Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
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Premi Micleuzzi alla Feltrinelli, Roberto Recchioni: “Fumetto d’Autore ha fatto disinformazione”

feltrinelliMa la vera disinformazione sinora l’ha fatta solo il Napoli Comicon

di Giorgio Messina

Mi raccontano fonti bene informate che Roberto Recchioni stia già da diverso tempo alla finestra, in attesa che qui su Fumetto d’Autore diciamo qualche parolina di troppo su di lui. Sembra, insomma, che la Rockstar del fumetto italiano non veda l’ora di querelarci. Non mi ha per nulla stupito dunque che lo sceneggiatore di John Doe e Dylan Dog si sia occupato sul suo blog della notizia - dandole molta rilevanza tra l’altro -  che i volumi vincitori dei Premi Micheluzzi, diversamente da quanto annunciato dal Napoli Comicon stesso, in questo mese di maggio non fossero mai approdati alle librerie Feltrinelli e Feltrinelli Express coinvolte nell’accordo (leggi QUI). Non mi stupisce, viepiù, che Roberto Recchioni torni sull’argomento, a distanza di undici giorni, accusandoci sul suo blog di avere fatto in questo caso disinformazione. La vera disinformazione invece l’ha fatta solo il Napoli Comicon (leggi QUI). Inoltre, come già detto in passato non accettiamo lezioni di giornalismo da chi come Recchioni ha raccontato balle persino sul conto di Bruno Concina (leggi QUI e QUI), illustre sceneggiatore defunto che non poteva rispondere alle manie di protagonismo della Rockstar formato fumettomondo.

Ma procediamo con ordine e snoccioliamo per bene la faccenda. Roberto Recchioni, quando pubblicammo la notizia che alle Feltrinelli non sapevano nemmeno cosa fossero i Premi Micheluzzi, aveva scritto:

«A parte i toni urticanti e qualche imprecisione, le domande che Messina pone sono lecite (forse un pelo premature... io spero che sia solo un problema di tempistiche) e se la situazione rimarrà invariata ancora lungo, necessiteranno di una risposta chiara».

Planiamo innanzitutto sulla definizione dei toni. Ciascuno ha i suoi di toni e prima di parlare di quelli altrui a Recchioni andrebbe ricordato che i suoi toni non sempre fanno rima con rose e fiori. Per la conferma basta chiedere alla giornalista Alessia Rastelli del Corriere della Sera, che recentemente sul suo blog si è beccata uno sfogo dai “toni urticanti” da parte della Rockstar del fumetto italiano. Prima il “nostro” Recchioni, dopo aver rilevato che la giornalista ha compiuto atto di lesa maestà per non avere seguito come avrebbe dovuto le indicazioni del cocreatore di John Doe nel vergare un articolo su fumetto digitale, le spiega il mestiere del giornalista. Infine la Rastelli si prende anche la non tanto velata accusa di scrivere sulla Corriere della Sera perché porta lo stesso cognome del direttore del Corriere.it. Forse Roberto Recchioni, oltre a pensare a chi vorrebbe querelare dovrebbe pensare anche a chi potrebbe querelarlo… ma si sa, i toni urticanti sono sempre quelli degli altri.

Veniamo adesso alla sottolineatura circa il fatto che le mie domande sarebbero state premature. Quando il Comicon ha presentato l’iniziativa dei Premi Micheluzzi legati alle librerie Feltrinelli, il comunicato stampa ufficiale diceva:

«Oltre ad una segnalazione in libreria dei libri nominati fin da subito, a chiusura del nostro Festival, ai libri vincitori dei nostri Premi sarà dedicato uno spazio particolare presso le Feltrinelli Express di Milano, Torino e Napoli e la Feltrinelli Libri e Musica di Largo Torre Argentina di Roma.

Per oltre un mese successivo a COMICON, dunque, i vincenti delle diverse categorie (naturalmente quelle relative a titoli in distribuzione presso Feltrinelli) godranno di un rilievo presso la maggiore catena leader in Italia nelle vendita di libri e home entertainment.»

Mi sembra non ci sia bisogno di essere un apprezzato sceneggiatore di fumetti per estrapolare le principali informazioni di questo comunicato. Per comodità comunque le rimonto in versione “for mummie”: «fin da subito, a chiusura del nostro Festival, per oltre un mese successivo a COMICON, ai libri vincitori dei nostri Premi sarà dedicato uno spazio particolare presso le Feltrinelli Express».

