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L'Editoriale » Piccoli Carbonari Crescono, ovvero, il Fascino Discreto del fare le cose in segreto
di Alessandro Bottero
Tanto tuonò che piovve. Alla fine i bravi e i simpatici, avranno una stanzetta privata, tutta per loro, dove parlarsi addosso tra di loro, al riparo da domande scomode, o da osservazioni senza timori reverenziali.
Ricordate la Tavola Rotonda sugli Stati Generali del Fumetto che si è svolta a Lucca? Ma come? Non sapete cos’è stata? Ma se qui su Fumetto d’Autore siamo stati GLI UNICI a parlarne in modo AMPIO, dando spazio a TUTTE le voci, e oltretutto offrendo ai nostri lettori un commento al video che la riprende, evitando così fraintendimenti o dimenticanze (prima parte, seconda parte, terza parte dell'analisi della tavola rotonda tratta dal video)?
Come Fumetto d’Autore abbiamo dedicato oltre TRENTA articoli a questo evento, prima che si tenesse, e abbiamo dato l’unico resoconto TOTALE ed approfondito presente in rete.
Oltretutto abbiamo contattato DUE VOLTE Claudio Stassi per fargli un’intervista a proposito, una volta prima di Lucca, e una DOPO, e per due volte Stassi ci ha bellamente ignorati.
Gli altri siti se ne sono tranquillamente fregati, e non hanno scritto una cosa che è una, a parte il solito copia e incolla del comunicato ufficiale.
Beh, ora veniamo a sapere che Comicus è il prescelto da Stassi e dai suoi amici, per ospitare una STANZA SEGRETA, dove parlare del famosissimo “contratto tipo”.
L’accesso a questa STANZA SEGRETA sarà solo su invito. Ossia: se mi stai sulle palle non puoi entrare nemmeno se mi implori in ginocchio.
Ma perché tutto ciò?
Ed ecco le motivazioni di Stassi:
“-Perchè si parlerà di un tema delicato dove sarà importante apportare
discussioni serie e non inutili e sterili attacchi da parte
dei soliti noti.”
Quindi i “soliti noti” devo stare alla larga perché rompono solo i coglioni, e non fanno discussioni serie. Peccato che poi quando i soliti noti fanno notare che PRIMA si compone una associazione, e POI si propone un contratto tipo dell’associazione stessa, allora i “soliti noti” dicano cose sensate. Certo, non si riconosce MAI che i “soliti noti” le possano dire, ma si modificano i post del proprio blg, facendo finta di aver avuto (guarda te che caso) la stessa idea …
“-Perchè è bene che TUTTI gli autori e gli addetti ai lavori (sarebbe bello se anche qualche editore intervenisse) lavorino assieme alla stesura del contratto. In privato molti mi scrivevano con interesse chiedendomi quando si aprirà una seria discussione sul contratto, con il chiaro intento di partecipare attivamente alla stesura del suddetto.
-Perchè per la prossima Fiera, penso al Comicon di Napoli a Maggio, si svolgerà un'ASSEMBLEA NAZIONALE con l'intento di discutere i temi sul Contratto Tipo, e la stesura del Manifesto per una ASSOCIAZIONE FUMETTISTI.”
Perfetto. Io sono un autore, sono un addetto ai lavori, e sono anche un editore. Dato che l’italiano non è un optional, immagino che in quel “TUTTI”, ci rientri anche io. Come faccio a partecipare a questa STANZA SEGRETA? Ah, no, scusate… io faccio parte de “i soliti noti” e potrei turbare l’armonia cosmica dei bravi ragazzi.
Ma perché tutto questo accade sul forum di Comicus, e non altrove?
Ecco la risposta
“Semplicemente perchè è un sito fatto di professionisti che conosco e stimo.
Perchè hanno dimostrato attenzione e hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro professionalità per la creazione e la Moderazione di questa Stanza Virtuale.”
Ossia, un posto che ha bellamente IGNORATO la tavola rotonda ha dimostrato attenzione.
Chi invece ne ha parlato (ripeto, TRENTA articoli prima di lucca, e un resoconto basato sul video DOPO), è “i soliti noti”, solo perché non dice quello che Stassi e la “generazione 1000 copie in libreria” vorrebbe sentirsi dire.
A me chi gioca con le Stanzucce segrete fa tanta tenerezza. Ma in fin dei conti li capisco. Chi fa domande scomode fa sempre un po’ paura, e non tutti sono capaci di affrontare un contraddittorio serio. Meglio stare con gli amichetti, o con chi ti dice sempre “quanto sei bravo…”
Ps. “Perchè” non si scrive così. Si scrive “perché”. Tanto per evitare che poi i contratti si scrivano con i piedi…