Marvel parla con Panini, che, presumo, ricava soldi dalla transizione in quanto agente.

Ossia, la panini PAGA per avere i diritti per Italia, Francia, Germania, e altri paesi dove è UFFICIALMENTE presente, ma poi agisce da agente per i paesi dove lei non c'è.

Sono due cose diverse, credo. O no?

Per la prima la Disney potrebbe dire: "I soldi Panini ci fanno comodo. Lasciamogli le licenze.".
Ma potrebbe anche dire: "Quanto ricaviamo dalla vendita dei diritti? Quanto ricaveremmo dalla produzione in proprio, assumendoci rischi ma anche godendo al 100% dei ricavi?" E per la seconda....perché affidare ad altri i diritti Marvel, quando la Disney ha GIA' una rete di agenti che copre il mondo, e che dovrebbero solo aggiungere un altro prodotto al loro catalogo?

D'altronde le cose potrebbero benissimo restare come sono.”

Chiaro come stanno le cose? La Panini pubblica in Italia  e in altri paesi le serie Marvel, e contemporaneamente agisce come agente (vendendo i fumetti Marvel), nei paesi dove lei non pubblica. Nel mio pezzo però dicevo una cosa che, secondo quanto ci dice Johnston, era sbagliata.

Leggete con attenzione cosa dice qui Johnston: “Indeed, when they began to expand, they used the Marvel bankruptcy to negotiate a deal when for a number of years they didn’t have to pay any licensing fees to Marvel at all.”

Tradotto: “In effetti, quando iniziarono (la Panini) ad espandersi, sfruttarono la situazione di bancarotta della Marvel (in effetti non era tecnicamente una “bancarotta”, come intendiamo in Italia, ma più propriamente “amministrazione controllata”), per negoziare un accordo, in base al quale, per un certo numero di anni, non avrebbero dovuto pagare nessuna cifra alla Marvel, per le licenze.”

Avete letto bene? Secondo Johnston la Panini, in base all’accordo stipulato con la Marvel all’epoca, per tutti questi anni non ha mai pagato “licensing fees” per poter pubblicare prodotti Marvel. Io invece, ingenuamente, credevo che così come tutti gli altri editori che acquistano prodotti dall’estero, anche la Panini per pubblicare la Marvel in Italia, Francia, Germania, e altrove pagasse qualcosa. Vabbé, non è mai stato così. E poi si parla di armi pari…. (Per chiarire a chi non è esperto: chiunque acquisti una serie a fumetti da un editore estero, deve pagare qualcosa. Sono i cosiddetti  “diritti”. Io, pagando, acquisisco il diritto di pubblicare quella serie in Italia. Secondo Johnstn, nell’accordo tra Marvel e Panini, questo non era previsto. Panini poteva pubblicare Marvel senza pagare nulla, se non le royalties sul venduto, e il costo degli impianti di stampa. Se le cose sono andate come afferma Johnston, diciamocelo, è un vantaggio non da poco...).

Chiarisco che io mi limito a riportare un’affermazione di Rich Johnston, e ad esprimere un’opinione su cosa dice lui. Non sono certo io a dire questo. Quindi non devo essere io a portare prove a conferma di cosa dice Johnston. Questo lo dico per evitare i soliti commenti “Bottero, non gettare fango sugli altri! Se fai  delle affermazioni porta le prove!”. Eh no, cocchi. Io ho preso spunto da una affermazione  di Johnston. Se volete attaccare qualcuno, attaccate lui. Ma da quel che vedo né Panini, né Marvel finora gli hanno contestato l’affermazione, quindi forse tutti i torti non li ha.

Torniamo a noi. La Panini per anni ha usato il suo accordo con la Marvel sotto due punti di vista:

-non pagando per il diritto di pubblicare prodotti Marvel in prima persona;

-svolgendo la funzione di agente internazionale, per i prodotti Marvel (e ovviamente ricavandone la provvigione  da agente).

Ora però le cose sono cambiate. La Marvel ad agosto 2009 è stata acquistata dalla Disney, alla quale, evidentemente la cosa non è andata bene.

Cosa scrivevo allora?

“Per la prima la Disney potrebbe dire: "I soldi Panini ci fanno comodo. Lasciamogli le licenze."

Ma potrebbe anche dire: "Quanto ricaviamo dalla vendita dei diritti? Quanto ricaveremmo dalla produzione in proprio, assumendoci rischi ma anche godendo al 100% dei ricavi?" E per la seconda....perché affidare ad altri i diritti Marvel, quando la Disney ha GIA' una rete di agenti che copre il mondo, e che dovrebbero solo aggiungere un altro prodotto al loro catalogo?”