Essendosi concluso il primo maggio, “fin da subito a chiusura del Comicon”, significa in italiano che dal giorno dopo, cioè il 2 maggio, i volumi sarebbero stati disponibili alle Feltrinelli per un mese, cioè fino al 2 giugno.

Il 18 maggio alle Feltrinelli non c’è traccia dei Premi Micheluzzi, ma anzi le librerie coinvolte interpellate non sanno nemmeno cosa siano. Si configura così una notizia e le domande che ne scaturiscono non sono affatto premature. Anzi. Sono in ritardo di 18 giorni. Rispetto a quanto detto in un comunicato ufficiale del Comicon le cose sono andate diversamente. Non essendoci altro comunicato che spiegasse successivamente cosa è successo, ecco che non è difficile concludere che se c’è disinformazione, a farla è stato il Comicon. Ricordo inoltre che tutto questo baillame è nato da una segnalazione di un lettore, che leggendo quanto scritto dal Comicon si è recato in Feltrinelli a Roma e non ha trovato quanto il Comicon stesso gli aveva preannunciato.

Una nota a parte merita il silenzio assordante venutosi a creare attorno a questa cosa dopo che ne abbiamo parlato per primi noi di Fd’A. Grazie all’interessamento di Recchioni, la questione Premi Micheluzzi/Feltrinelli ha avuto molta visibilità, ma ha prodotto, paradossalmente, un effetto generale di “zitti e mosca”. Silenzio anche da parte del Comicon. Sino ad oggi almeno.

Veniamo al presente. Recchioni ritorna sul suo blog sull’argomento e lo fa in questi termini:

«E se ti fai un giro di telefonate per chiedere alla Feltrinelli Express se sanno qualcosa a proposito del premi Micheluzzi scoprendo che no, per il momento, non ne sanno nulla, poi devi pure chiamare i diretti interessati (quelli che l'iniziativa l'hanno organizzata) e chiedergli il perché di questa situazione, prima di sparare a zero sul pianista.

Questo è giornalismo.

Tutto il resto è disinformazione pura e semplice».

Insomma come dire, se scopri che il Premier si interessa di fare uscire di questura una minorenne, prima di pubblicare la notizia devi chiedere al Premier perché si sta interessando della minorenne, altrimenti fai disinformazione, non giornalismo.

Se poi sparare sul pianista è esprimere delle opinioni sulla scorta dei dati in possesso, allora si capisce perché Recchioni pensa che il miglior sito di giornalismo a fumetti, non siamo noi (che anzi ci querelebbe volentieri) che cerchiamo di andare al fondo delle notizie con i mezzi a nostra disposizione  ma bensì quelli che per loro stessa ammissione fanno copia e incolla dei comunicati stampa che gli si inviano.

A questo punto, rivolto al nostro indirizzo, segue lezione di giornalismo made in Roberto Recchioni che si dipana in un’intervista di una sola domanda, ve la proponiamo di seguito:

Ciao Claudio (Curcio del Comicon – ndr), qual è il problema del ritardo legato ai premi Micheluzzi e le Feltrinelli Express?

Come immagini non è semplice logisticamente attivare queste operazioni, soprattutto la prima volta. È successo poi che oltre al tempo tecnico tra gli ordini e la consegna alle Feltrinelli, si è aggiunta l'indisponibilità di un paio di libri, cosa che ci ha fatto decidere di aspettare di averli tutti insieme per partire con la promozione, che a questo punto, dovrebbe essere attiva nei mesi di giugno e luglio (abbiamo pensato che sia anche molto meglio così, visto la tipologia di librerie, che vedono alzare di molto il numero di clienti in questo periodo).

In ogni caso questo ritardo non influirà assolutamente sulla promozione, visto che saranno comunque decine di migliaia i visitatori delle Feltrinelli in oggetto che potranno venire in contatto, in molte occasioni per la prima volta, con un assortimento di libri di straordinario interesse: dando così beneficio e maggiore importanza non solo ai nostri Premi ma soprattutto agli Autori ed Editori che li hanno vinti.

Ad ogni modo, ripeto, questo è una prima esperienza che ci permetterà, insieme alla direzione delle Feltrinelli, di aggiustare il tiro nelle prossime edizioni, con l'obbiettivo dichiarato di estendere l'accordo anche agli altri punti vendita della catena, speriamo.

