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La doppia schizofrenia comunicativa della Double Shot
di Giorgio Messina
Appunti di viaggio nel mondo del fumetto, attraverso i suoi protagonisti e l’informazione di settore.
La doppia schizofrenia comunicativa della Double Shot
di Giorgio Messina
Dal Presidente all’Ufficio Stampa della piccola associazionecasa editrice toscana, non perdono occasione di deridere Fumetto d’Autore, ma poi ci mandano i loro comunicati stampa con “preghiera di pubblicazione”. Insomma noi di Fd’A non gli stiamo simpatici e non gli piace nemmeno quello di cui parliamo e come ne parliamo, ma quando c’è da vendere un libro in più la visibilità che può dare Fd’A non gli è più così indigesta. E se fai notare questo modo di fare ti lanciano pure una “fatwa”!
Nel mondo della comunicazione delle case editrici e degli uffici stampa c’è una regola aurea: non importa quanto siano poco simpatici e affabili il direttore, il presidente, gli editor o gli autori di una realtà editoriale, ma chi ricopre il ruolo dell’ufficio stampa è quello che ha il compito (a volte ingrato) di (dovere necessariamente) risultare simpatico a tutti, dalle realtà editoriali concorrenti, sino alle testate giornalistiche e ai media di riferimento, cioè il vero sbocco mediatico di visibilità di qualunque casa editrice, soprattutto se di piccole dimensioni. E sbocco mediatico significa pubblicità, cioè possibilità di vendere copie.
Ovviamente nel fumettomondo tutto questo non vale. Qui professionalità ha difficoltà a fare rima con creatività. E così già da un pezzo qui su Fd’A avevamo registrato il curioso (se non schizofrenico in certe situazioni, come vedremo) comportamento dell’ufficio stampa della Double Shot. Sentite a che punto di ridicolo eravamo arrivati.
A occuparsi dell'ufficio stampa della piccola realtà editoriale associativa toscana c’è un certo Filippo Conte, che evidentemente non aveva alcuna esperienza precedente del ricoprire un (delicato) ruolo del genere. Ma si sa che nel fumettomondo gli incarichi, in molte realtà e in certe situazioni soprattutto, non sono frutto della competenza specifica, ma scaturiscono da “grande amicizia”, volendo parafrasare lo stesso meccanismo con cui Laura Scarpa - trenta anni di onorata carriera nel fumettomondo - promuove le petizioni contro le fiere a cui partecipa, poi però è meglio che certe cose non si vengano a sapere in giro...
Dicevamo di Filippo Conte. Ce ne sono due. Un Filippo Conto che simpaticamente, dietro il nick di "Joe Kerr", se ne va in giro per forum, soprattutto in quello (fintamente goliardico) del Bar dello Sport, a suggerire ai sodali di sfottò - tra cui, guarda caso c’è anche il Presidente della Double Shot Lorenzo Corti, aka Preacher - di passarci «uno scoop, così pure i moleskine di casamessinapound ci fanno uno speciale». Il riferimento al sottoscritto e alla mia modesta rubrica su Fd’A sono abbastanza chiari, nevvero? E se devo essere sincero, tutto questo interesse su i miei modestissimi pezzulli, mi lusinga e non poco.
Ma Filippo Conte/Joe Kerr, all’apice della goliardia spiccia che non tiene conto del “savoir vivre” e della professionalità che il suo incarico di ufficio stampa dovrebbe richiedere, invita anche a leggere gli editoriali di Fd’A preparando «pop-corn e risate». Ma a farci fare davvero due risate e rendersi professionalmente ridicolo, è appunto quell’altro Filippo Conte, cioè proprio quello che cura l’ufficio stampa della Double Shot e che ci manda i comunicati ufficiali della casa editrice con (l’ipocrita) “preghiera di pubblicazione”. Perché alla DS la schizofrenia comunicativa è conclamata: da un lato Presidente e Ufficio Stampa non perdono occasione di deridere Fumetto d’Autore e chi ci scrive sopra, ma poi ci inviano i loro comunicati stampa, perché quando c’è da vendere un libro in più la visibilità che può offrire Fd’A non è mica da sfottere. Ma forse di Filippo Conte ce n’è anche, addirittura, un terzo, ovvero quello che candidamente, in relazione alla lettera di Paolo Faresi pubblicata sempre su questa testata on line, scrive di un'altra realtà editoriale: «la Magic (Press - ndr) è veramente vergognosa». Filippo Conte non si rende nemmeno conto del cortocircuito lavorativo che mette in piedi con questo giudizio. Infatti l’Ufficio Stampa della Double Shot definisce «vergognosa» la casa editrice con cui ha collaborato, come traduttore, anche il Presidente della DS, Lorenzo Corti. Che guazzabuglio! E sono quasi certo che qui qualcuno obietterà che quello che dicono le singole persone non hanno a che fare con le realtà con cui collaborano. Sarebbe curiosa, molto curiosa una difesa di questo tipo, visto che posso testimoniare che nei miei confronti non si è usato la stessa misura in caso analogo. Infatti mi si è imputato che i miei articoli nuocerebbero agli autori che collaborano con la Cagliostro E-Press, la realtà associativa per la diffusione del fumetto che ho contribuito a fondare e che è anche l'editore di Fumetto d'Autore.