La Disney si è trovata in casa qualcuno che pubblicava i suoi fumetti (perché adesso le serie Marvel sono roba sua) senza pagare, ma non solo. Si è anche ritrovata uno che faceva da agente per i suoi fumetti, ricavandoci dei soldi, quando lei (la Disney) era perfettamente in grado di seguire il licensing dei suoi prodotti in prima persona.

Era solo questione di tempo, prima che i nodi venissero al pettine. E adesso la Panini diventa agente internazionale della Bonelli.

Come diceva il mio  salumiere: “Le coincidenze non esistono”.

Un‘ultima cosa: perché ho detto che la notizia non significa necessariamente che la Panini perderà la possibilità di pubblicare i fumetti Marvel in Italia o altrove? Semplice. Perché la Disney potrebbe benissimo far pagare alla Panini le licenze Marvel, per i paesi nei quali la Panini desideri pubblicare la Marvel.

Quello che credo sia certo è che la Panini perderà il ruolo di agente Marvel per il mondo. Ma alla Panini resta sempre la possibilità di chiedere alla Disney se è possibile acquisire le licenze Marvel per il mercato del paese X. E se la Disney non vuole pubblicare in proprio nel paese X, può benissimo dare le licenze a Panini (o anche  ad altri, ovvio), dietro pagamento delle licensing fees.

Aggiornamento dell'Ultim’Ora:

Ecco l’annuncio ufficiale: La Disney ha ripreso la gestione dei diritti Marvel per il mercato internazionale, dalle mani della Panini.

Ecco la notizia, tratta sempre da Bleeding Cool di Rich Johnston:

It seems that yesterday’s report of Panini Comics taking over Bonelli’s international distribution was a little on the late side. It actually happened a month ago. So why was I specifically hearing about it yesterday?

Seems it might be part of a little damage limitation. Because two days ago, Disney took over the handling of Marvel’s international licensing. And Panini feels rather threatened.

As well it might be, Panini license Marvel extensively outside of the USA, all across South America and Europe. And this established network is one that Disney could utilise if it decided to withdraw that license and expand its own comics publishing operations with already established Marvel titles into those territories.

And in Italy especially, Panini and Disney are sworn rivals in the comic book arena. And suddenly Disney owns the rights to the majority of books that Panini are publishing there.

Is this the start of a new comic book world war?

Traduzione: “Poteva sembrare che la notizia di ieri dell’acquisizione del ruolo di agente internazionale Bonelli da parte di Panini fosse vecchia. In effetti era di un mese fa. Allora perché è uscita fuori solo ieri? Forse come parte di una strategia per limitare i danni? Infatti due giorni fa la Disney ha ripreso in mano la gestione internazionale dei diritti Marvel, e la Panini si sente minacciata. E potrebbe essere così, visto che Panini gestisce le licenze Marvel fuori dagli USA, per tutto il Sud America e l’Europa. E questa rete di rapporti potrebbe fare gola alla Disney, se questa decidesse di togliere le licenze, ed espandersi in proprio in quei paesi, sfruttando i titoli marvel già esistenti in quei mercati. E specialmente in Italia Panini e Disney sono acerrimi nemici nel mercato dei fumetti. E all’improvviso la Disney detiene i diritti della maggioranza dei fumetti che la panini pubblica lì. È forse l’inizio di una nuovba guerra mondiale dei fumetti?”

Aggiornamento

[15/04/2010] » Licensing Fees non è la stessa cosa di Royalties. Altrimenti non sarebbero parole diverse, no?

Licensing fees è quello che si paga per avere il diritto di pubblicare, a prescindere se pubblichi o se vendi.

Infatti fee è tariffa, e licensing è l’essere il licenziatario (nel senso di persona, o società, o casa editrice che acquisisce dal proprietario originale per un mercato X il diritto a gestire un prodotto, un’opera, o una serie di prodotti e di opere) . Qui non si parla affatto di venduto. Si parla di essere colui  che in un mercato X gestisce determinati prodotti.

Le royalties invece  sono la percentuale sul prezzo di copertina che si deve dare al proprietario dei diritti  per l’opera che si traduce, calcolate sulla base del numero di copie vendute.

Allora la Panini  non pagando Licensing fees, come dice Johnston, non pagava cifre per avere il diritto di licenziare in Italia e altrove i fumetti Marvel. Non ho mai detto che non pagasse royalties. Ma  di sicuro non doveva caricare sul singolo prodotto, oltre ai costi di produzione, oltre alle royalties da dare alla Marvel, anche il costo di avere la possibilità di gestire i prodotti Marvel. Invece la Play Press, tanto per fare nomi, PAGAVA per avere il diritto di essere il licenziatario DC Comics, pagava una licensing fee, che è cosa diversa dalle royalties. Questo tanto per chiarire le cose, e spiegare che licensing fee (pagamento del diritto di esclusiva, se vogliamo dire) e royalties (pagamento della percentuale sul prezzo di copertina, dovuta all’editore originale) sono due cose diverse.

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