Le Feltrinelli che partecipano alla promozione, ricordo, sono quelle Express di Napoli, Milano e Torino, e la Feltrinelli Libri e Musica di Torre Argentina a Roma.

Ci perdonerà Roberto Recchioni, ma la sua lezione di giornalismo fa semplicemente ridere. Nella foga di cercare di metterci alla berlina si è dimenticato di chiedere perché gli amici del Comicon si sono a loro volta dimenticati di informare con un comunicato stampa che l’iniziativa Premi Micheluzzi/Feltrinelli non si sarebbe svolta come l’avevano descritta precedentemente in altro comunicato ufficiale. Si è dimenticato di chiedere anche perchè quelli del Comicon ci mettono ben 11 giorni per dare una risposta plausibile riguardo la faccenda Premi Micheluzzi/Feltrinelli.

E qui ritorniamo a bomba su chi è che fa disinformazione. Ma non è mica il solo esempio di disinformazione compiuta da parte del Comicon in questa edizione 2011. Nel comunicato finale della manifestazione napoletana, l’organizzazione scriveva: «Soddisfatti anche gli editori che hanno potuto presentare a Napoli alcuni dei nuovi fumetti che calamiteranno nei prossimi mesi l'attenzione degli appassionati». Eppure ho ampiamente documentato (leggi QUI) che al Comicon, ci fu anche una sottoscrizione di protesta degli editori promossa da Laura Scarpa, proprio perché gli editori non erano soddisfatti di come era andata a Castel Sant’Elmo. Tra i firmatari c’erano praticamente tutti gli editori presenti (e tutti dopo zitti sulla questione...). Avere detto quindi che gli editori sono soddisfatti quando nei fatti non è stato così, non è forse fare disinformazione? E qui, francamente, non riesco a capire perché agli editori vada bene che si dica ufficialmente che sono stati soddisfatti di questo Comicon quando nei fatti non è così. Misteri di questo fumetto mondo dove forse siamo un po’ tutti troppo amici per poterci permettere davvero chiamare le cose con il loro nome?

Quindi caro Recchioni, se tra noi e il Comicon c’è chi fa disinformazione, quelli non siamo noi. La disinformazione, inoltre, la fa anche colui che non fa domande scomode quando ospita nel proprio salottino virtuale.

In conclusione. Premesso che una notizia è tale a prescindere dal perché il fatto che fa notizia avvenga, il perché non ho chiesto al Comicon come mai la loro iniziativa con la Feltrinelli non si svolgesse come prospettata ufficialmente è semplicissimo e non ha per nulla a che fare con il cattivo giornalismo.

Quando ho visto che Recchioni aveva subito rilanciato la nostra notizia, ho sentito puzza di bruciato e mi sono messo così alla finestra ad aspettare la “naturale” conclusione delle cose, ovvero un attacco a noi per avere fatto disinformazione e un’intervista abborracciata a quelli del Comicon con conseguente risposta diplomatica che andasse a parare su problemi logistici. Dopo 11 giorni la cosa si è verificata così come l’avevamo immaginata. Roba che se la quotavano alla SNAI ci diventavamo ricchi qui su Fumetto d’Autore a scommetterci sopra. Invece ci rimane solo un CVD, ovvero Come Volevasi Dimostrare.

Ovviamente tutti quelli che hanno fatto silenzio quando Recchioni ha prima tirato fuori la faccenda, adesso sgomiteranno per dire quanto su Fumetto d’Autore non si faccia corretta informazione. A nessuno verrà in mente però che è il Comicon che ha fatto disinformazione aspettando il 30 maggio per spiegare perchè un'iniziativa che sarebbe dovuta iniziare il 2 maggio e durare sino al 2 giugno non è ancora partita. Ma vabbè. Fa tutto parte del gioco, quello degli allocchi che seguono il pifferaio magico.

Ps: a proposito di lezioni di giornalismo, per non fare la stessa disinformazione che Recchioni accusa noi di fare, adesso mi aspetterei quantomeno che lui stesso inserisse il link di questa “risposta” in coda al suo post. Ma non mi aspetto che chi ha studiato da Rockstar capisca davvero la nobile arte del giornalismo e del diritto di replica. E poi con queste quisquiglie da giornalista non vorrei disturbare troppo Recchioni, così impegnato com’è a cercare un appiglio per querelarci.

Aggiornamento

Roberto Recchioni segnala la mia replica in calce al suo post. Lo ringrazio.

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