Insomma se ci fosse un manuale del buon ufficio stampa per case editrici, potete trovare Filippo Conte sotto la voce: “cosa non fare e cosa non dire per non apparire poco professionali”. Sempre se la professionalità interessi a quelli della DS. E qui nutrire seri dubbi non risulta difficile.
Inffatti abbiamo provato a chiedere direttamente e ufficialmente alla Double Shot come si conciliasse il fatto che Filippo Conte sfottesse Fumetto d'Autore e che poi ci inviasse i comunicati stampa della DS con fantozziana “preghiera di pubblicazione”. Il dubbio che alla DS ci fossero più che ci facessero ci attanagliava fortemente. Non potevamo resistere a verificare. E che ne abbiamo ottenuto? Scuse? No. Una reazione altrettanto schizofrenicamente grottesca a metà strada tra la “fatwa”, il "ban da forum" e la scomunica a uomini, cose, animali e città.
Ve la propongo di seguito, a imperitura memoria, perché è molto istruttiva rivelando senza ombra di dubbio alcuno quale sia il livello professionale della gestione della comunicazione da parte di certi soggetti editoriali del fumettomondo:
«Vista l'impossibilità di intrattenere una serena collaborazione con il sito www.fumettodautore.com e con la sua redazione, da oggi, 11 luglio 2011, l'Associazione Culturale DOUbLe SHOt non invierà più propri comunicati stampa al suddetto sito e non richiederà più alcun tipo di rapporto, come non risponderà ad alcuna richiesta da parte del sito. Da parte loro i soci del consiglio direttivo non si relazioneranno e non faranno riferimento al sito, al suo direttore editoriale o a suoi collaboratori, né a titolo dell'Associazione (come già avveniva) né a titolo personale. L'Associazione richiede, se possibile, la stessa cortesia da parte di fumettodautore.com.»
Ovviamente l’impossibilità di intrattenere una serena collaborazione con noi di Fd’A è tutta della Double Shot, o questi simpaticoni della DS pensavano di poterci prendere per il naso e poi sperare pure che fossimo così fessi da continuare a dargli visibilità senza nemmeno fare notare la palese schizofrenia della situazione? L’ultima richiesta poi, cioè la “cortesia” di non parlare della Double Shot da parte di Fd’A, è proprio un inno democratico alla libertà di stampa e al diritto di cronaca, non è vero? E chi glielo spiega a questi professionisti della comunicazione che se mandi in giro un comunicato stampa con “preghiera di pubblicazione”, la cortesia te la fa chi ti pubblica il comunicato? Sarebbe bastato, ad esempio, prendere un ufficio stampa competente per non registrare questi “epic fail” da dilettanti. In questo caso sarebbe bastato anche meno, cioè scusarsi e ammettere la situazione assurda in cui essi stessi si sono venuti a trovare per eccesso di goliardia da forum.
L’(a)morale della favola è che alla Double Shot hanno la libertà (schizofrenica) di prenderti per i fondelli e parallelamente di pregarti di pubblicare i loro comunicati stampa richiedendo visibilità, ma se tu gli fai notare che i due atteggiamenti tra di loro cozzano, ti revocano molto democraticamente anche la libertà di parlare di loro. Insomma o sei “mazziato e contento” o devi stare zitto. Non si accettano contestazioni, pena la scomunica da parte dei loro soci del consiglio direttivo e dei loro collaboratori!
Ps: ci sono due certezza dopo questo altro fulgido esempio di professionalità nel fumettomodno: 1) nel presepe del fumettomondo adesso sappiamo anche chi sono il bue e l’asinello. 2) su Fd'A continueremo a parlare della Double Shot, come e quando lo riterremo opportuno.
Pps: nel prossimo numero di Moleskine lo scandaletto al sole del Fumettomondo... restate collegati.